Vitamina K2: il nutriente mancante per il cuore e le ossa

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BREVE RIASSUNTO-

  • La vitamina K2 è importante quanto la vitamina D per la salute del cuore e delle ossa: è essenziale per attivare gli enzimi coinvolti nel trasporto del calcio dalle pareti arteriose alle ossa
  • Secondo uno studio recente, le statine possono aumentare la calcificazione nelle arterie, mentre per un’altra ricerca impoveriscono il corpo di vitamina K2, per cui potrebbe essere un meccanismo attraverso il quale danneggiano il cuore
  • Il quartetto composto da calcio, vitamina D, K2 e magnesio agisce in modo sinergico e queste vitamine dovrebbero idealmente essere preso in modo combinato

Del Dott. Mercola

Quasi tutti, compresi molti medici convenzionali, hanno iniziato ad apprezzare l'importanza e il valore della vitamina D. Pochi, però, riconoscono l'importanza della vitamina K2, che è quasi altrettanto importante.

Il dottor Dennis Goodman, nato in Sudafrica e formatosi all'Università di Città del Capo, ha ottenuto numerose certificazioni in cardiologia (e diverse sotto specialità), oltre alla medicina olistica integrativa.

Dopo il tirocinio al Grootte Schuur Hospital - dove il dottor Christian Barnard ha fatto il primo trapianto di cuore nel 1967 - si è trasferito negli Stati Uniti per completare la sua borsa di studio in cardiologia al Baylor College of Medicine di Houston, proprio l’ospedale in cui il dottor Michael DeBakey ha eseguito il primo intervento di bypass.

"Sono stato davvero molto fortunato a trovarmi nella situazione di avere questi due giganti della cardiologia come mentori e insegnanti", dice.

Goodman è anche il presidente del Dipartimento di Medicina Integrativa presso la New York University (NYU), e autore del libro, Vitamin K2: The Missing Nutrient for Heart and Bone Health (Vitamina K2: il nutriente mancante per la salute del cuore e delle ossa) al momento disponibile in inglese, nel quale spiega perché la vitamina K2 è importante tanto quanto la vitamina D.

"Ho passato 20 anni a mettere stent, correndo giorno e notte in ospedale. Quando venivo chiamato al pronto soccorso per un attacco di cuore, ero come un pompiere che spegneva un incendio in una casa. A volte eri molto fortunato e potevi evitare che la casa bruciasse, altre volte no.

Quello che ho iniziato a capire è che, per avere un maggiore impatto, la prevenzione è davvero fondamentale. Mi è sempre piaciuta l'idea che tutto quello di cui abbiamo bisogno per essere sani è fornito dal Signore lassù attraverso i nutrienti.

L'80% di malattie croniche, come aterosclerosi, infarti e ictus, diabete e obesità si può prevenire. Così mi sono appassionato all'idea di imparare la medicina integrativa".

Il dottor Goodman è stato il primario di cardiologia allo Scripps Memorial, per poi passare alla Scripps Clinic for Integrative Medicine, dove è rimasto per molti anni.

"Ovviamente, quando si inizia a praticare la medicina olistica, si diventa consapevoli del fatto che molto di quello che viene fatto nella medicina tradizionale, purtroppo è il risultato di interventi, test e prescrizione di farmaci, perché questo che ci è stato insegnato. Oltre a fare diagnosi, invece, dovremmo prenderci cura di persone che di fatto non hanno una malattia, ma non sono sani né stanno bene".

Come cardiologo, fa bene ad approfondire il ruolo della vitamina K2, dato che ha due funzioni cruciali: nella salute cardiovascolare e nel ripristino delle ossa.

La vitamina K2 svolge anche molte altre funzioni, ma aiutando a rimuovere il calcio dal rivestimento dei vasi sanguigni, aiuta a prevenire le occlusioni da aterosclerosi.

Le basi della vitamina K

Le vitamine K1 e K2 fanno parte di una stessa famiglia, ma sono molto diverse nella loro attività e funzione. La vitamina K1, si trova nelle verdure a foglia verde, è liposolubile e coinvolta nella produzione di fattori di coagulazione, fondamentali per fermare il sanguinamento.

Questo è il motivo per cui quando qualcuno prende un anticoagulante come il warfarin, deve stare attento a non ingerire troppa vitamina K1, perché potrebbe contrastare l'effetto del farmaco.

La vitamina K2 è molto diversa, grazie a una complessa biochimica che coinvolge due enzimi:

  • Matrice Gla-proteina (MGP)
  • Osteocalcina

"Gla" è l'abbreviazione di acido glutammico. L'acido glutammico è importato nelle cellule della parete delle arterie, dove si lega al calcio e lo rimuove dal rivestimento dei vasi sanguigni.

Quindi, la vitamina K2 facilita l'integrazione del calcio nella matrice ossea consegnandolo all'osteocalcina. L'osteocalcina aiuta poi a cementare il calcio.

La vitamina K2 attiva queste due proteine. Senza di essa, questo processo di trasferimento del calcio dalle arterie all'osso non può avvenire e si aumenta il rischio di calcificazione delle arterie.

"La vitamina K2 è come un interruttore: attiva l'MGP e l'osteocalcina, che toglie il calcio dalla parete arteriosa e lo mantiene nell'osso.

Ci sono tante prove scientifiche secondo le quali esiste una relazione tra l'osteoporosi (non avere abbastanza calcio nelle ossa) e una maggiore incidenza di malattie cardiache. Quello che sta realmente accadendo, penso, in molti pazienti è una carenza di vitamina K2" sostiene il dottor Goodman.

"Così ora dico a tutti i pazienti, specialmente in presenza di fattori di rischio per la calcificazione: 'Devi prendere la vitamina K2 insieme alla vitamina D, al calcio e al magnesio'. Perché dobbiamo essere sicuri che il calcio vada dove deve andare".

Le statine potrebbero aumentare la calcificazione arteriosa riducendo la vitamina K2

Oltre a una dieta povera di vitamina K2, alcuni farmaci possono influenzare a loro volta illivello della vitamina. Il Dott. Goodman ha citato un recente articolo apparso sul Journal of the American College of Cardiology, secondo il quale le statine possono aumentare la calcificazione delle arterie.

È interessante notare come un altro studio recente pubblicato sulla Expert Review of Clinical Pharmacology abbia indicato che le statine riducono la vitamina K2.

"Per me, questo è importantissimo, perché se è vero, bisogna assicurarsi che tutti quelli che assumono statine stiano prendendo anche la vitamina K2", dice il dottor Goodman.

Questa è un'osservazione importante, considerando che negli Stati Uniti un adulto su quattro di età superiore ai 40 anni prende delle statine. Non solo tutte queste persone devono prendere dell'ubiquinolo o coenzima Q10, anch'esso impoverito dal farmaco, ma è molto probabile che abbiano anche bisogno della vitamina K2 per evitare danni cardiovascolari.

Fonti di vitamina K2

La vitamina K2 è prodotta da alcuni batteri, quindi la principale fonte alimentare è costituita da cibi fermentati come il natto, un prodotto a base di soia fermentata tipicamente venduto nei negozi di alimentari asiatici. Le verdure fermentate possono essere una grande fonte di vitamina K se le fermenti da solo usando una coltura starter appositamente progettata.

Tieni presente che non tutti i ceppi di batteri producono la K2, quindi non tutti gli alimenti fermentati la contengono. Per esempio, la maggior parte degli yogurt non contiene quasi nessuna vitamina K2. Alcuni tipi di formaggi, come il Gouda, il Brie e l'Edam, sono ricchi di K2, al contrario di altri. Dipende davvero dal batterio specifico. Comunque, è raro riuscire a ottenere abbastanza vitamina K2 dalla tua dieta, specialmente se non mangi cibi fermentati ricchi di K2, quindi prendere un integratore può essere una mossa saggia.

Come capire se hai una carenza di vitamina K2?

Il maggior problema che si affronta quando si tratta di ottimizzare la vitamina K2 è che, a differenza della vitamina D, non esiste un modo semplice per controllare o per fare un test per vederne il livello. La vitamina K2 non può attualmente essere misurata direttamente, ma attraverso una valutazione indiretta dell'osteocalcina sottocarbossilata, test, che, però, non è ancora disponibile in commercio. Per il dottor Goodman "Questo è il nostro problema. Se fosse disponibile, potremmo iniziare a testare e mostrare alle persone che hanno livelli bassi”.

Senza test, non ci resta che osservare i vari fattori dello stile di vita che predispongono a questa carenza. Come regola generale, se soffri di una delle seguenti condizioni di salute, è probabile che tu sia carente di vitamina K2:

  • Osteoporosi
  • Malattie cardiache
  • Diabete

In molti al giorno d'oggi in realtà presentano carenze e beneficerebbero di più K2. Pochi (in particolare tra gli americani) mangiano abbastanza cibi ricchi di vitamina K2. Quindi, se non hai nessuno dei problemi di salute elencati, la probabilità che tu abbia carenze di vitamina K2 è ancora molto alta se NON mangi regolarmente quantità elevate dei seguenti alimenti:

  • Natto o verdure fermentate a partire da una coltura iniziale di batteri che producono vitamina K2
  • Formaggi come il Brie e il Gouda (questi due particolarmente ricchi di K2, ne contengono circa 75 mcg per 28 grammi)
  • Prodotti biologici di origine animale (tuorli d'uovo, burro e latticini)

Diversi tipi di vitamina K2

La questione della vitamina K è ancora più complessa rispetto alla differenziazione tra K1 e K2. Ci sono anche diverse forme di vitamina K2. Le due principali, e le uniche disponibili in forma di integratori, sono il menachinone-4 (MK-4) e il menachinone-7 (MK-7).

Le MK-4 hanno un'emivita biologica molto breve, circa un'ora, quindi sono scarsamente adatte come integratori alimentari. Le MK-7 rimangono nel tuo corpo più a lungo: la loro emivita è di tre giorni, il che significa che hai molte più possibilità di accumularne un livello costante nel sangue, rispetto alle MK-4.

Sotto forma di integratori, i prodotti MK-4 sono in realtà sintetici. Non sono derivati da prodotti alimentari naturali contenenti MK-4. La MK-7, a catena lunga, vitamina K2 derivata da batteri naturali, proviene invece da un processo di fermentazione, che offre una serie di vantaggi per la salute.

La ricerca ha dimostrato come la MK-7 aiuti anche a prevenire l'infiammazione inibendo i marcatori pro-infiammatori prodotti dai globuli bianchi chiamati monociti. La MK-7 è estratta dal natto, un prodotto giapponese fermentato a base di soia, dato che è più duratura, è necessario prenderla solo una volta al giorno, mentre con un integratore MK-4, tre volte al giorno. Anche la durata d'azione è molto più lunga con la MK-7.

Per quanto riguarda il dosaggio clinicamente utile, alcuni studi hanno dimostrato che sono sufficienti solo 45 microgrammi al giorno. Il Dott. Goodman ne raccomanda 180 microgrammi al giorno, assicurandosi che la K2 sia sotto forma di MK-7. Se si mangia natto, tutto ciò di cui si ha bisogno è circa un cucchiaino da tè.

Detto questo, la vitamina K2 non è tossica, quindi c’è problema di sovradosaggio. Tieni presente che la vitamina K2 non ti farà necessariamente "sentire meglio" di per sé. Il suo funzionamento interno è tale che non è probabile che tu senta la differenza dal punto di vista fisico.

La continuità può quindi essere un problema, in quanto le persone sono più propense a prendere qualcosa che ha un effetto evidente. Questo potrebbe non accadere con la vitamina K2, ma non significa certo che non stia facendo nulla! Ultima notazione, ma non meno importante: ricordati di prendere sempre il tuo integratore di vitamina K insieme a del grasso, dato che è liposolubile e non sarà assorbita senza di esso.