Bevande zuccherate legate alla crescita del tumore nel colon

Sottoposto a fact-checking
bevande zuccherate

BREVE RIASSUNTO-

  • Dati recenti mostrano che il rischio di cancro al colon nei giovani adulti è in aumento e potrebbe essere correlato al consumo di appena 470 ml di bevande zuccherate ogni settimana
  • Lo studio ha scoperto che i dolcificanti artificiali hanno un diverso tipo di rischio. Invece, queste tossine aumentano il rischio di mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari e aumentano il rischio che i batteri benefici nell'intestino diventino patogeni
  • La carenza di vitamina D è anche associata a un rischio più elevato di cancro del colon-retto. Anche se la maggior parte dei medici raccomanda una colonscopia, valuta i fattori di rischio personali rispetto ai rischi associati al test
  • Puoi ridurre il rischio complessivo di cancro del colon-retto mangiando più verdure, mantenendo livelli ottimali di vitamina D, mangiando più fibre, facendo esercizio e mantenendo un peso sano

Del Dott. Mercola

Escludendo i tumori della pelle diversi dal melanoma, i tumori del colon e del retto rappresentano il terzo tipo più comune di cancro diagnosticati ogni anno. Gli scienziati hanno identificato diversi fattori modificabili che aumentano il rischio di cancro del colon-retto. Il collegamento più attuale sono le bevande zuccherate, molto popolari in Occidente.

I tumori del colon e del retto sono la terza causa di morte per cancro negli uomini e nelle donne, o la seconda causa principale se si combinano i due. L'American Cancer Society (ACS) stima che ci saranno 149.500 nuovi casi di cancro del colon-retto diagnosticati nel 2021. Gli esperti prevedono che 52.982 moriranno nel 2021 di cancro del colon-retto.

Anche se i numeri del cancro del colon-retto sono diminuiti negli anziani negli ultimi due decenni a causa dell'aumento dei test e dei cambiamenti dello stile di vita, i ricercatori ritengono che questa tendenza al ribasso stia mascherando un numero crescente di giovani adulti a cui è stato diagnosticato.

In un articolo pubblicato dall'ACS nel 2017, esaminando i modelli di incidenti dal 1974 al 2013, sono arrivati alla conclusione che "quasi un terzo dei pazienti con cancro del retto ha meno di 55 anni” alimentando i titoli e le raccomandazioni per i più giovani di prendere in considerazione lo screening del cancro del colon.

Non è però chiaro se l'aumento del numero di screening possa ridurre il numero di persone a cui viene diagnosticata la patologia, perché è un errore equiparare lo screening alla prevenzione, anche alla luce del fatto che le ramificazioni di una cattiva alimentazione e del comportamento sedentario stanno raggiungendo un'età sempre più giovane.

Quindi, invece di segnalare la necessità di ulteriori test, il numero crescente di giovani adulti con diagnosi di cancro del colon-retto dovrebbe essere un campanello d'allarme per rivalutare lo stile di vita che stiamo seguendo. In effetti, i dati dello studio in evidenza dimostrano l'impatto che una scelta alimentare può avere sul rischio di cancro del colon-retto.

Le bevande zuccherate aumentano il rischio di cancro al colon nei giovani adulti

All’interno di uno studio, un team di ricercatori della Washington University School of Medicine, ha utilizzato i dati del National Nurses' Health Study II per valutare la relazione tra le bevande zuccherate e il numero crescente di individui di età inferiore ai 55 anni con diagnosi di cancro del colon-retto.

Questo studio ha preso in esame 95.464 donne di età compresa tra 25 e 42 anni che hanno riportato il loro consumo di bevande dal 1991 al 2015 e i dati di un sottogruppo di 41.272 infermiere che hanno utilizzato un questionario convalidato sulla frequenza alimentare delle scuole superiori per segnalare il consumo di bevande zuccherate quando avevano dai 13 ai 18 anni.

Durante lo studio prospettico di 24 anni, i ricercatori hanno documentato la presenza d 109 tumori del colon-retto ad esordio precoce nel gruppo. Dopo aver analizzato i dati, è stato scoperto in coloro che erano soliti due o più porzioni da 230 ml ogni settimana di una bevanda zuccherata, un rischio più che raddoppiato di diagnosi rispetto alle persone che ne hanno bevuto meno di una bevanda zuccherata ogni settimana.

I risultati sembravano anche mostrare che prima gli individui iniziavano a bere bevande zuccherate, maggiore era il rischio di cancro del colon-retto ad esordio precoce. Negli adulti, per ogni bevanda da 230 ml in più consumata ogni settimana, il rischio aumentava del 16%. Nel gruppo degli adolescenti, però, per ogni bevanda zuccherata in più ogni settimana, il rischio di sviluppare il cancro prima dei 50 anni aumentava del 32%.

I dati hanno anche mostrato che quando gli individui sostituivano una bevanda zuccherata con caffè, tè o bevande dolcificate artificialmente, il rischio si riduceva dal 17% al 36%. Come discuterò di seguito, ci sono però ulteriori e pericolosi rischi per la salute al di fuori del cancro del colon-retto che sono associati ai dolcificanti artificiali.

Caroline H. Johnson è un'epidemiologa della Yale School of Public Health che studia i rischi ambientali associati al cancro del colon-retto. Non è stata coinvolta nello studio, ma a un giornalista del New York Times, esponendo i risultati ha dichiarato: "È stato interessante vedere che lo studio era sulle donne perché l’attenzione di solito si concentra principalmente sugli uomini. Sarà interessante vedere se sarà confermato negli uomini".

È interessante notare che i ricercatori non hanno trovato un'associazione tra bere succhi di frutta e cancro del colon-retto ad esordio precoce. Durante l'analisi, gli scienziati hanno controllato una serie di fattori esterni che influenzano anche il rischio, compreso l'uso ormonale durante la menopausa, il fumo, l'alcol, la razza e l'attività fisica.

Secondo uno dei ricercatori ha commentato che l'aumento di peso è un rischio noto, ma la loro analisi ha controllato l'obesità, suggerendo che l'associazione statistica che hanno trovato è al di fuori del rischio indipendente di obesità.

Anche i dolcificanti artificiali comportano rischi significativi

Anche se lo studio in evidenza non stava cercando un legame tra dolcificanti artificiali e cancro del colon-retto, ricerche passate hanno confermato che i dolcificanti artificiali hanno un effetto significativamente negativo sulla salute.

Ad esempio, uno studio francese ha scoperto che le persone che bevevano appena 185 ml ogni giorno di soda zuccherata avevano un rischio maggiore di eventi cardiovascolari in 6,6 anni di follow-up, ma le persone che bevevano 175 ml di bevande dolcificate artificialmente hanno sperimentato un simile aumento delle malattie cardiovascolari.

Inoltre, questi sostituti dello zucchero hanno una varietà di effetti metabolici, incluso un impatto negativo sul microbioma intestinale. Un recente studio di ricerca molecolare della Angelia Ruskin University ha scoperto che i popolari dolcificanti artificiali, tra cui sucralosio (Splenda), aspartame (NutraSweet, Equal e Sugar Twin) e saccarina (Sweet'n Low, Necta Sweet e Sweet Twin) hanno un effetto patogeno su due tipi di batteri intestinali.

Quando l'E. coli e l'E. faecalis diventano patogeni, uccidono le cellule Caco-2 che rivestono le pareti dell'intestino. I dati di questo studio hanno dimostrato che una concentrazione di due lattine di bibite dietetiche hanno aumentato significativamente la capacità di E. Coli ed E. faecalis di aderire alle cellule Caco-2 e aumentare lo sviluppo di biofilm batterici.

Uno studio sugli animali pubblicato sulla rivista Molecules ha analizzato sei dolcificanti artificiali tra cui saccarina, sucralosio, aspartame, neotame, advantame e acesulfame potassio-K. I dati dimostrano che causano tutti danni al DNA, e interferiscono con l'attività sana e normale della flora batterica.

Un altro studio ha mostrato un legame tra bevande zuccherate artificialmente e morte per malattie circolatorie e un'associazione tra bibite zuccherate e morte per malattie dell'apparato digerente. E uno studio pubblicato nell'aprile 2021 ha confermato precedenti studi sui roditori che mostravano che "l'aspartame è un cancerogeno chimico" che può aumentare il rischio di cancro nella prole che è esposta ad esso in utero.

Questo suggerisce che le politiche volte a tagliare o ridurre il consumo di zucchero possono avere conseguenze disastrose quando i produttori riformulano i propri prodotti utilizzando dolcificanti artificiali.

Carenza di vitamina D negli anziani collegata al cancro al colon

Nuove prove pubblicate su BMC Public Health hanno rivelato un legame inverso dipendente dall'età tra l'esposizione alla luce ultravioletta B (UVB) e l'incidenza del cancro del colon-retto. I dati sono stati raccolti in 186 paesi utilizzando le stime UVB e i tassi di incidenza del cancro del colon-retto.

I ricercatori hanno creato l'associazione tra la luce UVB e il produttore di vitamina D nel corpo perché la vitamina D ha fonti alimentari limitate. Un livello inadeguato di vitamina D è stato identificato come un fattore di rischio nello sviluppo del cancro del colon-retto e ha una potenziale azione protettiva.

Ricerche precedenti hanno dimostrato che l'assunzione di almeno 1.000 unità internazionali di vitamina D ogni giorno può ridurre il rischio di cancro del colon-retto fino al 50%. Durante l'analisi dei dati, i ricercatori hanno tenuto conto dei fattori che possono influenzare i risultati, come il fumo, la pigmentazione della pelle e l'età.

Gli autori hanno suggerito che una minore esposizione ai raggi UVB può abbassare i livelli di vitamina D di un individuo. Dato che in passato la carenza è stata associata ad un aumentato rischio di cancro del colon-retto, i ricercatori hanno utilizzato i dati UVB per stimare i livelli di vitamina D. La mancanza di esposizione ai raggi UVB è stata correlata a tassi più elevati di cancro del colon-retto in tutte le fasce d'età che vivono in tutti i paesi inclusi nello studio.

L'associazione tra minore esposizione e un maggiore rischio di cancro era però più significativa nelle persone di età superiore ai 45 anni. Raphael Cuomo, dottore di ricerca, è uno scienziato della salute pubblica dell'Università della California, San Diego, e coautore dell'attuale studio. Ha commentato in un comunicato stampa:

"Le differenze nella luce UVB hanno rappresentato una grande quantità della variazione che abbiamo visto nei tassi di cancro del colon-retto, specialmente per le persone di età superiore ai 45 anni. Anche se questa è ancora una prova preliminare, potrebbe essere che gli individui più anziani, in particolare, possono ridurre il loro rischio di cancro del colon-retto correggendo le carenze di vitamina D".

Suggerimenti per prevenire il cancro del colon-retto

I dati mostrano che ci sono fattori di rischio non modificabili e modificabili per il cancro del colon-retto. Alcuni dei fattori di rischio non modificabili includono razza, sesso, età, malattie infiammatorie intestinali e radiazioni addominali. I fattori di rischio modificabili sono quelli sui quali si ha il controllo e che possono ridurre il rischio di cancro del colon-retto.

Questi includono obesità, attività fisica, dieta, fumo, alcol e alcuni farmaci. Le persone con diabete e insulino-resistenza hanno anche un aumento del rischio correlato allo spostamento metabolico che promuove l'attività cancerogena.

Di seguito sono riportati diversi suggerimenti su dieta e fitness che possono ridurre significativamente il rischio di cancro del colon-retto, indipendentemente dalla tua età:

Mangia più verdure — Le verdure contengono una serie di antiossidanti e altri composti che combattono le malattie che sono molto difficili da ottenere altrove, come il magnesio. I risultati di una meta-analisi hanno indicato che una maggiore assunzione di magnesio ha comportato un minor rischio di cancro del colon-retto.

Mangia più fibre — Per una salute ottimale, consiglio di assumere circa 50 grammi di fibre per 1.000 calorie. Se segui il suggerimento sopra e mangi più verdure, mangerai naturalmente più fibre dalla migliore fonte possibile.

Ottimizza il tuo livello di vitamina D — La carenza di vitamina D è un fattore di rischio per il cancro del colon-retto. L'esposizione sensibile ai raggi ultravioletti, idealmente dal sole, e/o l'integrazione di vitamina D3 può portare i livelli di vitamina D nell'intervallo ottimale da 45 a 60 nanogrammi per millilitro (ng/mL). Dovrai monitorare il tuo livello per essere sicuro di rimanere all'interno di questo intervallo target.

Riduci l'assunzione di proteine ed evita del tutto le carni lavorate — La maggior parte degli americani mangia molte più proteine del necessario, aumentando così il rischio di cancro. Un apporto ideale si aggira probabilmente intorno a mezzo grammo di proteine ogni 450 grammi di massa magra. Evita le carni lavorate di tutti i tipi.

Fai esercizio fisico regolare — Ci sono prove convincenti per cui un regolare esercizio fisico può ridurre significativamente il rischio di cancro al colon. Ad esempio, uno studio ha mostrato che uomini e donne fisicamente attivi hanno una riduzione di circa il 30-40% del rischio di sviluppare il cancro del colon rispetto alle persone inattive.

Mantieni un peso sano e controlla il grasso della pancia — Diversi studi hanno collegato l'obesità a un aumento del rischio di circa una dozzina di tumori diversi, incluso il cancro del colon. Perdere il grasso addominale in eccesso è particolarmente importante, perché questo è collegato a un aumento del rischio di cancro al colon indipendentemente dal peso corporeo.

Limita l'alcol e smetti di fumare — Sia l'assunzione eccessiva di alcol che il fumo sono associati ad un aumentato rischio di cancro del colon-retto.

Mangia più aglio — La ricerca ha dimostrato che coloro che consumano elevate quantità di aglio crudo hanno un minor rischio di cancro allo stomaco e al colon-retto.

Bevi tè soursop — Il tè a base di foglie di soursop può aiutare a ridurre il rischio di cancro al colon. Uno studio di PLOS One rileva che le foglie contengono un composto chiamato "annomuricina E", che ha effetti che inducono l'apoptosi (morte cellulare) nelle linee cellulari del cancro del colon.

+ Fonte e riferimenti