I tuoi occhi ti ingannano?

Sottoposto a fact-checking
illusioni visive

BREVE RIASSUNTO-

  • Quasi 30 diverse aree del cervello partecipano alla percezione di quello che "vedono" i tuoi occhi, comprese le illusioni ottiche come quelle create da H. Munker e Michael White
  • Le prove scientifiche suggeriscono che il cervello può inconsciamente cambiare la tua percezione per soddisfare le tue aspettative usando le tue esperienze passate. In altre parole, quello che vedi può essere influenzato da quanto hai sperimentato in passato
  • Alcuni dei processi che definiscono la percezione della vista possono spiegare il ragionamento emotivamente distorto per cui si produce una giustificazione

Del Dott. Mercola

L'atto della visione e del vedere sembra non richiedere sforzo. Può essere difficile apprezzare i sofisticati, e ancora poco compresi, processi neurologici alla base del meccanismo. Negli ultimi decenni le neuroscienze hanno scoperto che ci sono quasi 30 diverse aree del cervello che elaborano le informazioni visive inviate dalla retina attraverso il nervo ottico al cervello.

Esistono decine di malattie che palesano i sintomi dagli occhi. Gli oftalmologi e gli optometristi sono spesso tra i primi a riconoscere determinate condizioni mediche. I dati di uno studio su 120.000 pazienti suggeriscono che un esame oculistico può essere la prima indicazione di problemi nel 39% delle persone con pressione alta e nel 34% delle persone con diabete.

La dott.ssa Rachel Bishop, capo del servizio di consulenza del National Eye Institute, non coinvolta nello studio, ha confermato i risultati della ricerca. A un giornalista di CCN Salute ha dichiarato:

“Se i vasi sanguigni della retina non sono sani, ci sono tutte le ragioni per pensare che anche i vasi sanguigni del cervello non lo siano. La vascolarizzazione è essenziale per tutte le funzioni, in particolare la funzione di tutti gli organi, quindi se i vasi sanguigni non sono in grado di fare il loro lavoro, è poco probabile che il cervello possa funzionare bene dato che è un organo che ha bisogno di un buon [blood] approvvigionamento di sangue".

Per Bishop lo screening dell'occhio e della retina per identificare potenziali condizioni negative nel cervello, come la perdita di memoria è utile: "Condivido la speranza comune che si possano rilevare le malattie e intervenire abbastanza presto per cambiare il corso di un evento negativo nel cervello."

Hai forse pensato che essere ingannato da un'illusione ottica possa significare che la tua vista ha subito dei mutamenti? Non è così. L'illusione non dipende dalla malattia, ma è la differenza tra ciò che i tuoi occhi vedono e ciò che il tuo cervello percepisce.

È interessante notare che è un metodo spesso usato dagli addetti al marketing e anche dagli psicologi nei loro decennali test. Inoltre, per alcuni studiosi sembrerebbe giocare un ruolo principale nella tua percezione della pandemia.

L'illusione di White con motivi chiaro/scuri

Una delle prime illusioni utilizzate nei test è quella che ora viene comunemente chiamata Illusione di White. Michael White, dell'Università di Adelaide, in Australia, nel 1976 trovò un libro in cui era pubblicato il disegno di uno studente delle medie. Il disegno era composto da elementi neri, bianchi e grigi che sembravano avere diverse sfumature di luminosità e ombra.

Fu incuriosito dall'effetto e continuò ad esplorare ulteriormente, scoprendo che quando le strisce di bianco e nero venivano parzialmente sostituite dal grigio, la luminosità sembrava cambiare. È un'illusione ottica. Nel 1970 vennero pubblicate delle versioni a colori dell'illusione per opera dello psicologo Hans Munker e divennero note come Illusione di Munker.

Con questo trucco, i colori possono cambiare completamente davanti ai tuoi occhi. Funziona anche quando sai che è sbagliato. L'illusione si basa sulla percezione del colore da parte del tuo cervello. Come nell'Illusione di White che usa il nero, il bianco e il grigio, l'Illusione di Munker si basa su tre colori.

Un colore copre lo sfondo, un secondo colore mostra forme colorate e il terzo colore presenta delle barre che coprono l'intera immagine. In un'immagine, lo sfondo è scuro e le barre sono luminose, e nella seconda immagine la situazione è invertita. Il colore della forma non cambia, ma sembra cambiare mentre la guardi. Anche quando conosci il trucco e lo vedi davanti ai tuoi occhi, noti comunque la forma cambiare colore.

Oggi il fenomeno è conosciuto come Illusione Munker-White. David Novick, professore di educazione e di leadership ingegneristica all'Università del Texas a El Paso, ha descritto il processo a un reporter di Live Science. Secondo lui, anche se la forma appare identica, il colore "sfuma, o si assimila, negli spazi adiacenti".

L'illusione dipende dal colore delle strisce in primo piano e non dal colore dello sfondo. Quando le strisce vengono rimosse, l'illusione scompare. Ci sono teorie contrastanti su come avviene lo spostamento della percezione. Alcuni credono che l'illusione avvenga nella retina, prima che i segnali raggiungano il cervello, mentre altri credono che l'illusione avvenga mentre il cervello elabora i dati.

Novick ha scoperto che l'illusione sembra essere più vivida quando vengono utilizzate sfere sull'immagine e non dischi piatti. Nel 2017 ha iniziato a lavorare su una nuova versione per divertimento e ne ha postate alcune sul suo account Twitter.

Una di queste immagini ha ricevuto quasi 17.000 like e 6.700 retweet in due settimane. Anche lo studioso rimasto sorpreso dalla rapidità con cui la sua illusione ottica è diventata un'immagine virale.

Gorilla Business testa la percezione visiva selettiva

In un esperimento ormai famoso della fine degli anni '90, Daniel Simons e Christopher Chabris chiesero ai partecipanti di contare il numero di passaggi a basket tra persone vestite in bianco e in nero. Probabilmente, avrai visto il video originale in cui un gorilla cammina tra i giocatori, si batte il petto e poi esce dallo schermo. Nello studio, quasi la metà dei partecipanti non ha visto il gorilla.

Simons ha usato la notorietà del video per capire se sapere della presenza del gorilla avrebbe aumentato o diminuito la capacità dello spettatore di vedere altri eventi inaspettati. Prima di continuare a leggere, potresti voler fare un test guardando il breve video. Simons ha suggerito che:

"Si possono fare due previsioni contrastanti. Sapere del gorilla invisibile potrebbe aumentare le tue possibilità di notare altri eventi inaspettati perché sai che il test serve a verificare se le persone individuano eventi inaspettati.

Potresti cercare altri eventi perché sai che lo sperimentatore sta tramando qualcosa. [Alternatively,] In alternativa, sapere del gorilla potrebbe portare gli spettatori a cercare esclusivamente i gorilla e quando lo trovano, potrebbero non notare nulla di strano".

I risultati sono stati interessanti. Proprio come nell'esperimento precedente, quasi la metà delle persone che non avevano mai sentito né visto il video non hanno notato il gorilla. Tra i partecipanti che avevano già visto il video originale, tutti avevano individuato il gorilla nel nuovo esperimento.

Ad ogni modo, il nuovo esperimento includeva anche altri due eventi inaspettati. Solo il 17% delle persone che si aspettavano di vedere il gorilla ne ha notato uno o entrambi, mentre il 29% che non si aspettava il gorilla ha notato almeno uno degli eventi inaspettati.

Per i ricercatori la differenza non è statisticamente rilevante, ma ha dimostrato che sapere in anticipo che ci possono essere eventi inaspettati non migliora la tua capacità di percepire altri eventi inaspettati.

La differenza tra visione e percezione

Le illusioni visive dimostrano che la vista e il cervello hanno il potenziale di percepire male la realtà. L'illusione di Munker-White rafforza l'idea che il tuo cervello a volte genera una realtà che non corrisponde al mondo fisico.

Il neuroscienziato Patrick Cavanagh del Dartmouth College a un reporter di Vox ha dichiarato: "È davvero importante capire che non stiamo vedendo la realtà ma una storia che viene creata per noi".

Secondo i ricercatori la tua esperienza visiva è probabilmente basata su un input che va dalla retina alla corteccia cerebrale, mentre la percezione di ciò che stai vedendo è più complessa di "una semplice rappresentazione topografica del mondo visivo". In altre parole, ciò che il tuo cervello percepisce di vedere va oltre l'immagine fornita dalla retina.

La scienza ci ha dimostrato che quello che il tuo cervello percepisce come realtà potrebbe non essere sempre giusto. E, come chiede il giornalista di Vox, "Non dovremmo essere curiosi e persino cercare le risposte su come quella realtà potrebbe essere sbagliata?"

Le prove suggeriscono che il cervello può inconsciamente cambiare la tua percezione per soddisfare le tue aspettative usando le tue esperienze passate. In altre parole, quello che vedi può essere influenzato da quanto hai sperimentato in passato. Il modo in cui il cervello percepisce il colore è influenzato anche dalle esperienze di vita.

Sam Schwarzkopf dell'Università di Auckland ha dichiarato di come l'occhio differenzi il colore, dicendo: "Noi non misuriamo le lunghezze d'onda, ma stiamo cercando di raccontare qualcosa sul colore. E il colore è un'illusione creata dal nostro cervello".

Esperienze di vita e "Il vestito"

Hai mai visto l'illusione ottica "Il Vestito"? Nel 2015, ha iniziato a circolare una foto di un vestito scattata in un negozio del Regno Unito. Alcuni vedevano il vestito nero e blu, mentre altre bianca e dorata. Pascal Wallisch, un neuroscienziato della New York University, ha scavato a fondo sul perché il cervello delle persone possa interpretare questa immagine in modo diverso.

Il cervello utilizza diversi schemi di filtraggio basati sulle esperienze di vita che portano a vedere il vestito come nero e blu o bianco e oro. Ha effettuato uno studio su 13.000 persone utilizzando un sondaggio online e ha notato alcune correlazioni interessanti, tra cui le persone che amano andare a letto tardi e svegliarsi tardi la mattina hanno maggiori probabilità di vedere il vestito nero e blu.

Al contrario, le persone che vanno a letto presto e si alzano presto hanno maggiori probabilità di vedere il vestito come bianco e oro. Wallisch ha ipotizzato che le persone che si svegliano presto passano più tempo alla luce del giorno e quando guardano un'immagine poco illuminata è più probabile che filtrino la luce blu del sole. Quando il cervello crede che sia giorno, gli occhi vedono il vestito come bianco e oro.

Il cervello dei nottambuli, invece, prende più in considerazione l'illuminazione artificiale per quella solare, facendo apparire ai loro occhi il vestito nero e blu.

Un altro studio, ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale e ha scoperto che coloro che pensavano che il vestito fosse bianco e dorato avevano una maggiore attivazione nelle regioni del cervello coinvolte nella cognizione superiore.

I ricercatori non hanno saputo rispondere del tutto alla domanda sul perché le persone vedano il vestito in modo diverso, ma è importante ricordare cosa ci insegnano le illusioni: che il nostro cervello entra in gioco in maniera determinate sulla nostra visione del mondo a partire dalle nostre esperienze passate.

Nel 2003, gli scienziati hanno avuto l'opportunità di testare alcune di queste teorie utilizzando un uomo che aveva perso la vista a 3 anni e mezzo e l'aveva recuperata a 40 anni, scoprendo che senza una vita di esperienze visive, non è stato ingannato dalle illusioni.

Metti alla prova i tuoi occhi e allena il cervello

Apparentemente potrebbe sembrare che questa ricerca non abbia alcuna applicazione funzionale. Eppure, è possibile che alcuni dei processi che definiscono la tua percezione della vista spieghino un ragionamento basato sulle emozioni che produce giustificazioni per effettuare delle decisioni piuttosto che un processo decisionale basato su prove empiriche.

Come sottolineato dal giornalista di Vox, una varietà di esperimenti ha dimostrato che quando le informazioni non sono chiare, tendiamo a vedere quello che vogliamo vedere. Wallisch ha dichiarato che il fenomeno che genera percezioni diverse basate su caratteristiche individuali come "l'incertezza sostanziale combinata con preconcetti e ipotesi ramificate o biforcate produce disaccordo" (SURFPAD).

In altre parole, quando vieni sottoposto a uno stimolo che non è perfettamente chiaro, il tuo cervello riempie i vuoti con le tue esperienze precedenti e crea una supposizione della realtà. Dato che ognuno di noi è composto da diverse esperienze precedenti, ciò può portare a un disaccordo su ciò che sta accadendo in un'immagine o in un evento.

È importante ricordare di non limitarsi alle proprie esperienze passate. Invece, è bene incorporare dati basati sull'evidenza e cercare fonti e informazioni verificate per qualsiasi evento. Invece di accettare ciò che gli esperti o i media ti dicono, è importante mettere sempre in dubbio le informazioni e confrontarle con i dati storici. Le illusioni ti ricordano che la realtà non è sempre quella che vedi.