Quando la maternità porta alla depressione

depressione post partum

BREVE RIASSUNTO-

  • Fino all'80% delle neomamme sperimenta il "baby blues" dopo il parto, ma alcune sperimentano una forma di depressione più debilitante nota come depressione post partum (PPD)
  • Fino al 22% delle donne può soffrire di depressione durante il primo anno dopo il parto, ma i tassi di riconoscimento e di trattamento sono bassi
  • La ricerca suggerisce che un allenamento alla mindfulness, creato su misura per affrontare la paura e il dolore del parto, possa offrire molti benefici per la salute mentale delle neomamme, inclusa la prevenzione della PPD

Del Dott. Mercola

Allison Goldstein, aveva una vita apparentemente perfetta, ma si è tolta la vita dopo aver perso una battaglia contro la depressione postpartum.

La storia è particolarmente tragica perché per il resto era una donna felice, normale e sana, una che non ha dato alla sua famiglia e ai suoi amici segnali particolari o motivi di preoccupazione dopo la nascita di sua figlia.

Un giorno, dopo aver regolarmente fatto visiti ai genitori e alla sorella, senza mostrare segni esteriori del suo disagio interiore, ha portato la figlia di 4 mesi all'asilo e poi si è suicidata. La causa di morte principale tra le donne nel primo anno dopo il parto, secondo un rapporto di NBC 12 News è la depressione.

Se può succedere ad Allison, ha detto sua madre, potrebbe succedere a chiunque, motivo per cui è importantissimo essere consapevoli della depressione post partum e cosa fare se tu o una persona cara state lottando con questo problema.

Che cos'è la depressione post partum?

Mentre fino all'80% delle neomamme sperimenta il cosiddetto "baby blues" dopo il parto, alcune vivono una forma più debilitante e più duratura di depressione nota come depressione post partum o PPD. Il blues post partum può comportare sbalzi d'umore, ansia, irritabilità, pianto e tristezza, ma i sentimenti sono autolimitanti e in genere si risolvono dopo poche settimane.

I sentimenti di ansia, colpa, stanchezza e inadeguatezza che accompagnano la PPD, possono però persistere per un anno o più. Tra i sintomi possono rientrare alcuni o tutti dei seguenti:

Umore depresso o forti sbalzi d'umore

Pianto eccessivo

Difficoltà a legare con il tuo bambino

Isolamento da familiari e amici

Perdita di appetito o mangiare molto più del solito

Incapacità di dormire (insonnia) o dormire troppo

Stanchezza opprimente o perdita di energia

Interesse e piacere ridotti nelle attività che prima piacevano

Irritabilità e rabbia intense

Paura di non essere una buona madre

Sentimenti di inutilità, vergogna, colpa o inadeguatezza

Ridotta capacità di pensare chiaramente, concentrarsi o prendere decisioni

Forte ansia e attacchi di panico

Pensieri di fare del male a se stesse o al proprio bambino

Pensieri ricorrenti di morte o suicidio

Come fa notare la Postpartum Depression Alliance of Illinois (PPD IL), "la mancanza di sentimenti per il bambino è di particolare preoccupazione. Questi sentimenti possono manifestarsi in qualsiasi momento durante i primi mesi fino a un anno dopo la nascita. Sfortunatamente, le donne che soffrono di questa forma di depressione raramente cercano un trattamento, anche se quasi tutte rispondono bene".

In alcune donne, un'esperienza traumatica del parto può anche innescare il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), che può portare alcuni degli stessi sintomi della PPD. Inoltre, le neomamme possono raramente soffrire di psicosi postpartum, che di solito si sviluppa entro due settimane dal parto. Ciò richiede cure mediche immediate e comporta i seguenti sintomi:

Confusione e disorientamento

Pensieri ossessivi sul tuo bambino

Allucinazioni e deliri

Disturbi del sonno

Paranoia

Tentativi di fare del male a te stessa o al tuo bambino

Quanto è comune la PPD?

Purtroppo, la storia di Allison non è unica. Si stima che fino al 22% delle donne possa soffrire di depressione durante il primo anno dopo il parto, ma i tassi di riconoscimento e di trattamento sono inferiori in questa popolazione rispetto alla popolazione generale. Secondo uno studio pubblicato su JAMA Psychiatry:

"Bassi tassi di trattamento sono giustapposti a prove crescenti per cui la depressione prenatale e postpartum (PPD) aumenta il rischio di esiti avversi multipli tra le donne e la loro prole. La depressione materna interferisce con lo sviluppo del bambino e aumenta i tassi di attaccamento insicuro e scarse prestazioni cognitive".

I ricercatori hanno notato che il suicidio rappresenta il 20% dei decessi postpartum e ha scoperto che, in uno screening di 10.000 nuove madri per PPD, il 14% aveva la PPD.

Di questi, oltre il 19% aveva idee di autolesionismo, tutte con un punteggio pari o superiore a 10 sulla Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS), lo strumento più comune utilizzato per lo screening della PPD. Quando e dove eseguire lo screening per la PPD è una questione ancora dibattuta, con alcuni esperti che suggeriscono uno screening universale per tutte le neomamme e altri che lo sconsigliano. Come ha spiegato lo studio su JAMA Psychiatry:

"La gravidanza è un momento opportuno per l'intervento perché le donne hanno contatti con gli operatori sanitari, hanno accesso all'assicurazione sanitaria e sono motivate verso comportamenti positivi per investire nel benessere della loro prole.

L'identificazione della PPD attraverso lo screening universale è stata raccomandata (ed è obbligatoria in diversi stati); lo screening senza miglioramenti del sistema, però, come la valutazione diagnostica con l'implementazione dell'intervento, non è attualmente giustificabile o conveniente e può incorrere in problemi etici e di responsabilità".

Per quanto riguarda i fattori di rischio, le donne che hanno avuto precedenti episodi di depressione maggiore, una storia familiare di PPD, complicazioni della gravidanza o parti difficili possono essere a maggior rischio, così come le madri giovani o anziane, in particolare dopo gravidanze non pianificate.

Anche lo stress, la privazione del sonno e i problemi finanziari e relazionali, insieme alla sensazione di perdita di identità, mancanza di supporto o isolamento sociale, possono svolgere un ruolo.

La dottoressa Helen Chen, capo del dipartimento di medicina psicologica presso il KK Women's and Children's Hospital di Singapore, ha dichiarato inoltre a Channel NewsAsia: "Di solito ci sono molti fattori che contribuiscono allo sviluppo della depressione postnatale nelle donne: ormonali, biologici, psicosociali e cambiamenti emotivi."

Com'è la depressione post partum

La National Coalition for Maternal Mental Health (MMH) stima che, in modo prudente, più di 600.000 donne statunitensi soffrano di disturbi della salute mentale materna ogni anno. Il muro commemorativo dei suicidi online è una tragica dimostrazione delle molte famiglie distrutte dalla PPD e dalle condizioni correlate.

In molti casi, le donne possono sentirsi infelici dopo il parto, il che amplifica i sensi di colpa o il pensiero di essere una "cattiva" mamma. Molte donne non si rendono conto di soffrire effettivamente di PPD. Maureen Fura, che ha affrontato la propria lotta con la PPD, ha creato il video sopra per condividere con gli altri come si sentiva.

Ha detto all'Huffington Post di aver provato sentimenti di vergogna, ansia, insonnia, pensieri invadenti e tristezza, notando:

"Non è raro che molte madri sperimentino pensieri intrusivi. Come un boomerang, sembra che queste idee fastidiose possano spuntare dal nulla. Spesso sono spaventose e includono fantasie di scenari estremamente negativi. Per Maureen, tra le preoccupazioni vi era la seguente: 'E se lasciassi andare il passeggino?'"

Un'altra donna, Mary O'Malley, ha condiviso la sua storia di PPD con Care.com. Sentiva che stava perdendo il controllo fino a quando non ha parlato con un terapeuta specializzato in problemi postnatali, che le ha fatto sapere che i suoi sentimenti non la rendevano una cattiva madre.

"Sono stati mesi di continuo stress mentale ed emotivo, esacerbato da problemi di alimentazione e allattamento, un bambino con coliche e reflusso, e pochissimo sonno, non so come io sia sopravvissuta. Ogni giorno sembrava implacabile ed estenuante. Potevo sentire che mi stavo allontanando da tutti e da tutto ciò che contava per me. Ero insensibile e desideravo disperatamente uscire da questo ciclo prima che peggiorasse".

Dopo aver parlato con il terapeuta e aver appreso che i suoi sentimenti erano segni distintivi di PPD, ha scritto: "Il sollievo ha inondato il mio corpo. Per la prima volta in quasi un anno, avevo speranza. Non ero danneggiata. Non ero sola e potevo migliorare".

Cosa fare se stai lottando con la PPD

Se sei una neomamma e hai pensieri suicidi o pensieri di fare del male al tuo bambino, cerca immediatamente aiuto.

Se ti trovi negli Stati Uniti, chiama il 911 o la National Suicide Prevention Lifeline ai numeri (800)273-TALK o (800)273-8255. Dovresti anche parlare con il tuo medico, uno specialista di salute mentale, un familiare o un amico, un leader spirituale o tutti questi soggetti.

Se ti senti depressa e non sei sicura che si tratti di PPD o baby blues post parto, parla con la tua famiglia, il terapeuta e il tuo medico il prima possibile. È importante non soffrire in silenzio. Quando cerchi aiuto da un professionista di salute mentale, puoi anche supportare il tuo recupero utilizzando le seguenti strategie naturali:

  • Aumenta la tua assunzione di omega 3 Uno studio ha dimostrato che un apporto dietetico insufficiente di omega-3 può aumentare il rischio di depressione postpartum in una donna. Puoi ottenere omega-3 da cibi come il salmone selvaggio dell'Alaska e piccoli pesci come le sardine e le acciughe. È altrettanto consigliato assumere, come integratore, olio di krill di alta qualità.
  • Fai attività fisica L'esercizio è noto per aiutare ad alleviare la depressione e la ricerca mostra anche che l'esercizio di intensità da leggera a moderata migliora i sintomi depressivi da lievi a moderati e aumenta la probabilità che la depressione si risolva durante il periodo postpartum.
  • Pratica la mindfulness prima e durante il parto — La ricerca suggerisce che l'allenamento di mindfulness appositamente pensato per affrontare la paura e il dolore del parto offre molti benefici per la salute mentale alle neomamme, inclusa la prevenzione della PPD.
  • Assumi vitamina B2 — Può ridurre il rischio di PPD se consumata con moderazione.
  • Allatta il tuo bambino — Esistono alcune ricerche che collegano l'interruzione dell'allattamento al seno e dell'alimentazione artificiale con la PPD, mentre le donne che allattano al seno i loro bambini riducono il rischio di sviluppare la PPD.

Se ti senti scivolare nella depressione dopo il parto, non lasciare che lo stigma dei tuoi sentimenti ti impedisca di cercare aiuto. Connettiti con i tuoi amici, partner e familiari e fai sapere loro che hai bisogno del loro supporto. Nel frattempo, accetta l'aiuto degli altri e prenditi del tempo per te stessa.

Continua a fare le cose che ti piacciono e prenditi del tempo per attività antistress come fare passeggiate, meditare o ascoltare musica. Riposa il più possibile, anche se ciò significa chiedere aiuto per dormire un po'. Infine, nutriti con cibo vero e genuino, tenendo a portata di mano snack genuini semplici e veloci in modo da poter assaporare un boccone sano quando è necessario.