La sindrome del cuore spezzato è in aumento

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cuore spezzato

BREVE RIASSUNTO-

  • La sindrome del cuore spezzato è anche chiamata sindrome di Takotsubo (TTS). Sotto forte stress emotivo il ventricolo sinistro del cuore può gonfiarsi e innescare quello che sembra un attacco di cuore
  • I dati mostrano che l'incidenza della sindrome di Takotsubo prima che il COVID-19 iniziasse a diffondersi era in aumento specialmente nelle donne di mezza età e anziane
  • Gli scienziati sospettano da tempo che la sindrome sia associata a una connessione cervello-cuore che può essere innescata da un trauma emotivo significativo, come un incidente d'auto, la perdita di una persona cara, la violenza domestica e perdite finanziarie
  • È importante imparare a gestire lo stress per proteggere la tua salute generale. Prendi in considerazione le tecniche di liberazione emotiva, la meditazione, trascorrere più tempo nella natura, respirare attraverso il naso, oppure una combinazione di vitamina B6 e magnesio

Del Dott. Mercola

Lo Smidt Heart Institute ha pubblicato uno studio sul Journal of American Heart Association dove dimostra come i casi di sindrome del cuore spezzato erano in aumento nelle donne di mezza età e anziane, anche prima della pandemia. La sindrome del cuore spezzato è più di un mito o di una vecchia favola. Il termine medico per questa condizione è cardiomiopatia di Takotsubo (TCM) o sindrome di Takotsubo (TTS).

La condizione prende il nome da una pentola usata dai pescatori giapponesi per intrappolare i polpi. La diagnosi è stata fatta per la prima volta nel 1991 da uno scienziato giapponese. Dopo la pubblicazione del documento del 1991, i medici hanno riscontrato molti altri casi nei successivi 10 anni, ma questa patologia è rimasta in gran parte non riconosciuta al di fuori della cultura orientale. Nel 2004, dopo il terremoto in Giappone, a 16 persone è stata diagnosticata.

Da quel momento anche gli scienziati occidentali si sono accorti di questa patologia, che in seguito hanno chiamato “sindrome del cuore spezzato” perché molte persone sperimentano questa condizione dopo la morte di una persona cara, ma con la diffusione del COVID-19, depressione, ansia e stress nella popolazione sono aumentate in modo significativo.

Una revisione sistematica e una meta-analisi di cinque studi su 9.074 persone hanno rivelato l'aumento del numero di disturbi psicologici che hanno un impatto sulla salute mentale durante il COVID-19. Nel sondaggio dell'US Census Bureau del dicembre 2020, oltre il 42% degli americani ha riferito di avere sintomi di ansia o depressione, mentre dall'altra parte del mondo, in Nuova Zelanda, la depressione e l'ansia hanno superato il livello normalmente registrato nella popolazione.

L'aumento dei livelli di stress durante la pandemia ha anche portato a un consistente aumento di oppioidi e stimolanti. Secondo il CDC, i decessi per overdose di droga si erano stabilizzati a 70.122 nel periodo terminato a gennaio 2018. Dopo un leggero calo per alcuni mesi, i numeri hanno iniziato a salire a novembre 2019 e nei 12 mesi terminati a marzo 2021 si erano registrati 96.779 morti per overdose di droga.

C’è stato, quindi, una aumento di circa il 37% dei decessi correlati a overdose di droga, durante il 2020 e il 2021. La diffusione di uno stato di paura nel corso del 2020 ha provocato un significativo stress psicologico, economico e sociale sulla vita delle persone. I dati hanno mostrato che oltre ai problemi di salute mentale e alle overdose di farmaci durante il 2020, c'è stato anche un aumento dell'incidenza della TTS, nota anche come cardiomiopatia da stress.

Aumento del numero di sindrome del cuore spezzato prima del COVID

Durante la pandemia era prevedibile che ci fosse un numero crescente di diagnosi di sindrome del cuore spezzato, ma i dati recenti mostrano che erano in aumento nelle donne di mezza età e anziane anche prima che il COVID-19 iniziasse a diffondersi in tutto il mondo.

I ricercatori hanno esaminato le tendenze nella diagnosi di TTS, scoprendo che l'incidenza è cambiata tra diversi gruppi di età e sesso. Hanno analizzato le tendenze nella diagnosi dal 2006 al 2017 in pazienti di età pari o superiore a 18 anni.

I dati raccolti dal database National Inpatient Sample includevano 135.463 casi documentati. I ricercatori hanno scoperto che l'incidenza annuale aumentava costantemente in entrambi i sessi. Alle donne però è stata diagnosticata l'88,3% delle volte, in particolare in quelle di 50 anni e più.

Anche l'aumento dell'incidenza tra gli uomini di mezza età è stato significativo, ma non è stato riportato negli uomini più anziani. È interessante notare che la proporzione di uomini e donne a rischio nella popolazione statunitense è rimasta stabile durante l'intero periodo di studio.

I ricercatori hanno riconosciuto che l'analisi era limitata dalla dipendenza dalla corretta codifica della diagnosi ICD-9 o ICD-10 nelle cartelle cliniche.

Prima dei dati di questo studio, gli scienziati sapevano che le donne erano più inclini alla TTS rispetto agli uomini, ma è stata la prima volta che sono state identificate differenze basate sull'età e sul genere.

Che cos'è la sindrome del cuore spezzato?

Le persone che stanno vivendo la sindrome del cuore spezzato descrivono improvvisi sintomi simili a un attacco di cuore che includono dolore al petto e difficoltà di respirazione. Mentre però un infarto del miocardio si verifica perché le arterie bloccate chiudono l'apporto di ossigeno al muscolo cardiaco, la TTS è qualcosa di completamente diverso.

In alcuni casi, può essere erroneamente diagnosticata come infarto perché i risultati dei test mostreranno cambiamenti nel ritmo e aumento dei livelli di troponina coerenti con un infarto. Ma, a differenza di un infarto del miocardio, altri test non faranno emergere arterie bloccate. Durante la TTS, il ventricolo sinistro si ingrandisce temporaneamente e non pompa sangue a sufficienza. Il resto del cuore funziona normalmente e potrebbe anche contrarsi con più forza cercando di compensare la scarsa funzionalità del ventricolo sinistro.

Secondo l'American Heart Association, la sindrome può portare a insufficienza cardiaca grave a breve termine. La maggior parte di chi ne è affetto si riprenderà completamente entro alcune settimane. Non esiste però un trattamento standard. Invece, altri sintomi, come bassa pressione sanguigna o edema polmonare determinano le opzioni di trattamento. Anche se la morte è rara, l'insufficienza cardiaca continuata può verificarsi in circa il 20% delle persone.

La connessione cervello-cuore può portare alla sindrome del cuore spezzato

Gli scienziati sospettano da tempo che la TTS sia associata a una connessione cervello-cuore. Un'ipotesi suggerisce che la connessione tra il sistema nervoso simpatico e il modo in cui le cellule del cuore rispondono agli ormoni dello stress influenzano il rigonfiamento del ventricolo sinistro. Cheng spiega il modo in cui il cervello e il sistema nervoso risponde ai cambiamenti man mano che le donne invecchiano. Questo potrebbe spiegare in parte perché la TTS è più comune nelle donne di mezza età e anziane.

I fattori scatenanti emotivi e fisici possono essere associati a disturbi psichiatrici o neurologici. I tipici cambiamenti neurologici associati ad un alto rischio di TTS includono emorragie subaracnoidee e disturbi convulsivi. Anche le alterazioni cerebrali nel sistema limbico e la ridotta connettività con il sistema nervoso autonomo possono aumentare il rischio.

I dati suggeriscono anche che le regioni del cervello legate all'elaborazione emotiva e al controllo del battito cardiaco, della respirazione e della digestione potrebbero non comunicare allo stesso modo nelle persone senza la sindrome del cuore spezzato. L'autore dello studio Christian Templin, professore di cardiologia presso l'Ospedale universitario di Zurigo, ha dichiarato in un comunicato stampa:

"Per la prima volta, abbiamo identificato una correlazione tra alterazioni dell'attività funzionale di specifiche regioni cerebrali e TTS [cardiomiopatia takotsubo], che supporta fortemente l'idea che il cervello sia coinvolto nel meccanismo sottostante della TTS.

Lo stress emotivo e fisico sono fortemente associati alla TTS ed è stato ipotizzato che la sovrastimolazione del sistema nervoso autonomo possa portare a eventi TTS".

Gli eventi noti per scatenare la sindrome del cuore spezzato sono:

Incidente d'auto o altro incidente

Attacco d'asma

Malattia grave, intervento chirurgico o procedura medica

Morte o malattia grave o lesioni a una persona cara, incluso un animale domestico

Violenza domestica

Perdita finanziaria

Paura intensa

Parlare in pubblico

Sorpresa improvvisa

Perdita di lavoro

Considera queste strategie di gestione dello stress

Gli scienziati ritengono che il legame tra la sindrome del cuore spezzato e le donne di mezza età e anziane sia il rilascio di ormoni dello stress che colpiscono le cellule del cuore durante eventi difficili. A volte lo stress estremo è inevitabile, ma gestirlo quotidianamente è un modo per proteggere la tua salute generale dai suoi effetti negativi.

In ogni caso, se avverti dolore al petto dopo un evento stressante, è una buona idea rivolgersi immediatamente a un medico per escludere un infarto o una sindrome del cuore spezzato.

Un modo per ridurre il rischio di TTS e altre condizioni legate allo stress è aiutare a gestire i livelli di stress e quindi i tuoi ormoni dello stress. Ecco alcune strategie che possono aiutarti a prendere il controllo della tua salute e ridurre lo stress.

Tecniche di liberazione emozionale (EFT) — Il processo è anche chiamato tapping ed è uno strumento che può aiutare a liberare la mente per affrontare pienamente le sfide senza paura. Questa è una delle mie tecniche preferite per aiutare a ridurre lo stress e aumentare la risoluzione creativa dei problemi.

Smetti di guardare eccessivamente cattive notizie — Il COVID-19 non è l'unica notizia brutta trasmessa ogni giorno dai media mainstream e non guardare le brutte notizie consente di abbassare i livelli di stress cronico, ma può anche avere un impatto sulla tua resilienza a un evento di stress acuto. La tua capacità di adattarsi alle situazioni, comprese le avversità, i traumi e le tragedie, rientra nella resilienza.

Meditazione Ci sono prove crescenti secondo cui la meditazione può ridurre l'atrofia cerebrale legata all'età e migliorare la produttività. Ne esistono due diverse tipologie: la mindfulness è una pratica per mantenere la tua attenzione nel momento presente in tutte le attività.

La trascendenza auto-indotta è uno stile di meditazione non diretto in cui si accede a un quarto stato di coscienza diverso da quello di veglia, sonno e sogno.

Trascorrere più tempo nella natura — Uno studio pubblicato su Scientific Reports evidenzia come trascorrere 120 minuti a settimana nella natura è associato a salute e benessere migliori, anche se quei 120 minuti fossero suddivisi durante la settimana.

Giardinaggio Una meta-analisi della letteratura, che includeva 22 casi di studio pubblicati dopo il 2001, ha confrontato i dati provenienti da Stati Uniti, Europa, Asia e Medio Oriente. I ricercatori hanno scoperto che tra la vasta gamma di benefici per la salute del giardinaggio c’è la riduzione dell'indice di massa corporea, di depressione e ansia. I partecipanti hanno anche riferito soddisfazione di vita, qualità della vita e senso di comunità migliori.

Combinazione di magnesio e vitamina B6 — Uno studio pubblicato su PLOS One ha scoperto che quando il magnesio e la vitamina B6 sono stati assunti insieme, c'era un effetto complementare che riduceva lo stress. Studi precedenti avevano mostrato l'effetto negli animali. In questo studio sull'uomo i ricercatori hanno scoperto che il gruppo trattato ha riportato una riduzione del 44,9% dello stress percepito.

Vivere vicino all'oceano — Molte persone sognano di vivere vicino all'oceano e secondo uno studio dell'Università di Exeter, in Inghilterra, potrebbe essere positivo per la salute mentale. Utilizzando i dati dell'Health Survey for England di 25.963 adulti dal 2008 al 2012, i ricercatori hanno confrontato la salute con la vicinanza al mare dell'intervistato.

Hanno scoperto che anche in coloro che vivevano da 1 chilometro a 5 km dalla costa, c'era un rischio inferiore del 25% di cattiva salute mentale rispetto a quelli che vivevano più lontano.

Respirare dal naso — Respirare dal naso rallenta la respirazione e la rende più regolare. Questo migliora l'ossigenazione. Attiva anche il sistema nervoso parasimpatico, che ha un effetto calmante e abbassa la pressione sanguigna. La respirazione con la bocca tende a portare a una respirazione eccessiva e a non espirare completamente.

Anche se la maggior parte delle persone fa tra i 12 e i 14 respiri al minuto, la ricerca pubblicata sulla rivista medica Breathe ha suggerito che un tasso di infezione respiratoria ottimale è compreso tra 6 e 10 respiri al minuto. Questo ha dimostrato di essere benefico per il tuo sistema respiratorio, cardiovascolare, cardiorespiratorio e nervoso autonomo.

Dormire — Matthew Walker, dottore di ricerca, è professore presso la UC Berkeley e autore di "Why We Sleep". Dice che l'insonnia può essere il risultato di un sistema nervoso di lotta o fuga amplificato. Il cortisolo può svolgere un ruolo, quindi le persone che hanno difficoltà ad addormentarsi in genere hanno un picco nell'ormone dello stress cortisolo prima di coricarsi e un sistema nervoso simpatico iperattivo.

La veglia è anche associata allo stress mitocondriale. Quando non dormi abbastanza, si innesca la degenerazione neurale, che può portare alla demenza.

+ Fonte e riferimenti