5 modi in cui i cereali distruggono la tua pelle

Acne glutine

BREVE RIASSUNTO-

  • Anche se te ne prendi cura giorno dopo giorno, mangiare cibi che contengono glutine può causare gravi danni alla tua pelle.
  • Altri prodotti a base di cereali come il grano, incrementano la permeabilità dell'intestino e l'infiammazione generale nel corpo

Del Dott. Mercola

Puoi prenderti cura prudentemente della tua pelle purificandola, esfoliandola, umidificandola ed idratandola.

Ma, lo sapevi che il panino che hai mangiato a pranzo potrebbe provocare più danni alla pelle che saltare uno dei tuoi rituali serali?

La pelle è l'organo più grande che possiedi ed è responsabile per il controllo della temperatura, la protezione dalle tossine e la loro espulsione, per nominare giusto alcune delle sue funzioni.

Lungi dall'essere una semplice copertura inattiva per gli organi interni, la pelle è un sistema intricato di nervi, ghiandole e strati di cellule che giocano un ruolo fondamentale per la salute e il benessere.

Se vuoi proteggere la pelle, invecchiare con eleganza e prevenire la comparsa di problemi, è arrivato il momento di prendertene cura così come ti prendi cura del cuore, del peso e del tuo stato d'animo. In altre parole, stai attento al cibo che mangi ogni giorno.

Il grano è uno dei cereali contenuti in molti degli alimenti processati che compri al supermercato, che interferisce con una sana carnagione e contribuisce alla comparsa di psoriasi ed eczemi. Le proteine del grano sono causa di infiammazioni e cambiamenti nel tratto gastrointestinale, nel sistema nervoso e in quello cardiovascolare.

5 malattie della pelle causate dai cereali

Esistono diverse malattie della pelle associate ai cambiamenti che avvengono nel tuo corpo quando mangi grano o altri alimenti che contengono glutine. Se soffri di celiachia o di sensibilità al glutine, il rischio che queste malattie compaiano quando lo mangi è più alto:

Acne — Questa malattia della pelle colpisce quasi l'80% delle persone tra gli 11 e i 30 anni in Occidente. Al contrario, è praticamente inesistente nelle società primitive. Le comunità di cacciatori-raccoglitori in Paraguay sono state osservate per tre anni, durante i quali non è stato trovato alcun individuo soggetto all'acne.

I sintomi della sensibilità al glutine sono diversi da quelli della celiachia, ma entrambi includono un aumento nel principio dell'acne nell'età adulta. I ricercatori hanno riscontrato un legame tra il cibo che mangi, il modo in cui influenza il cervello, e la pelle.

Dermatite atopica — I ricercatori hanno rinvenuto che la comparsa di dermatite atopica è tre volte più probabile nei celiaci e due volte più probabile in famiglie contenenti soggetti celiaci.

Psoriasi ed eczema — La psoriasi è sgradevole e spesso deturpante, mentre l'eczema è un termine applicato a una vasta gamma di eruzioni cutanee rosse, secche e che provocano prurito.

La psoriasi colpisce spesso ampie aree della pelle, ed è una reazione immunitaria associata alle proteine del grano, ovvero le gliadine. In uno studio pubblicato sul British Journal of Dermatology, i pazienti risultati positivi agli anticorpi anti-gliadina miglioravano quando passavano a una alimentazione priva di glutine.

La National Psoriasis Foundation raccomanda ai celiaci o alle persone sensibili al glutine di condurre un'alimentazione senza glutine per ridurre o eliminare i sintomi.

Stomatite Aftosa Ricorrente (RAS) — Anche se sono simili, queste ulcere della bocca o afte non sono associate agli herpes labiali causati dal virus erpetico. Possono essere leggermente fastidiose o diventare così dolorose da inibire la capacità di mangiare e parlare. In un articolo pubblicato sul BMC Gastroenterology, gli autori sostengono che la RAS potrebbe essere l'unico sintomo visibile della sensibilità al glutine, e raccomandano ai pazienti affetti da RAS di verificare una possibile celiachia.

Vitiligine — In questa malattia della pelle, il pigmento si perde, causando la comparsa di chiazze bianche. Sebbene non pericolosa, può avere forti effetti sulla vita di una persona. Un caso di studio su una giovane donna ventiduenne affetta da vitiligine è stato pubblicato tra i casi clinici sul Dermatology.

Dopo essere stata sottoposta a terapia medica senza risultati, la paziente iniziò una dieta priva di glutine. Nel primo mese si verificò una ripigmentazione parziale ma rapida, che si stabilizzò dopo quattro mesi di alimentazione senza glutine. Gli autori dello studio ritengono che i cambiamenti nell'alimentazione, tra cui una dieta priva di glutine, possono essere considerati una cura per la vitiligine.

Le proteine del grano causano problemi

Come saprai, gli alimenti a base di cereali sono un'aggiunta salutare per il tuo piano nutrizionale. Tuttavia, secondo un numero crescente di esperti, tra cui Loren Cordain, Ph.D., docente alla Colorado State University ed esperto dello stile di vita del Paleolitico presentato nel video qui sopra, gli esseri umani non sono predisposti alla digestione dei cereali. L'esperto spiega:

"Gli esseri umani non hanno bisogno di cereali. È questo il problema delle raccomandazioni dell'USDA (il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America). Loro credono che siamo una specie programmata per mangiare cereali. In realtà l'essere umano se la cava benissimo senza e può trovare tutti i nutrienti necessari altrove. I cereali inoltre sono fonti estremamente povere di vitamine e minerali in confronto a frutta e verdura o carne e pesce."

Due sostanze presenti nel grano e responsabili di molti dei problemi cellulari da te incontrati sono:

La gliadina — La gliadina è la principale proteina immunotossica contenuta nel glutine, ed è tra le più pericolose per la salute. Essa dà al pane di grano la sua consistenza soffice ed è capace di aumentare la produzione della zonulina, una proteina intestinale, che a sua volta apre delle crepe tra le giunture delle cellule intestinali (gli enterociti), normalmente strette.

Se soffri di celiachia, il tuo corpo produrrà gli anticorpi della gliadina, danneggiando la superficie delicata ed assorbente dell'intestino. Molte persone che riscontrano sensibilità al glutine soffrono anche gli effetti negativi della gliadina.

Questo potrebbe spiegare perché le nuove ricerche dimostrano chiaramente un aumento della permeabilità intestinale dopo l'esposizione alla gliadina, sia in persone affette che non affette da celiachia.

Le lectine — Le lectine rappresentano i meccanismi chiave attraverso cui le piante si proteggono e garantiscono il perpetuarsi della loro specie. La concentrazione più alta si trova nei semi. Quando gli animali mangiano cibi contenenti lectina possono sperimentare irritazione intestinale; la sua gravità dipende dal numero di generazioni dell'animale che hanno mangiato quella particolare pianta.

Gli esseri umani mangiano cereali non germogliati da circa 500 generazioni, e soffrono più di alcuni roditori ed uccelli che si sono adattati nel corso di migliaia di generazioni.

Il pane di grano tenero ha un ruolo fondamentale negli effetti indesiderati della lectina, perché costituisce una forma relativamente nuova che contiene l'agglutinina del germe di grano (WGA), non eliminabile con la germogliazione e presente in alte concentrazioni in tutti i tipi di grano.

Altri cereali come il grano

Se soffri di celiachia o di sensibilità al glutine probabilmente vuoi evitare tutti i tipi di glutine per ridurre il rischio di malattie della pelle.

Esistono altri cereali non a base di grano, e addirittura alcune verdure, che hanno proprietà simili ad esso. I seguenti alimenti contengono lectine leganti la chitina che sono simili in natura alla lectina del grano (WGA) appena descritta. Le lectine leganti la chitina e le lectine del grano hanno le stesse funzioni e possono provocare risposte simili nel corpo.

  • Orzo
  • Patate
  • Riso
  • Segale
  • Pomodori

La permeabilità intestinale provoca il rilascio di tossine

Il glutine aumenta la permeabilità del tratto intestinale, sindrome anche conosciuta come intestino permeabile. Gli spazi che si sviluppano tra le cellule che formano il rivestimento dell'intestino, permettono al cibo non digerito, ai batteri e ai residui metabolici di disperdersi nel flusso sanguigno.

Ecco perché la denominazione di sindrome dell'intestino permeabile. Queste sostanze esterne mettono a dura prova il sistema immunitario e incrementano le infiammazioni nel corpo.

Una ricerca pubblicata sul Gut Pathogens ha ipotizzato che la risposta infiammatoria che ha luogo nell'intestino si diffonde al resto del corpo intaccando anche la pelle. I ricercatori hanno chiamato questo collegamento "asse intestino-cervello-pelle".

Le proteine glutinose, chiamate prolammine, aumentano la permeabilità del tratto intestinale, sensibilizzando il sistema immunitario e contribuendo al peggioramento dell'acne. 

La sindrome dell'intestino permeabile può essere associata con malattie infiammatorie intestinali come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Anche le persone che non ne soffrono, però, possono sperimentare diversi livelli di permeabilità dell'intestino.

La glicemia e i picchi del livello di insulina colpiscono la pelle

Il grano ha effetti sia sulla glicemia che sul rilascio di insulina. Il grano è un carboidrato che una volta metabolizzato aumenta i livelli di zuccheri nel sangue e provoca il rilascio di insulina e del fattore di crescita insulino-simile, detto IGF-1. Questo fattore di crescita può incrementare la secrezione degli ormoni maschili, come il testosterone.

Il rilascio di ormoni maschili non basta a scatenare l'incremento dei caratteri sessuali secondari, come la crescita di peli e muscoli, ma favorisce l'aumento della secrezione di sebo. È una sostanza untuosa della pelle che intrappola i batteri promotori dell'acne. L'IGF-1 può anche portare le cellule della pelle note come cheratinociti a moltiplicarsi (un processo associato con l'acne).

Nelle persone che sperimentano un aumento della permeabilità intestinale, quando il sistema immunitario viene attivato dai batteri e dalle proteine intruse, può avvenire un rilascio di insulina . Ciò risulta sia in un aumento del IGF-1 che del rischio di sviluppare resistenza all'insulina e diabete di Tipo 2.

Ad ogni modo, non è solo il grano ad aumentare i livelli di glicemia e il rilascio insulina. Il mio consiglio è di prendere in considerazione l'idea di cominciare una dieta ricca di tutti gli alimenti, con pochi o zero cibi processati.

Uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition ha rivelato che giovani uomini affetti da acne mostravano un miglioramento decisivo sia nell'acne che nella sensibilità all'insulina dopo 12 settimane di alimentazione a bassa glicemia. Un altro studio ha dimostrato che l'acne è anche associata a una dieta ad alto contenuto glicemico e a un consumo frequente di latticini.

L'opzione del Paleolitico

Rimuovere il grano e il glutine dalla dieta è altamente consigliato per ridurre l'infiammazione e il rischio di ulteriori danni alla pelle.

Migliaia di anni fa, durante l'età del Paleolitico, le persone erano cacciatori-raccoglitori che mangiavano principalmente la carne che riuscivano a cacciare e le piante presenti nel loro ambiente. Ingredienti come gli zuccheri raffinati, lo sciroppo di mais (ricco di fruttosio) o i prodotti raffinati a base di grano non erano presenti in questa alimentazione ancestrale - ingredienti che ora sappiamo essere fortemente associati con la resistenza all'insulina e una salute debole.

È stato solo dopo l'introduzione degli alimenti trasformati che le persone hanno iniziato a sperimentare i sintomi della sindrome dell'intestino permeabile. Ritornare a una dieta fatta quasi esclusivamente di cibi interamente biologici, carne di animali allevati al pascolo e prodotti lattiero-caseari con piante non progettate geneticamente (non-GE) può aiutarti a vivere in modo più sano e a godere di una pelle più limpida. Come Cordain afferma:

"Le proprietà nutrizionali dei moderni alimenti trasformati e dei cibi introdotti durante il Neolitico non coincidono con il nostro antico genoma conservatore. La discordanza genetica si manifesta sostanzialmente nelle varie malattie croniche, soprannominate "malattie della civilizzazione".

Riducendo drasticamente o eliminando questi prodotti, e rimpiazzandoli con una cucina più salutare, che fornisce nutrienti di qualità più simili ai cibi consumati dai nostri antenati, è possibile migliorare la salute e ridurre il rischio di malattie croniche."