Le malattie che sembrano trarre beneficio dalla dieta chetogenica

cellule tumorali

BREVE RIASSUNTO-

  • Obesità e malattie cardiache, morbo di Alzheimer e cancro hanno in comune qualcosa di importante: sono tutte scatenate dalla resistenza all'insulina e alla leptina
  • Seguendo una dieta a base di grassi di alta qualità e con pochi carboidrati, raggiungerai la chetosi nutrizionale; si tratta di uno stato metabolico in cui il corpo brucia i grassi piuttosto che il glucosio come fonte primaria d'energia
  • Mantenere la chetosi nutrizionale può avere benefici sulla salute per malattie come obesità, diabete, cancro, epilessia, Alzheimer, Parkinson, SLA, SM, autismo, emicrania, traumi cerebrali, sindrome dell'ovaio policistico e molte altre ancora

Del Dott. Mercola

Obesità e malattie cardiache, morbo di Alzheimer e cancro hanno in comune qualcosa di importante: sono tutte scatenate dalla resistenza all'insulina e alla leptina.

In altre parole, il problema alla radice è la disfunzione metabolica che si sviluppa in conseguenza dell'eccessivo consumo di carboidrati netti (carboidrati totali senza fibre) e/o proteine. I principali colpevoli sono gli zuccheri e i cereali contenuti negli alimenti processati, e la dieta americana standard è notevolmente ricca di entrambi.

Quando sviluppi resistenza all'insulina e alla leptina, si innescano dei meccanismi biochimici a cascata che non solo inducono il corpo a trattenere i grassi, ma producono infiammazione e danni cellulari.

In breve, ottimizzando la funzione metabolica e mitocondriale, ti immetti a pieno diritto sulla strada verso una salute migliore. Quindi, come puoi correggere questi squilibri metabolici? La chiave è la tua alimentazione. Anche gli orari dei pasti possono avere un ruolo importante.

La chetosi nutrizionale può essere la chiave per la salute ideale

Mangiando molti grassi sani, pochi carboidrati e una quantità da bassa a moderata di proteine, entri in uno stato noto come chetosi nutrizionale: uno stato in cui il corpo brucia i grassi come principale fonte di energia, e non gli zuccheri. Sempre più ricerche suggeriscono che la chetosi nutrizionale è la risposta a una lunga lista di problemi di salute, a cominciare dall'obesità.

Infatti, prove scientifiche emergenti dimostrano che un'alta quantità di grassi, pochi carboidrati netti e una quantità da bassa a moderata di proteine (in altre parole, una dieta che porta alla chetosi nutrizionale) è ideale per la maggior parte delle persone.

Gli atleti che praticano attività di resistenza stanno abbandonando le strategie convenzionali basate su alte quantità di carboidrati e stanno adottando questo tipo di alimentazione, perché aumenta la resistenza fisica.

Al di là dell'insulino-resistenza e del diabete di tipo 2, la chetosi nutrizionale ha numerose applicazioni, tra le altre cose viene usata come trattamento per le crisi epilettiche, specialmente nei bambini che non rispondono ai farmaci, e per disturbi neurologici come l'Alzheimer e il Parkinson. Il cancro è un'ulteriore area in cui le diete chetogeniche promettono molto bene.

Altri benefici, una volta che si è passati da bruciare zuccheri a bruciare grassi per l'energia, includono meno morsi della fame e il forte calo di voglie alimentari. Bruciare efficacemente grassi può inoltre promuovere la longevità. I ricercatori hanno identificato circa una dozzina di geni associati alla longevità.

Prevenire questo degrado può favorire la preservazione della massa muscolare. I BCAA hanno anche altri benefici: In diversi studi condotti su modelli animali di mezza età, l'aggiunta di BCAA ha aumentato la biogenesi mitocondriale muscolare e cardiaca (la creazione di nuovi mitocondri), migliorando la durata della salute e della vita.

Chetoni: una forma di energia pulita e sana

La ragione principale per cui ultimamente così tante persone sono in sovrappeso e/o hanno una salute precaria è che la dieta occidentale è piena zeppa di carboidrati netti che costituiscono la fonte primaria di energia, il che a sua volta inibisce l'abilità del corpo di accedere e bruciare il grasso corporeo.

Allo stesso tempo, i grassi di alta qualità sono una fonte di energia di gran lunga migliore, perché si possono usare più efficacemente dei carboidrati. Quando bruci grassi come fonte principale di energia, tipicamente il tuo quoziente respiratorio (la quantità di ossigeno di cui hai bisogno) diminuisce, il che indica che il metabolismo funziona in modo più efficace.

Come entrare nella chetosi nutrizionale

Il modo più efficiente di allenare il corpo a usare il grasso è eliminare gli zuccheri e gli amidi dalla dieta, e questo vale per tutti, che tu sia un atleta professionista o un diabetico sedentario. Allo stesso tempo, sarà meglio sostituire questi carboidrati con grassi sani.

In genere un'assunzione alimentare di carboidrati pari a circa 50 grammi o meno al giorno, associata a una quantità di proteina bassa o moderata, è abbastanza limitata da permetterti di passare alla chetosi nutrizionale (lo stato metabolico associato con un aumento della produzione di chetoni nel fegato; cioè, il riflesso biologico che ti abilita a bruciare grassi).

Questa è solo una generalizzazione, perché ogni persona risponde al cibo in modo diverso. Alcune persone riescono a entrare in chetosi totale mangiando anche 70 o 80 grammi di carboidrati senza fibre. In altri casi, specialmente se soffri di resistenza all'insulina o hai il diabete di tipo 2, potresti aver bisogno di meno di 40 grammi, o addirittura 30 grammi al giorno, per arrivarci.

Per scoprire il tuo obiettivo personale di carboidrati, è importante misurare non solo la glicemia ma anche i chetoni, il che si può fare tramite analisi delle urine, dell'alito o del sangue.

Questo ti darà un parametro obiettivo per sapere se sei davvero in chetosi oppure no, invece di affidarti solo alla conta dei grammi di carboidrati che mangi. Lo stato di chetosi nutrizionale è raggiunto quando i chetoni nel sangue si trovano nell'intervallo da 0,5 a 3,0 millimoli per litro (mmol/L).

Detto questo, usare un tracker nutrizionale ti aiuterà molto a capire quanto e che tipo di cibo ti serve per raggiungere l'obiettivo di nutrienti della dieta chetogenica, e allo stesso tempo ti aiuterà a giudicare il valore nutritivo dei cibi che scegli.

Il mio preferito è Cronometer.com/mercola. È il mio aggiornamento del tracker nutrizionale basico Cronometer, e le impostazioni automatiche sono predisposte per i livelli di macronutrienti che supporteranno la chetosi nutrizionale.

Evita il latte e considera l'olio MCT

Oltre a zuccheri e cereali, mentre si è in questo stato è meglio evitare il latte, perché è difficile rimanere in chetosi quando ne mangi o bevi molto.

Il galattosio contenuto nel latte è un carboidrato, perciò bevendo un solo bicchiere di latte rischi di superare la tua porzione di carboidrati. Anche la caseina, la proteina principale del latte, può innescare o contribuire all'infiammazione.

Quando mantieni basso il livello di carboidrati netti, il corpo passa a bruciare grassi per trarne energia e il fegato inizia a convertire alcuni di quei grassi in corpi chetonici. Si tratta di una produzione endogena, ovvero sono generati dal corpo grazie alle riserve di grasso o ai grassi contenuti nel cibo che mangi.

Puoi incrementare il livello di chetoni assumendoli attraverso un integratore, ma probabilmente i chetoni esogeni (prodotti in laboratorio, e non dal corpo) non sono così benefici se non hai già una "base" di pochi carboidrati. Anche gli oli alimentari, come l'olio di cocco a base di trigliceridi a catena media (MCT), possono essere usati per aumentare leggermente i livelli di chetoni.

La dieta chetogenica è famosa come rimedio per gli attacchi epilettici

Lo studio di Authority Nutrition ha dimostrato che 15 malattie rispondevano bene alla dieta chetogenica, e forse la lista è anche corta.

Secondo la mia comprensione della salute mitocondriale e della funziona metabolica, una grande maggioranza di problemi di salute potrebbero ricadere in questa categoria. Una delle malattie per cui la dieta chetogenica si è dimostrata efficace da più tempo e con più documentazioni è l'epilessia.

Questa dieta viene usata efficacemente fin dagli anni '20 per trattare attacchi epilettici che non rispondono ai farmaci, e gli studi hanno confermato che è utile sia per bambini che per adulti.

Dal mio punto di vista, sarebbe saggio usare la dieta chetogenica come terapia di prima linea, ma tipicamente nella medicina convenzionale non è né considerata né consigliata a meno che un paziente non dimostri prima di non rispondere ai farmaci.

La chetosi nutrizionale migliora la salute del cervello

I chetoni sono la fonte di energia preferita del cervello in generale, ma specialmente per le persone affette da diabete, Alzheimer, Parkinson, e forse anche da SLA, perché con queste malattie alcuni neuroni diventano resistenti all'insulina o perdono la capacità di utilizzare efficacemente il glucosio, il che ne provoca la morte. Quando ci sono i chetoni, questi neuroni hanno più possibilità di sopravvivere e prosperare.

Gli studi sostengono anche l'uso della chetosi nutrizionale per l'autismo. Come evidenziato nell'articolo citato: "l'autismo condivide alcune caratteristiche con l'epilessia, e molte persone con autismo sperimentano attacchi correlati al sovraeccitamento delle cellule cerebrali". La ricerca dimostra che la chetosi nutrizionale aiuta a mitigare questa eccessiva attività; in uno studio pilota, la maggior parte dei bambini autistici hanno mostrato miglioramenti dopo aver seguito una dieta chetogenica ciclica per sei mesi.

A differenza del glucosio nel sangue, i chetoni sanguigni non stimolano un picco di insulina. Inoltre non hanno bisogno di insulina per attraversare le membrane cellulari, comprese le membrane neurali. Anzi, usano una semplice diffusione così da entrare anche nelle cellule che sono diventate resistenti all'insulina. Questa è probabilmente una delle ragioni per cui la chetosi nutrizionale funziona così bene per una serie di problemi neurologici e malattie. Promette bene anche per:

  • Mal di testa da emicrania — è stato scoperto che seguire una dieta chetogenica per quattro settimane riduce la frequenza di emicranie e riduce l'uso di farmaci antidolorifici.
  • Traumi cerebrali — studi animali suggeriscono che può aiutare a ridurre il rigonfiamento cerebrale, migliora la funzione motoria e velocizza la guarigione, nonostante sembri più efficace sui giovani che sugli anziani. Gli studi umani devono ancora confermare queste scoperte.

La dieta chetogenica potrebbe migliorare i disturbi del sistema ormonale e nervoso

La regolazione ormonale e il sistema nervoso possono trarre beneficio dalla combustione di grassi. La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) e la sclerosi multipla (SM) sono due condizioni che sembrano rispondere bene a questo cambio di fonte di energia. La PCOS, che espone le donne a un rischio maggiore di sviluppare insulino-resistenza, diabete, infertilità, sindrome coronarica, alterazioni lipidiche (come colesterolo alto e pressione sanguigna elevata), e forse cancro al seno, è caratterizzata da:

  • Iperinsulinemia (resistenza all'insulina con alti livelli sierici di insulina)
  • Aumento della produzione di androgeni (gli ormoni maschili), che provoca peluria facciale e/o acne
  • Mancanza totale o parziale di ovulazione
  • Obesità

In uno studio, alcune donne diagnosticate con la PCOS che avevano seguito una dieta chetogenica per sei mesi hanno manifestato la perdita del 12% del peso corporeo e la riduzione dell'insulina a digiuno con una media del 54%. Anche i livelli degli ormoni sessuali mostrarono miglioramenti, e 2 delle 11 donne riuscirono a rimanere incinte nonostante la precedente infertilità.

La SM, una malattia autoimmune, provoca danni alla guaina mielinica (il rivestimento protettivo del nervo), causando sintomi come torpore, perdita di equilibrio e declino delle funzioni motorie, così come problemi alla vista e alla memoria. Come l'articolo presentato evidenzia: "uno studio sulla SM su un ratto ha rilevato che una dieta chetogenica inibiva i marker infiammatori. L'infiammazione ridotta portava miglioramenti alla memoria, all'apprendimento e alla funzione fisica".

La chetosi nutrizionale può essere la chiave per la prevenzione del cancro

Il cancro è una malattia devastante, e oggi è difficile trovare qualcuno la cui vita non sia stata influenzata in qualche modo da questa malattia. Infatti, è diventato una delle cause primarie di morte in tutto il mondo. Quel che è peggio è che la medicina ignora che la maggior parte dei tumori sono dovuti a una disfunzione metabolica e mitocondriale, quindi la prevenzione convenzionale fa ben poco per domare l'onda delle diagnosi di cancro.

Vedere il cancro come una disfunzione metabolica - e non come un danneggiamento del DNA, che è una conseguenza della disfunzione mitocondriale - ci dà il potere di controllarla scegliendo attentamente i cibi e i nutrienti e le strategie da implementare che aiutano a ottimizzare i percorsi biochimici che impediscono la crescita del cancro e allo stesso tempo stimolare i meccanismi che lo spingono alla remissione.

Negli ultimi anni la chetosi nutrizionale ha ricevuto notevole attenzione dai ricercatori che si occupano di cancro, e molti studi mostrano che ha un grande potenziale non solo come una forma di prevenzione del cancro ma anche come cura, in combinazione con altri trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia.16 La ricerca sta verificando se terapie metaboliche non tossiche e cocktail di farmaci possano essere altrettanto efficaci, ma con meno tossicità.

Altre strategie che promuovono la combustione di grassi

Ci sono altre due strategie che ti aiuteranno a effettuare il passaggio dalla combustione di zuccheri a quella di grassi come fonte di energia:

Il digiuno prolungato o intermittente, come il Peak Fasting — Il digiuno intermittente è un'alternativa del digiuno prolungato. Anche se di solito consigliavo di saltare la colazione e fare del pranzo il tuo primo pasto, poi ho imparato che la strategia più efficace è quella di saltare per lo più saltare la cena.

La sfida quindi diventa il determinare l'orario più adeguato per fare colazione. Ho indossato un glucometro per 24 ore e ho scoperto di poter definire con precisione l'ora ideale per interrompere il digiuno tracciano il glucosio. Puoi farlo anche tu, persino senza questo monitoraggio specifico. Basta misurare il glucosio a intervalli regolari di mattina, e quando noti che i livelli stanno salendo, anche se non hai mangiato, significa che stai andando in glucogenesi.

L'esercizio è un ottimo modo per aumentare il riparo e la rigenerazione dei mitocondri, perché è un potente stimolatore del Pgc1-α, ovvero probabilmente l'impulso corporeo più potente della biogenesi mitocondriale.