È vero che un peperone al giorno toglie il Parkinson di torno?

Peperone

BREVE RIASSUNTO-

  • Consumare peperoni, ma non altri vegetali della famiglia delle Solanacee, è stato associato in un recente studio ad una diminuzione del 19% del rischio di incorrere nella malattia di Parkinson
  • La correlazione era più marcata tra coloro che non avevano mai fumato, e si pensa che la nicotina presente naturalmente nei peperoni possa avere un effetto neuroprotettivo
  • Nonostante sembri che la malattia di Parkinson non abbia una causa nota, consumare una dieta varia con cibi genuini che comprenda verdure salutari come i peperoni sembra essere un modo semplice per diminuire il rischio di contrarla

Del Dott. Mercola

Sorprendentemente, nonostante l'alto rischio di cancro e gli effetti negativi per la salute associati alle sigarette, si è scoperto che in realtà fumare è associato a un ridotto rischio di incorrere nella malattia di Parkinson, un disordine neurodegenerativo del sistema nervoso centrale.

I sintomi più ovvi del Parkinson sono correlati al movimento, per esempio tremori e rigidità. Questo collegamento apparentemente benefico con il fumo è spesso attribuito alla nicotina presente nelle sigarette, che si pensa abbia un potenziale effetto neuroprotettivo.

Alcuni cibi contengono naturali quantità di nicotina, tra cui i peperoni, che di recente è stato scoperto dai ricercatori potrebbe essere in grado di ridurre il rischio di Parkinson.

Consumare peperoni potrebbe ridurre il rischio di Parkinson del 19%

I peperoni fanno parte della famiglia vegetale delle solanacee, che comprende anche il tabacco, i pomodori e le patate.

Dopo aver analizzato il consumo di vegetali, tabacco e caffeina in circa 500 pazienti a cui era stato da poco diagnosticato il Parkinson, ma anche su un gruppo di controllo sano, i ricercatori hanno rilevato che consumare peperoni, ma non altri vegetali della famiglia delle solanacee, era associato a una riduzione del rischio di Parkinson del 19%.

L'associazione era più forte tra coloro che non avevano mai fumato. I ricercatori hanno dichiarato:

"Analogamente ai tanti studi che indicano che l'uso del tabacco potrebbe ridurre il rischio di Parkinson, le nostre scoperte suggeriscono anche un effetto protettivo della nicotina, o forse di un componente chimico simile ma meno tossico, nei peperoni e nel tabacco".

La malattia di Parkinson è un disordine neurologico in cui i neuroni in una regione delle cellule produttrici di dopamina all'interno del cervello, conosciute come substantia nigra, necessarie per il normale movimento, iniziano a morire.

In quanto malattia che al momento non può essere curata, la prevenzione della malattia di Parkinson è cruciale. Consumare una dieta varia con cibi genuini che comprende verdure salutari come i peperoni sembra essere un modo semplice per ridurre il rischio, soprattutto perché una mancanza di folati è collegata al Parkinson (e le verdure sono l'unica fonte di questa importante vitamina; la maggior parte delle vitamine contiene l'analogo semi-sintetico noto come acido folico).

Caffeina, grassi omega-3 e altre strategie alimentari per aiutare a prevenire il Parkinson

Oltre alla nicotina alimentare, la caffeina alimentare, come quella derivata dal caffè, può essere collegata a un minore rischio di Parkinson. Uno studio ha persino scoperto che l'equivalente giornaliero di caffeina pari a due - quattro tazze di caffè può migliorare leggermente i sintomi motori del Parkinson.

La caffeina, che è un domapinergico (simula il rilascio di dopamina), può essere una ragione per cui anche il tè verde è stato collegato a un minore rischio di Parkinson, anche se uno studio ha suggerito che siano i polifenoli del tè verde a offrire la neuroprotezione che può fare bene ai pazienti affetti da Parkinson.

Un'altra considerazione importante sono i grassi omega-3 animali, che possono proteggere contro il Parkinson prevenendo il misfolding di una proteina risultati da una mutazione genetica nelle malattie neurodegenerative come il Parkison o l'Huntington. I grassi omega-3 animali contengono due acidi grassi cruciali per la salute umana, il DHA e l'EPA. La maggior parte dei benefici neurologici degli oli omega-3 derivano dal DHA, che è uno degli elementi costitutivi principali del cervello.

Circa metà del cervello e degli occhi sono composti da grasso, e una buona parte è DHA, cosa che lo rende un nutriente essenziale per una funzione cerebrale ottimale. L'attività del cervello dipende principalmente da funzioni fornite dalla sua membrana più esterna, grassa e cerosa, che agisce come cavo di conduzione dei nervi, quindi è importante aggiungere i grassi omega-3 alla tua dieta, tramite pesce selvatico o integratori come l'olio di krill.

Vitamina D e CoQ10: due nutrienti per la protezione dal Parkinson

Esiste una correlazione tra livelli insufficienti di vitamina D e lo sviluppo precoce della malattia di Parkinson. Si pensava che la carenza di vitamina D fosse un sintomo del Parkinson, ma una ricerca recente ha suggerito che la carenza di vitamina D sia una delle cause del Parkinson.

Il modo migliore per ottimizzare il livelli di vitamina D è tramite l'esposizione al sole a metà giornata o un lettino abbronzante sicuro, poiché questo elimina virtualmente il rischio di esagerare. Come indicazione generica, è necessario esporre circa il 40% del corpo intero al sole per circa 20 minuti tra le 10 del mattino e le 14, o finché la pelle non diventa rosata.

Se usi un integratore orale, studi recenti suggeriscono che gli adulti tipicamente necessitano di 8.000 IU di vitamina D3 per via orale al giorno, al fine di avere dei livelli sierici superiori a 40 ng/ml. Tuttavia, ricorda che se assumi vitamina D per via orale, avrai anche bisogno di aumentare la tua vitamina K2, o tramite la dieta o come integratore, poiché questo eviterà la calcificazione dei tessuti molli.

Un'altra considerazione nutrizionale spesso ignorata per il Parkinson è il composto coenzima antiossidante Q10 (CoQ10), i cui livelli sono spesso bassi nelle persone con la malattia. Uno studio ha scoperto che la progressione della malattia di Parkinson era significativamente più lenta nelle persone che assumevano la dose più alta di CoQ10.Se assumi statine per abbassare il colesterolo, questo problema è particolarmente importante poiché queste medicine svuotano il tuo corpo dal CoQ10, oltre ad avere altri 300 controindicazioni per la salute collegate alle statine, rendendo importante l'integrazione di CoQ10 (o idealmente, la sua forma ridotta, chiamata ubiquinolo).

Le tossine ambientali probabilmente hanno un ruolo nello sviluppo del Parkinson

Il rischio di malattia di Parkinson aumenta chiaramente con l'esposizione a certe tossine ambientali. Per esempio, le neurotossine come i pesticidi, gli erbicidi e i fungicidi sono sostanze che si sono mostrate causa di disturbi o danni al sistema neurologico, compreso il cervello. Il rotenone e il paraquat sono due pesticidi specifici che sono stati collegati a un maggiore rischio di malattia di Parkinson, ed entrambi sono lipofilici, cioè resistono alla scomposizione in acqua e si accumulano nel tuo grasso. Entrambi sono anche noti per attraversare la barriera ematoencefalica.

Perfino l'esposizione ambientale ai pesticidi è stata collegata ad un aumento "notevole" del rischio di malattia di Parkinson.

L'esposizione ai solventi industriali, tra cui il TCE, un agente sgrassante comune e un componente chimico per il lavaggio a secco, è anch'essa collegata alla malattia di Parkinson,rafforzando il collegamento tra questa malattia e le tossine ambientali. Oltre a evitare l'uso di solventi e pesticidi in casa e in giardino, consumare il più possibile cibi biologici ti aiuterà a evitare l'esposizione non necessaria a prodotti chimici come i pesticidi.

Questo è ancora più importante al giorno d'oggi, considerando che gli erbicidi a base di glifosato, come il Roundup, sono stati collegati a disordini del Parkinson, e questi residui chimici possono essere teoricamente rilevati in tutti i cibi contenenti OGM. Un altro fattore di rischio importante e spesso trascurato è l'amalgama dentale "argentata" per le otturazioni, che contiene mercurio. Il mercurio è un disastro biochimico nel corpo, causando perdite nelle membrane cellulari e inibendo enzimi fondamentali di cui il corpo ha bisogno per produrre energia e rimuovere le tossine. La tossicità del mercurio può portare a infiammazioni importanti e a malattie croniche come la malattia di Parkinson.

È importante cambiare lo stile di vita per prevenire il Parkinson

La malattia di Parkinson è ancora classificata come idiopatica, il che significa che non ha una causa identificabile. Tuttavia, poiché i ricercatori hanno scoperto che mangiare peperoni potrebbe ridurre il rischio di incorrervi, e i pesticidi e altre tossine ambientali hanno dimostrato di aumentarne il rischio, esistono altri passi da percorrere per modificare il rischio di contrarre questa malattia. Ecco un ripasso di alcuni dei passi più importanti, oltre ad un paio di altri consigli:

Evita l'esposizione a pesticidi e insetticidi (nonché l'esposizione ad altre tossine ambientali come i solventi)

Fai esercizio regolarmente. È uno dei modi migliori per proteggerti dall'apparizione dei sintomi della malattia di Parkinson

Prendi molto sole per ottimizzare i tuoi livelli di vitamina D

Mangia più verdure, con alto contenuto di acido folico

Assicurati che il tuo corpo abbia dei livelli di ferro e manganese salutari (né troppo alti, né troppo bassi)

Prendi in considerazione un integratore di coenzima Q10 o la sua forma ridotta, ubiquinolo, che potrebbero aiutarti a combattere la malattia