Del Dott. Mercola
Come analizzato in "Il livello di vitamina D è direttamente correlato agli effetti del COVID-19", ci sono prove convincenti che suggeriscono che l'ottimizzazione del livello di vitamina D può ridurre il rischio di COVID-19 e di altre infezioni virali come l'influenza stagionale.
Un certo numero di scienziati sta chiedendo alle persone e ai governi di prepararsi per una seconda ondata di COVID-19 in autunno, sia negli Stati Uniti che all'estero. Considerando che la SARS-CoV-2 ha dimostrato di essere reattiva alla temperatura e all'umidità, con un'infettività in aumento con temperature e livelli di umidità più bassi, è probabile che vedremo una riemersione di infezioni da COVID-19 in autunno, durante la normale stagione influenzale.
MOLTO IMPORTANTE: ottimizza i tuoi livello di vitamina D prima dell'autunno!
Questo vuol dire che ora hai una "data di scadenza" entro la quale ottimizzare i tuoi livelli di vitamina D. Per migliorare le tue funzioni immunitarie e abbassare il rischio di infezioni virali, è consigliabile aumentare entro l'autunno i livelli di vitamina D tra i 60 e gli 80 ng/ml. In Europa, le misurazioni di riferimento sono 150 nanomoli per litro (nmol/L) e 200 nmol/L.
Storicamente, dicembre è il mese con la più alta attività influenzale negli Stati Uniti, ma probabilmente sarebbe bene puntare ad ottobre, o forse anche prima a seconda di dove vivi. L'ottimizzazione della vitamina D è particolarmente importante se hai la pelle più scura, poiché la pelle scura comporta un rischio maggiore di carenza di vitamina D, e quindi più possibilità di avere un'infezione grave da COVID-19.
Disparità razziale del COVID-19 basata sulla carenza di vitamina D
Come riportato da The Guardian, la mortalità dovuta al COVID-19 tra i neri americani è tre volte superiore a quella dei bianchi, e i ricercatori sanno da tempo che in Nord America i neri non possono raggiungere livelli ottimali di vitamina D dall'esposizione al sole in qualsiasi momento dell'anno.
Una ricerca pubblicata il 28 aprile 2020, sottolinea che l'insufficienza di vitamina D è prevalente nei casi gravi di COVID-19 e che "i dati sulle disparità sanitarie emergenti riguardanti le popolazioni afroamericane e senza fissa dimora suggeriscono che l'insufficienza di vitamina D (VDI) può essere un fattore di base della gravità del COVID-19". È importante notare che questo studio ha rilevato che il 100% dei pazienti COVID-19 di età inferiore ai 75 anni ricoverati in terapia intensiva aveva un'insufficienza di vitamina D.
Una lettera all'editore, pubblicata sull'Irish Medical Journal, sottolinea anche i numerosi legami tra la carenza di vitamina D e i fattori che notoriamente hanno un ruolo nel COVID-19, come il sesso maschile, la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) e le comorbilità come l'obesità, il diabete e le malattie cardiache; fornisce inoltre i dati di una analisi ospedaliera condotta sui livelli di vitamina D di 33 pazienti maschi affetti da COVID-19.
I 12 pazienti che hanno sviluppato l'ARDS avevano un livello medio di vitamina D di 27 nmol/L (10,8 ng/mL), mentre quelli che non hanno sviluppato l'ARDS avevano un livello medio di 41 nmol/L (16,4 ng/mL).
Vale la pena notare che 16,4 ng/mL sono ancora assolutamente insufficienti, poiché è stato stabilito da GrassrootsHealth che 40 ng/mL (100 nmol/L) sono un livello minimo di sufficienza per la salute generale e la prevenzione delle malattie. Lo stesso vale per gli anziani, poiché con l'età si tende a perdere la capacità di convertire la vitamina D dall'esposizione al sole.
Fase 1: misura i tuoi livelli di vitamina D
Quindi, come fare per ottimizzare i tuoi livelli di vitamina D? Per prima cosa, dovrai scoprire i tuoi livelli di vitamina D; puoi farlo con un semplice esame del sangue.
Quando scoprirai i tuoi livelli ematici di questa vitamina, potrai capire la dose di cui hai bisogno per mantenere tale livello o aumentarlo. Anche in questo caso, il livello ideale che si desidera è superiore a 40 ng/mL, e idealmente tra i 60 ng/mL e gli 80 ng/mL (misurazione europea: 100 nmol/L o, idealmente, da 150 nmol/L a 200 nmol/L).
Il modo più semplice per aumentare il proprio livello è quello di esporsi al sole in modo regolare e sicuro, ma se si ha la pelle molto scura, potrebbe essere necessario trascorrere circa 1 ora e mezza al giorno al sole per avere un effetto evidente.
Per chi ha la pelle molto chiara possono bastare anche solo 15 minuti al giorno, cosa che è più facile da conseguire. Tuttavia, anche questi faranno fatica a mantenere i livelli ideali durante l'inverno. Quindi, a seconda della tua situazione, potrebbe essere necessario utilizzare un integratore di vitamina D3 per via orale. A questo punto la domanda è: di quanta vitamina hai bisogno?
Fase 2: valuta il tuo dosaggio individuale di vitamina D3
Il motivo per cui non bisogna fissarsi su raccomandazioni di dosaggio arbitrario è che la dose richiesta può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui il colore della pelle, il peso e altre carenze nutrizionali.
Come calcolare la vitamina D data dall'esposizione solare
Per calcolare quanta vitamina D si può ottenere dalla regolare esposizione al sole in aggiunta all'assunzione di integratori, ti consiglio di utilizzare l'applicazione DMinder, creata dal Dott. Michael Holick, autore di “The Vitamin D Solution: A Three-Step Strategy to Cure Our Most Common Health Problems” (La soluzione vitamina D: Una strategia in tre fasi per curare i nostri problemi di salute più comuni). L'applicazione gratuita è disponibile per iPhone e Android rispettivamente su Apple store e Google play. Come spiegato da imedicalapps.com:
"L'app tenta di calcolare il livello di vitamina D di un paziente in base ai dati demografici calcolati al momento della prima attivazione dell'app e poi aggiorna il livello in base ai risultati dei test di laboratorio o ai dati dell'app. L'applicazione utilizza persino il GPS e l'orologio del telefono per determinare il momento "migliore" della giornata in cui un paziente può ottenere l'esposizione al sole necessaria per la trasformazione cutanea della vitamina D".
Fase 3: rifare il test
Successivamente, sarà necessario misurare nuovamente il livello di vitamina D dopo tre o sei mesi, per valutare in che modo l'esposizione al sole e/o la dose di integratore sta funzionando per te. Come spiegato da GrassrootsHealth:
"L'unico modo per sapere la quantità di integratori di cui hai bisogno è testare i tuoi livelli. Questo ti dirà se la dose che stai assumendo è giusta per permetterti di raggiungere i livelli ottimali di nutrienti. È importante anche controllare i tuoi livelli di nutrienti a intervalli regolari poiché delle modifiche allo stile di vita potrebbero richiedere una modifica dei dosaggi".