Le diete senza glutine fanno bene a tanti, non solo a coloro che soffrono di celiachia

Diete senza glutine

BREVE RIASSUNTO-

  • Gli studi stanno confermando che molte persone hanno effettivamente delle reazioni negative al glutine anche se risultano negative alla celiachia. Coloro che reagiscono al glutine nonostante non siano celiaci tendono ad avere un intestino con delle perdite
  • I grani che contengono glutine sono stati collegati a più di 200 effetti avversi sulle salute, con 20 modi avversi di tossicità, compresa la neurotossicità

Del Dott. Mercola

Negli ultimi anni, i benefici di una dieta senza glutine sono stati ampiamente riconosciuti e, secondo la ricerca recente, sempre più persone stanno adottando una dieta senza glutine.

Vale la pena notare che nonostante il senza glutine abbia molti vantaggi, solo perché un cibo è senza glutine non vuol dire che sia automaticamente salutare. Ci sono in commercio molti cibi senza glutine.

Solo perché un cibo è gluten free non vuol dire che sia salutare, così come non tutti i cibi venduti da Whole Foods sono salutari. Esistono molti pessimi cibi finti in entrambe le categorie.

Per la maggior parte delle persone, tagliare drasticamente i carboidrati netti (il totale dei carboidrati meno le fibre) è il segreto per una salute ottimale. Con ciò si comprendono, tra gli altri, i cereali (non solo il grano, poiché tutti i cereali aumentano i livelli di insulina e contribuiscono alla resistenza all'insulina e alla leptina).

Questo aiuterà il corpo a iniziare a bruciare i grassi come fonte di energia primaria, il che aiuterà a ottimizzare la funzione mitocondriale e a migliorare la perdita di peso.

Celiachia a confronto con allergia al grano e intolleranza al glutine

La celiachia è un disturbo autoimmune. Le persone che soffrono di celiachia soffrono di reazioni gastrointestinali (GI) gravi e malassorbimento dei nutrienti in risposta al glutine presente nel grano e in altri cereali, e per costoro è fondamentale seguire una rigida dieta al 100% senza glutine.

In genere, la celiachia si diagnostica misurando la presenza di anticorpi quali il transglutaminasi 2 (TG2), che si pensa sia il marcatore più sensibile per la celiachia.

Molti altri hanno un'allergia al grano o a diversi livelli sono intolleranti o sensibili al glutine, e stanno meglio seguendo una dieta senza glutine anche se non soffrono di celiachia. Se sei allergico al grano, consumarlo avrebbe come conseguenza una reazione immunitaria che può essere diagnosticata misurando gli anticorpi chiamati IgE e/o altri marcatori del sistema immunitario.

Le intolleranze alimentari, d'altra parte, sono tipicamente collegate a una mancanza di un enzima specifico per scomporre il cibo in questione. Le intolleranze tendono a generare meno sintomi poiché hanno un'attivazione più lenta e possono quindi essere più difficili da diagnosticare.

Diarrea o costipazione, gonfiore, mal di testa, ansia e fatica sono sintomi comuni delle intolleranze alimentari, ma possono presentarsi anche ore o perfino giorni dopo aver consumato il cibo in questione. La sensibilità al glutine tuttavia È reale, dicono i ricercatori, e potrebbe interessare fino al 6% della popolazione.

La sensibilità al glutine può interessare la maggior parte della popolazione

Il glutine è una proteina composta dalle molecole di glutenina e gliadina, che in presenza di acqua formano un legame elastico. Il glutine si trova nei cereali oltre che nel frumento, tra cui segale, orzo, avena e farro.

Il glutine può anche nascondersi nei cibi processati sotto diversi nomi, tra cui, a titolo esemplificativo, malti, amidi, proteine vegetali idrolizzate, proteine vegetali testurizzate e insaporitori naturali.

Secondo il Dott. Alessio Fasano, direttore per la ricerca sulla celiachia e capo del dipartimento di gastroenterologia pediatrica e nutrizione al Massachussetts General Hospital, la sensibilità al glutine può essere molto più diffusa di quanto sospettato in passato. Egli stima che in teoria siamo tutti affetti in qualche modo dal glutine, perché tutti noi creiamo nell'intestino un qualcosa chiamato zonulina in risposta al glutine.

Questa proteina proteina, che si trova nel grano, nell'orzo e nella segale, rende l'intestino più permeabile, il che permette alle proteine di entrare nel flusso sanguigno. Ciò sensibilizza il sistema immunitario e promuove l'infiammazione e l'autoimmunità. Nella rassegna stampa in cui annunciava la pubblicazione del suo nuovo libro "Gluten Freedom", Fasano ha detto:

"Abbiamo scoperto che la sensibilità al glutine esiste. Non è più una condizione poco chiara che molti medici correlano a una condizione chiaramente identificabile che però è ben diversa dalla celiachia. La sensibilità al glutine colpisce da sei a sette volte più persone della celiachia."

Come influisce sulla salute

Il grano è una delle coltivazioni più diffuse del mondo occidentale. Ma il grano di oggi è ben diverso da quello coltivato e consumato dai nostri antenati, e queste differenze aiutano a spiegare la nascita dell'intolleranza al glutine:

L'ibridazione ha aumentato la proporzione di proteina del glutine nel grano — Fino al 19° secolo, il grano era anche tipicamente mischiato con altri cereali, fagioli e frutta secca; la farina di grano pura è stata macinata e raffinata per ottenere la farina bianca solo negli ultimi 200 anni. La risultante dieta con alto contenuto di glutine a base di grano raffinato che la maggior parte delle persone consuma fin dall'infanzia è diversa dalla dieta delle generazioni precedenti.

La contaminazione da glifosato può avere un ruolo nello sviluppo di celiachia, allergie al grano e sensibilità al grano. L'uso del glifosato, un ingrediente attivo dei diserbanti ad ampio raggio, è drammaticamente aumentato negli ultimi 15 anni.

Secondo Stephanie Seneff, Ph.D., ricercatrice presso il Massachussetts Institute of Technology (MIT), l'uso del glifosato con mais, soia e grano normale geneticamente modificati è ampiamente correlato all'aumento dei casi di celiachia.

Le sue scoperte iniziali sono state pubblicate sulla rivista Entropy nel 2013, e sono state seguite da un secondo articolo in cui collega specificamente il glifosato alla celiachia. Il glifosato distrugge i villi intestinali, il che riduce l'abilità di assorbire vitamine e minerali. Inoltre, il grano contiene la fliadina, che è difficile da scomporre.

Normalmente, si verifica una reazione che crea connessioni tra diverse proteine presenti nel grano, ma il glifosato si intromette in questo processo, facendo sì che il grano sia molto difficile da digerire. La conseguenza è la disbiosi intestinale, (una condizione di squilibrio della flora intestinale che può portare a infiammazione e intestino permeabile) e a una crescita eccessiva di patogeni.

Inoltre, l'intestino produce serotonina in risposta al triptofano. Il grano è una buona fonte di triptofano, ma quando è contaminato con il glifosato le cellule intestinali si sovraccaricano e iniziano a produrre troppa serotonina, che a sua volta produce molti dei sintomi comuni della celiachia, come la diarrea.

Le proteine del grano possono condurre alla sindrome dell'intestino gocciolante e a problemi di salute correlati — Le proteine del glutine chiamate prolammine aumentano la permeabilità del tratto intestinale, sensibilizzando il sistema immunitario.

Gli spazi che si sviluppano tra le cellule che formano il rivestimento dell'intestino, permettono al cibo non digerito, ai batteri e ai residui metabolici di disperdersi nel flusso sanguigno. Da qui il termine "intestino gocciolante". Queste sostanze estranee minacciano il sistema immunitario e aumentano l'infiammazione nel corpo.

Il glutine può anche contribuire a problemi di salute che potresti non associare immediatamente a una disfunzione intestinale, come acne, dermatite atopica, stomatite aftosa ricorrente (un tipo di infiammazione alla bocca) e vitiligine, una condizione della pelle che porta alla perdita di pigmento.

Le gliadine sono responsabili di molti effetti negativi sulla salute

Due delle sostanze presenti nel grano e responsabili di molti dei problemi cellulari da te incontrati sono la gliadina e le lectine: La gliadina è la principale proteina immunotossica contenuta nel glutine ed è tra le più dannose. Nella celiachia, la gliadina attiva un processo immunitario mediato geneticamente che alla fine causa una reazione infiammatoria che porta alla distruzione dei villi intestinali.

La gliadina dà al pane di grano la sua consistenza soffice ed è capace di aumentare la produzione della zonulina, una proteina intestinale, che a sua volta apre delle crepe tra le giunture, normalmente strette, delle cellule intestinali (gli enterociti).

Livelli di anticorpi elevati per la gliadina sono stati correlati a disturbi psichiatrici quali la schizofrenia. In uno di questi studi, sono state confrontate la analisi di 950 pazienti affetti da schizofrenia con quelli di 1.000 pazienti sani. Il rapporto di anticorpi anti-gliadine IgG era di 2,13 volte superiore negli schizofrenici. La scoperta di anticorpi alle gliadine nel sangue dei pazienti celiaci e dei pazienti schizofrenici implica che le gliadine non digerite possono agire da antigeni, provocando una risposta immunitaria mediata dagli anticorpi.

La presenza di gliadina nel sangue indica anche permeabilità intestinale e la gliadina ha dimostrato di regolare la zonulina nell'intestino indipendentemente dal fatto che la persona sia celiaca o meno.

La gliadina può anche far sì che il sistema immunitario attacchi il tuo sistema nervoso, contribuendo quindi a disordini neurologici come neuropatie, convulsioni e cambiamenti neurocomportamentali. Oltre alla schizofrenia, la gliadina potrebbe avere un ruolo anche nell'autismo. Uno studio del 2004 ha scoperto che i bambini autistici tendono ad avere livelli elevati di anticorpi per le gliadine.

Molti bambini con disturbo del deficit di attenzione e iperattività (ADHD) non rispondono bene alla maggior parte dei cereali, soprattutto al grano. I sintomi psicologici e comportamentali dell'ADHD sono talmente simili a quelli della celiachia e della sensibilità al glutine che i ricercatori suggeriscono di inserire la celiachia nella lista di sintomi dell'ADHD.

Questo suggerimento è stato proposto in uno studio del 2011, in cui si è scoperto che persone affette da ADHD e che erano positive alla celiachia miglioravano significativamente dopo aver seguito una dieta senza glutine per sei mesi.

Anche la psoriasi è stata collegata alla gliadina. In uno studio pubblicato sul British Journal of Dermatology, i partecipanti con la psoriasi risultati positivi agli anticorpi anti-gliadina registravano miglioramenti quando venivano sottoposti a una dieta senza glutine. La National Psoriasis Foundation raccomanda ai celiaci o alle persone sensibili al glutine di condurre un'alimentazione senza glutine per ridurre o eliminare i sintomi.

In che modo le lectine influiscono sulla salute

Le lectine rappresentano i meccanismi chiave attraverso cui le piante si proteggono e garantiscono il perpetuarsi della loro specie. La concentrazione più alta si trova nei semi e sono note per causare irritazioni della digestione. Le lectine sono in grado di resistere alla degradazione attraverso un'ampia varietà di pH e temperature, quindi né la germinazione, né la fermentazione né la cottura ne annullano gli effetti negativi.

L'agglutinina del germe di grano, che non viene eliminata dalla germinazione e si trova in concentrazioni più elevate nel grano integrale, è particolarmente resistente, in quanto è formata dagli stessi legami di disolfuro che danno forza e resilienza ai capelli umani. Poiché le lectine sono così difficili da digerire, possono bioaccumularsi nel corpo e interferire con i processi biologici. L'agglutinina del germe di grano è particolarmente dannosa e gli studi hanno dimostrato che ha diverse caratteristiche e attività che fanno male alla salute, tra cui le seguenti:

Pro-infiammazione — L'agglutinina del germe di grano stimola la sintesi di messaggi chimici pro-infiammazione (citochinesi) nelle cellule intestinali e immunitarie ed è stato dimostrato che gioca un ruolo causale nell'infiammazione cronica dell'intestino.

Immunotossicità — L'agglutinina del germe di grano induce l'atrofia del timo nei topi ed è stato dimostrato che gli anticorpi delle anti-proteine dell'agglutinina del germe di grano nel sangue umano fanno reazione con altre proteine, cosa che indica un loro possibile contributo all'autoimmunità.

Neurotossicità — L'agglutinina del germe di grano può attraversare la barriera emato-encefalica tramite un processo chiamato "endocitosi assorbente", portando con sé altre sostanze.

L'agglutinina del germe di grano può attaccarsi alla guaina mielinica ed è in grado di inibire il fattore di crescita dei nervi, che è importante per la crescita, il mantenimento e la sopravvivenza di alcuni neuroni bersaglio.

Eccitotossicità — Grano, latticini e soia contengono livelli eccezionalmente elevati di acido glutammico e aspartico, che li rende tutti potenzialmente eccitotossici.

L'eccitotossicità è un processo patologico in cui l'acido glutammico e l'acido aspartico causano un'eccessiva attivazione dei recettori delle cellule nervose, che può portare a lesioni cerebrali e nervose indotte dal calcio.

Questi due aminoacidi possono contribuire a condizioni neurodegenerative come la sclerosi multipla, l'Alzheimer, la malattia di Huntington e altri disturbi del sistema nervoso come epilessia, ADD/ADHD ed emicrania.

Citotossicità — L'agglutinina del germe di grano si è dimostrata citotossica sia nelle linee cellulari normali che in quelle cancerogene, in grado di indurre sia l'arresto del ciclo cellulare che la morte programmata delle cellule (apoptosi).

Disfunzioni endocrine — L'agglutinina del germe di grano può contribuire all'aumento del peso, alla resistenza all'insulina e alla leptina, bloccando i recettori della leptina nell'ipotalamo.

Cardiotossicità — L'agglutinina del germe di grano ha un potente effetto distruttivo sulla molecola 1 di adesione delle cellule endoteliali piastriniche, che svolge un ruolo chiave nella rigenerazione dei tessuti e nella rimozione sicura dei neutrofili dai vasi sanguigni.

Influisce negativamente sulla funzione intestinale causando lo sfaldamento nella membrana del bordo del pennello intestinale, riducendo l'area superficiale e accelerando la perdita cellulare e l'accorciamento dei villi.

Causa anche la degradazione del citoscheletro delle cellule intestinali, contribuendo alla morte cellulare e all'aumento del turnover, e diminuisce il livello di proteine da shock termico nelle cellule epiteliali intestinali, rendendole più vulnerabili ai danni.

Come curare l'intolleranza al glutine e la celiachia

La cura per la celiachia e per l'intolleranza al glutine è una dieta senza glutine, il che vuol dire astenersi dal mangiare qualsiasi cibo contenente glutine. Nell'agosto del 2013, la U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha emesso uno standard per le etichette di cibo senza glutine. Secondo la normativa, affinché un alimento possa avere l'etichetta "senza glutine" deve essere:

  • Naturalmente senza glutine. I cereali naturalmente senza glutine comprendono: riso, mais, quinoa, sorgo, lino e amaranto.
  • Qualsiasi grano contenente glutine deve essere stato raffinato in modo tale da rimuovere il glutine. Il prodotto finale non può contenere più di 20 parti per milione (ppm) di glutine.

Un test del sangue può effettivamente verificare se sei o meno celiaco. Se lo sei, dovrai fare molta attenzione, poiché l'esposizione al glutine potrebbe farti stare molto male e minacciare, nel lungo periodo, la tua salute e la tua longevità. Se sei intollerante al glutine non avrai bisogno di essere estremamente rigido con la dieta e con il tempo scoprirai il tuo livello di tolleranza al glutine.

Per esempio, un pezzo di pane potrebbe non farti stare male, ma la situazione potrebbe cambiare se ne mangi due, o se consumi pane per due giorni di seguito. In genere, evitare il glutine per una o due settimane è abbastanza per vedere un miglioramento significativo. Considerando i tanti potenziali colpevoli in gioco, che sia l'ibridazione del grano, il glutine, altre proteine del grano, i FODMAP o la contaminazione da glifosato, non c'è da sorprendersi che il grano e altri cereali causino problemi per così tante persone.

Stando alla mia esperienza, quasi tutti ottengono benefici evitando i cereali, perfino cereali integrali germinati, sia che siate intolleranti al glutine o no, e questo è perché i grani contengono un'alta quantità di carboidrati netti ed evitarli ti aiuterà a migliorare la funzione mitocondriale. Danneggiare la funzione mitocondriale può accentuale i problemi di salute collegati all'insulino resistenza, come il sovrappeso, l'alta pressione sanguigna, il diabete di tipo 2 e altri problemi di salute più seri come le cardiopatie e il cancro.

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