Del Dott. Mercola
Il diabete è una condizione metabolica che porta il tuo corpo a sviluppare resistenza all'insulina. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention una persona su tre soffre di prediabete, ossia nel 2019 almeno 88 milioni di persone.
I fattori di rischio associati al diabete di tipo 2 che non sono modificabili includono l'età e la storia familiare. Esiste però anche un elenco di fattori che puoi controllare almeno relativamente. Alcuni includono peso, apporto nutrizionale, ipertensione, storia di diabete gestazionale, inattività e una storia di malattie cardiache o ictus.
Purtroppo, almeno negli USA, il diabete di tipo 2 è diventato un’epidemia. Sia l'ipertensione che il diabete di tipo 2 sono stati indicati come fattori sottostanti che aumentano il rischio di malattia grave in caso di COVID. Eppure, entrambe le condizioni possono spesso essere risolte facendo scelte alimentari sane e cambiamenti nello stile di vita.
Le scelte nutrizionali che fai non riguardano solo quei cibi che elimini dalla tua dieta. A volte riguardano anche quello che decidi di aggiungere. Prendi in considerazione queste cinque erbe e spezie che possono aiutare a ridurre il livello di zucchero nel sangue, quattro delle quali aggiungono sapore e un gusto deciso al cibo.
Cannella: il profumo dell'autunno
Il Farmer's Almanac definisce la cannella la "spezia principale della stagione autunnale". È utilizzata da migliaia di anni in cucina, come profumo e in medicina, ma ne esistono oltre 250 diverse specie non sono tutte uguali.
La tipologia che si trova di solito è la cannella cinese o cannella cassia, meno costosa e con livelli più elevati di cumarina: un potente anticoagulante con potenziali proprietà cancerogene e tossiche.
Invece, la cannella di Ceylon è meno comune, leggermente più costosa e, soprattutto, ha livelli più bassi di cumarina. Proviene dall’India meridionale e dello Sri Lanka e si è affermata come "spezia più ricca". La cannella Cassia è di un colore bruno-rossastro mentre la cannella di Ceylon è marrone chiaro. Sono intercambiabili, ma se usate in grandi quantità, la seconda è più sicura.
Una dieta ricca di carboidrati netti può portare a livelli di zucchero nel sangue superiori al normale, che può portare a una condizione nota come prediabete e al diabete di tipo 2. Una revisione sistematica della letteratura che valuta l'uso della cannella nelle persone con diabete, non è stata in grado di trovare prove sufficienti per supportare il suo uso per abbassare i livelli di glucosio nel sangue a digiuno o A1c.
Il ricercatore principale di uno studio sul Journal of the Endocrine Society ha però ritenuto che il problema fosse probabilmente un'interferenza tra la cannella e i farmaci che le persone assumono per controllare il loro diabete. Per questo motivo, ha scelto di concentrarsi solo sulle persone con prediabete che non stavano ancora assumendo farmaci.
Somministrando integratori di cannella al gruppo di intervento, è un miglioramento dei livelli di glucosio a digiuno dopo aver ricevuto un integratore di 500 milligrammi (mg) di cannella per 12 settimane. Un altro studio ha coinvolto 109 partecipanti con diabete di tipo 2 per misurare se gli integratori di cannella più le cure abituali potrebbero abbassare l'emoglobina A1c (HbA1c) dei pazienti meglio delle sole cure normali.
I risultati hanno mostrato come chi assumeva cannella aveva una HbA1c inferiore dello 0,83% rispetto a coloro che erano stati sottoposti alle cure abituali. I ricercatori hanno concluso che questo è statisticamente significativo e può essere utile per aiutare a ridurre l'HbA1c, una misura del controllo della glicemia nel lungo periodo.
Un articolo del 2021 pubblicato su Frontiers in Plant Science ha esaminato studi clinici precedenti utilizzando la cannella di Ceylon. Anche se non ci sono studi specifici che valutino l'effetto che potrebbe avere sulla tempesta di citochine comune nel COVID-19 grave, hanno ipotizzato che "le forti proprietà antinfiammatorie della cannella di Ceylon possono mitigare questa complicanza".
Inoltre, gli autori citano ricerche passate secondo le quali "i nostri risultati non dimostrano effetti collaterali significativi e tossicità della CZ [Cinnamomum zeylanicum], comprese l'epatotossicità e le proprietà anticoagulanti".
Una potente carica energetica dallo zenzero
Lo zenzero (Zingiber officinale) è una spezia comunemente usata nella cucina indiana e cinese. Storicamente, la radice era usata anche come tonico per curare disturbi comuni. È una pianta erbacea perenne dal sapore leggermente pungente che viene spesso macinata per insaporire salse, curry e ginger ale. La radice può essere utilizzata anche per preparare il tè.
La pianta cresce poco più di 60 cm di altezza e produce un fiore a forma di cono con bordi gialli. È però il rizoma o il gambo sotterraneo ad essere apprezzato per le sue proprietà medicinali e aromatiche. Diversi studi hanno dimostrato l'effetto dello zenzero sul miglioramento della sensibilità all'insulina e sulla riduzione del glucosio plasmatico a digiuno e dell'HbA1c.
In uno studio pubblicato nel 2014, i ricercatori hanno somministrato a 70 pazienti con diabete di tipo 2 1.600 mg di zenzero o un placebo per 12 settimane. Chi ha ricevuto lo zenzero ha mostrato una migliore sensibilità all'insulina e su alcun frazioni del profilo lipidico.
Un secondo studio nel 2015 ha dimostrato risultati simili: 41 pazienti diabetici di tipo 2 hanno ricevuto 2 grammi di integratore in polvere di zenzero al giorno per 12 settimane. Assumendo l'integratore di zenzero hanno ridotto significativamente la loro HbA1c e gli zuccheri nel sangue a digiuno, nonché altre misurazioni sieriche.
Uno studio sugli animali ha dimostrato che lo zenzero era efficace nel ridurre lo zucchero nel sangue e nell'invertire la proteinuria diabetica. Nelle donne con diabete gestazionale, le compresse di zenzero hanno abbassato la glicemia a digiuno ma non hanno influenzato la glicemia sierica misurata due ore dopo un pasto.
I composti presenti nello zenzero sono efficaci nel ridurre la risposta infiammatoria. Diversi studi hanno dimostrato gli effetti antiossidanti e immunomodulatori dello zenzero che possono aiutare a prevenire e curare diversi tipi di cancro.
Questi includono i tumori al seno, gastrointestinali e ovarici, principalmente inducendo l'apoptosi, inibendo la proliferazione delle cellule tumorali e sensibilizzando i tumori alla radioterapia e alla chemioterapia.
L'uso più comune e consolidato dello zenzero è però quello di alleviare i sintomi di nausea e vomito. La radice di zenzero, in uno studio, ha avuto gli stessi effetti di altri farmaci prescritti per il mal di mare e, in un altro, si è dimostrata più efficace di un placebo nel prevenire la nausea e il vomito postoperatori.
Abbassa il livello di zucchero nel sangue e stimola il cervello con il rosmarino
Il rosmarino è un'erba profumata e aromatica facile da coltivare nel tuo cortile o in un giardino di erbe aromatiche al coperto. È da tempo utilizzato come erba medicinale che aiuta a migliorare la digestione e aumentare la circolazione.
L’acido carnosico, composto bioattivo presente in un estratto, in uno studio su animali ha dimostrato di poter ridurre il rischio di obesità e sindrome metabolica. In 12 settimane, i topi alimentati con un integratore alimentare di estratto di rosmarino hanno mostrato una significativa riduzione del peso corporeo, della percentuale di grasso e dei livelli di insulina, tra le altre misurazioni metaboliche migliorate.
In una sperimentazione umana su 48 uomini e donne adulti, ai partecipanti sono stati somministrati 2 grammi, 5 grammi o 10 grammi di foglie di rosmarino in polvere al giorno per quattro settimane. I campioni di sangue sono stati analizzati all'inizio e alla fine dello studio per i livelli di glucosio, il profilo lipidico e gli antiossidanti.
I ricercatori hanno scoperto che c'era una diminuzione significativa dei livelli di glucosio nel sangue in modo dose-dipendente, con la più grande differenza significativa in quelli a cui venivano somministrati 10 grammi di polvere di foglie di rosmarino al giorno. Anche i livelli di colesterolo totale e trigliceridi erano più bassi.
Un'ampia revisione della letteratura ha anche documentato gli effetti del rosmarino contro l'obesità, la sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari e il diabete. Un altro studio ha rilevato che l'integrazione con rosmarino ha avuto un effetto significativo sull'HbA1c e sulla glicemia a digiuno nei pazienti con e senza diabete di tipo 2.
È interessante notare che il rosmarino ha anche migliorato significativamente i livelli di vitamina B12 in entrambi i gruppi. Un secondo vantaggio entusiasmante dell'erba è l'effetto nel migliorare la cognizione, anche nelle minori quantità che potresti usare durante la cottura.
I ricercatori dell'Università di Iwate in Giappone hanno scoperto che l'acido carnosico attiva un percorso di segnalazione che protegge le cellule cerebrali dai radicali liberi e viene attivato dal danno dei radicali liberi, il che significa che non è attivo fino a quando non è necessario.
Il fieno greco profumato all'acero riduce lo zucchero nel sangue
Il fieno greco è una pianta della famiglia delle arachidi. I semi e le foglie vengono utilizzati in cucina per aromatizzare cibi, bevande e tabacco. Diversi studi hanno valutato gli effetti che i semi di fieno greco possono avere sulla glicemia a digiuno. In uno studio, i ricercatori hanno scoperto che aveva un effetto sinergico con la dieta per abbassare la glicemia a digiuno e l'HbA1c.
Quando valutato in pazienti che usavano un agente ipoglicemico orale o insulina con dieta ed esercizio fisico per controllare il diabete di tipo 2, i ricercatori hanno scoperto che l'aggiunta di 10 grammi di semi imbevuti di acqua calda ogni giorno aveva l'effetto di abbassare la glicemia a digiuno e l'HbA1c.
Questo effetto, però, non è stato evidente fino al quinto mese, per la glicemia a digiuno, e al sesto mese per l'HbA1c. Studi precedenti avevano suggerito che l'elevato contenuto di fibre nel fieno greco portava a una riduzione della glicemia, ma l'effetto ritardato in questo studio suggerisce che potrebbe esserci un altro meccanismo al lavoro.
Un piccolo studio con 18 partecipanti che utilizzavano fieno greco in polvere non ha dimostrato un cambiamento significativo nella glicemia a digiuno. Coloro che assumevano i semi immersi in acqua calda, però, hanno sperimentato una riduzione del 25% della glicemia a digiuno e del 30% dei trigliceridi.
Storicamente, i semi di fieno greco sono stati usati per stimolare l'allattamento. In uno studio, le madri che usano il fieno greco hanno aumentato la produzione di latte pompato ogni giorno di 73 ml. Il Dottor Jack Newman, pediatra canadese, ha pubblicato per la prima volta un protocollo prescritto per le donne che volevano allattare al seno i loro figli adottivi.
I sorprendenti benefici della cannabis
La sorpresa in questo gruppo di erbe che aiutano a gestire il livello di zucchero nel sangue è la cannabis. I vantaggi includono il trattamento di epilessia, escrescenze tumorali, malattia infiammatoria intestinale e anche COVID-19.
Un'altra area in cui i fitochimici nella cannabis offrono grandi speranze è nel trattamento del dolore. I cannabinoidi spesso funzionano dove i farmaci hanno fallito, anche nel trattamento del dolore causato dal cancro e del dolore nervoso cronico. Un rapporto pubblicato nel 2010 su 14 studi clinici che utilizzavano la marijuana nel trattamento del dolore ha rivelato che non solo controllava il dolore ma, in molti casi, lo faceva meglio delle alternative farmaceutiche.
Il Farm Bill del 2018 includeva una sezione che legalizzava la produzione di canapa. Questa è anche una fonte di cannabidiolo (CBD) e una varietà di altri fitochimici. Il nome botanico per la canapa e la marijuana è Cannabis sativa. La differenza sta nella quantità di tetraidrocannabinolo (THC) che produce gli effetti psicoattivi. Secondo il Farm Bill, la canapa contiene meno dello 0,3% di THC.
Canapa e marijuana sono conosciute con il nome di cannabis. Uno studio pubblicato ha valutato i dati del NHANES di 4.657 uomini e donne adulti, indagando l'uso di marijuana e misurando l'insulina a digiuno e lo zucchero nel sangue.
I ricercatori hanno scoperto che dei 579 utenti attuali e dei 1.975 precedenti, l'uso attuale ha abbassato i livelli di insulina a digiuno del 16% e la resistenza all'insulina del 17%. Inoltre, c'era un legame significativo tra l'uso e una circonferenza della vita più piccola.
C'è un crescente interesse per l'analisi dell'effetto della cannabis sul diabete. La ricerca della American Alliance for Medical Cannabis ha suggerito che può aiutare a stabilizzare lo zucchero nel sangue, prevenire l'infiammazione dei nervi e abbassare la pressione sanguigna.
Uno studio pubblicato ha postulato che la tetraidrocannabivarina e il cannabidiolo, due fitocannabinoidi non psicoattivi presenti nella cannabis, possono influenzare il metabolismo del glucosio in un modello animale.
I risultati hanno dimostrato che la tetraidrocannabivarina ha ridotto significativamente la glicemia a digiuno ed è stata ben tollerata dai soggetti.