Ricetta di Dott. Mercola
Il natto è un piatto a base di fagioli di soia fermentati, uno degli alimenti giapponesi più particolari e salutari, con una storia che risale a oltre 1000 anni fa. Non si sa bene come sia stato creato, ma esistono diverse teorie.
Una delle storie più famose ha come protagonista Hachiman Taro Yoshiie, un generale vissuto durante il periodo Heian (tra il 794 e il 1185). Una notte, i soldati di Hachiman stavano cucinando fagioli di soia per nutrire i cavalli, ma all'improvviso furono attaccati. Colti dal panico, si affrettarono a riporre il cibo in un tawara (un sacco di paglia di riso) legato sul dorso del cavallo. Qualche giorno dopo, scoprirono che il calore del corpo del cavallo aveva fatto fermentare i fagioli.
Li provarono, ne apprezzarono il sapore e, da questa vicenda, nacque il natto. Al giorno d'oggi, questo alimento viene mangiato in tutto il Giappone, e si stima che ne vengano prodotte ben 700.000 tonnellate l'anno.
Come saprai, in genere non consiglio di mangiare prodotti a base di soia, dato che sono correlati a diversi problemi di salute. Però, il natto è uno dei pochi che consiglio. Il processo di fermentazione elimina gli svantaggi del consumo di soia cruda o cotta, quindi si ottiene un piatto pieno di probiotici e sostanze nutritive che possono aiutarti a ottimizzare la salute.
Se non hai mai provato il natto prima d'ora, ti consiglio di dare una possibilità a questa ricetta.
Ricetta per produrre il natto fresco in casa
Ingredienti
- 450 grammi di fagioli di soia biologici
- 0,1 grammi di polvere di batterio Bacillus natto, in alternativa 1 confezione commerciale di natto
Procedimento
- Lava i fagioli di soia e lasciali in ammollo per circa 24 ore.
- Cuoci i fagioli al vapore da tre a sei ore, finché non saranno facili da schiacciare. Scola via l'acqua.
- Poco prima che i fagioli abbiano finito la cottura, sterilizza tutti gli utensili, le ciotole e i contenitori per il natto (vanno bene anche delle teglie grandi e poco fonde) immergendoli in una pentola di acqua bollente. Assicurati anche di avere le mani pulite.
- Versa i fagioli di soia nella ciotola sterilizzata.
- Mischia la polvere di batteri con 2 cucchiai di acqua, precedentemente bollita e lasciata raffreddare, finché non sarà sciolta. Versa il composto sui fagioli e mescola bene.
- Trasferisci i fagioli nei piatti sterilizzati. Disponili in uno strato sottile, non più alto di 2,5 cm.
- Copri i piatti con un panno di lino o un panno per formaggio sterilizzato, fissalo con delle mollette o un elastico.
- Metti i piatti in forno (spento) con la luce accesa. La luce dovrebbe riuscire a riscaldare il forno quanto basta per portare la temperatura tra 37 e 42 °C, fornendo il calore necessario per la fermentazione.
- Metti un termometro in forno e monitora la temperatura. Se è troppo freddo, aggiungi una lampada alla base del forno, con una lampadina da 40 o 60 watt, a seconda del calore di cui hai bisogno.
- Mantieni i fagioli a una temperatura compresa tra i 37 e i 42 °C per un periodo di 22-24 ore.
- Rimuovi le mollette o l'elastico (lasciando il telo) e metti i piatti in frigo. Lascia raffreddare durante la notte prima di mangiare.
Se usi del natto acquistato in negozio, basta aggiungerlo a una piccola quantità di acqua precedentemente bollita e lasciata raffreddare, per poi mescolare fino a ottenere una pasta, versarla sui fagioli di soia e mescolare bene.
L'ideale sarebbe stare su una proporzione del 5% - 10% di natto sul 90% - 95% di fagioli di soia cotti.
Nota: il natto può essere conservato in frigo per massimo una settimana. Puoi anche congelarlo per massimo due mesi.
I problemi del consumo di soia non fermentata
Da tempo i produttori di soia spendono molto per promuovere i loro prodotti, supportando la pubblicità con citazioni a studi pagati da loro che omettono i possibili pericoli. Nonostante quello dicono, consumare soia, soprattutto in grandi quantità, può far male alla salute dato che contiene:
Antinutrienti che possono bloccare la tripsina, un enzima essenziale per la digestione delle proteine |
Emagluttinina, che può promuovere la coagulazione non voluta del sangue. Una quantità eccessiva può far coagulare i globuli rossi e inibire l'assunzione di ossigeno e la crescita |
Fitati che prevengono l'assorbimento di minerali fondamentali come calcio, magnesio, zinco e ferro |
Goitrogeni che possono bloccare l'abilità del corpo di sintetizzare ormoni tiroidei e interferire con il metabolismo dello iodio |
Fitoestrogeni che possono disturbare le funzioni endocrine, e potrebbero aumentare il rischio di infertilità |
Tratti geneticamente modificati che possono interferire con la salute digestiva |
La soia, però potrebbe anche farti bene ma solo se fermentata. Questo processo riduce i fitati della soia e i livelli di antinutrienti, rendendola benefica per la salute.
La fermentazione fa emergere i benefici della soia per la salute
I fagioli di soia vengono trasformati in natto con la fermentazione attraverso il Bacillus natto, un probiotico protagonista di questo alimento. Non si può creare il natto, infatti, senza una coltura di partenza, altrimenti saranno semplici fagioli di soia bolliti.
Secondo la ricerca scientifica, il natto è benefico per:
• Salute cardiaca — Il natto contiene speciali enzimi chiamati nattokinasi, che furono scoperti dal Dott. Hiroyuki Sumi dell'Università di Chicago. Si è scoperto che aiuta ad abbassare il rischio di coaguli di sangue nei vasi sanguigni, dato che mima la funzione della plasmina, un enzima naturale del corpo che agisce contro la fibrina. Troppa fibrina nel sangue può far sì che il corpo formi coaguli di sangue non necessari, aumentando il rischio di ictus o attacchi di cuore.
• Funzione coagulante e salute delle ossa — La vitamina K2 è un nutriente naturale che viene prodotto durante la fermentazione dei fagioli di soia. È essenziale per aiutare il sistema immunitario a sviluppare una coagulazione ottimale, ma anche per prevenire l'aterosclerosi che capita per indurimento delle arterie. Questa vitamina è essenziale anche per la formazione di ossa sane, dato che aiuta a ridurre l'osteocalcina, una speciale proteina che agisce da colla per incorporare il calcio nelle ossa.
• Capacità antiossidanti — Il natto è ricco di PQQ (pirroloquinolina quinone), una speciale vitamina che aiuta a produrre mitocondri aggiuntivi, ma anche a proteggerli dai radicali liberi. Di conseguenza, ti aiuta a produrre energia per le tue necessità quotidiane.
• Gestione del peso — Se stai cercando di mantenere un peso sano, il natto è una buona scelta. Contiene molte fibre, che possono aiutare a farti sentire sazio più a lungo e promuovono un tratto digestivo sano. Ha anche poche calorie, per questo è un ottimo alimento per chi monitora il proprio apporto calorico.
Diversi modi per mangiare il natto
Il natto ha un sapore molto particolare, pungente, che va acquisito e un aroma molto inusuale, spesso paragonato a quello di calzini sporchi, inoltre non ha un bell’aspetto. Questi fattori fanno sì che sia difficile la diffusione al di fuori del Giappone.
Anche io ho avuto difficoltà quando mangiavo il natto per le prime volte. Attraverso vari esperimenti, sono riuscito a trovare una combinazione che si adattava al mio gusto: un mix di senape gialla biologica, cipolle a dadini, maionese di semi d'uva, un pizzico di sale dell'Himalaya aggiunto al mio natto fatto in casa. Ormai mi piace, e non vedo l'ora di mangiarlo.
Se hai provato il natto senza niente e non ti è piaciuto il sapore, ci sono tre modi per migliorarlo. Personalmente, consiglio di usare una salsa di soia biologica o una senape piccante. Puoi provare le combinazioni che ti ho consigliato prima, oppure puoi mischiare il natto con altri alimenti come:
- Kimchi (piatto tradizionale coreano composto da verdure fermentate)
- Uovo crudo
- Cipollotto verde
- Zenzero giapponese
La rivista giapponese di viaggi MATCHA consiglia anche di aggiungere il natto ad altri piatti, come curry giapponese e tempura. Comunque tu decida di mangiare il natto, aggiungerlo alla tua dieta può aiutarti a ottimizzare la salute, dato che i benefici sono troppi per ignorarli. Potrebbe volerci del tempo per abituarti al sapore, ma prima o poi lo apprezzerai come faccio io.