Nutri i batteri dell’intestino per migliorare la salute e il benessere mentale

batteri dell’intestino

BREVE RIASSUNTO-

  • Uno dei modi migliori e meno costosi per ottimizzare i batteri presenti nell’intestino microbioma intestinale è mangiare cibi tradizionalmente fermentati e ricchi di fibre. Anche gli integratori probiotici possono essere utili
  • Una dieta sana è in grado di influenzare la salute anche perché crea un ambiente ottimale per i batteri benefici nell'intestino, mentre diminuisce quelli patogeni o responsabili di malattie, funghi e lieviti
  • Se devi prendere un antibiotico, assicurati di abbinarlo a un probiotico di alta qualità. Per garantire la sopravvivenza dei batteri benefici, prendlo qualche ora prima o dopo l'assunzione dell'antibiotico

Del Dott. Mercola

Non passa un giorno senza che i media manistream parlino dell'importanza della flora intestinale per la salute.

Uno dei modi migliori e meno costosi per ottimizzare il microbioma intestinale è eliminare zuccheri naturali e lavorati sostituendoli con cibi tradizionalmente fermentati, ma anche gli integratori probiotici possono essere utili.

Greg Leyer, dottore di ricerca in microbiologia alimentare, direttore scientifico dell’United Agricultural Services Laboratories, società specializzata in probiotici è uno studioso di probiotici da più di due decenni: "Mi sono interessato alla microbiologia e ho dedicato la mia ricerca universitaria a studiare i batteri patogeni, quei batteri che vogliamo evitare e che ci fanno ammalare”.

Si inizia dal cibo reale

Numerose prove scientifiche rivelano come l’alimentazione sia più importante di quanto si pensi, in particolare per quanto riguarda il nutrimento dei batteri che promuovono la salute nel corpo, mantenendo così sotto controllo quelli dannosi.

I probiotici sono integratori progettati per aumentare i batteri benefici, con maggiore concentrazione nell'intestino. In tutto il tratto gastrointestinale si possono trovare batteri di diverso tipo, oltre a quelli presenti in altre aree del corpo, come la bocca e la pelle.

Gli integratori possono apportare diversi benefici, ma prima di assumerli è necessario ottimizzare le condizioni in cui questi batteri benefici crescono.

Una dieta sana influenza la salute perché aiuta a creare un ambiente ottimale per i batteri benefici nel tuo intestino, mentre diminuisce i batteri patogeni o che causano malattie, funghi e lieviti.

"Mangiare sano" equivale fondamentalmente a mangiare cibo “vero”, evitare cibi lavorati e stare lontano dagli zuccheri, perché poche cose fertilizzano e accelerano la crescita di microbi patogeni più delo zucchero.

L'importanza dei probiotici quando si prende un antibiotico

Negli Stati Uniti secondo la Food and Drug Administration, non è possibile commercializzare un probiotico dicendo che è utile prenderlo insieme a un antibiotico, altrimenti questo implicherebbe che gli antibiotici potrebbero apportare un danno.

Come risultato di queste restrizioni, a meno che non si passi un discreto periodo di tempo a leggere sull'argomento, è possibile che non si sia a conoscenza di molti dei benefici dei probiotici.

"Ci sono molte ricerche estremamente convincenti che non riusciamo a mettere sull'etichetta di un prodotto", osserva Leyer. "Uno degli aspetti più interessanti è il ruolo dei batteri sani quando vengono co-prescritti con un antibiotico, e l'effetto che hanno sul mantenimento di popolazioni sane nell'intestino.

Gli antibiotici sono selettivi per i batteri e non per i virus, ma non sono terribilmente selettivi per un particolare tipo di batteri. Avranno, come dimostrano molti studi un effetto tremendamente dirompente sulla comunità microbica nel suo complesso.

Elimineranno l’elemento bersaglio, che causa l’infezione ed è buona cosa... ma faranno anche molto male alle popolazioni di batteri buoni presenti.

Secondo alcuni studi, quando si somministrano i probiotici con gli antibiotici anche dopo aver interrotto il regime antibiotico, si è rapidamente in grado di ripristinare la popolazione batterica allo stato di salute che aveva prima del trattamento".

Linee guida per assumere probioitici insieme ad antibiotici

Se stai prendendo un antibiotico, non prendere contemporaneamente il probiotico, perché altrimenti l’antibiotico lo neutralizzerà, ma assumilo qualche ora prima o dopo. Secondo la ricerca clinica condotta dalla Leyer, questa strategia sembra funzionare abbastanza bene.

Anche il lievito Saccharomyces, un tipo di lievito benefico, può essere utile quando si prende un ciclo di antibiotici, ed è stato dimostrato che previene la diarrea.

I pericoli degli antibiotici nella catena alimentare

Gli antibiotici medici non sono l'unica fonte di esposizione questi farmaci che abbiamo. Circa l'80% di tutti gli antibiotici venduti negli Stati Uniti sono in realtà utilizzati nella produzione zootecnica per ingrassare gli animali e prevenire le malattie.

Quindi, a meno che tu non stia acquistando carni biologiche da animali al pascolo libero e grass fed, probabilmente stai ingerendo dosi minuscole di antibiotici in ogni hamburger e bistecca che mangi.

Questa continua esposizione a basse dosi ha l'ulteriore svantaggio di promuovere la resistenza agli antibiotici che stanno diventando veicoli di propagazione (piuttosto che di cura) delle malattie.

Non c'è dubbio che gli antibiotici abbiano salvato delle vite. Ma se si dovesse analizzare attentamente e determinare oggettivamente il loro vero impatto, si potrebbe scoprire che hanno fatto più male che bene. Leyer cita il libro "Missing Microbes: How the Overuse of Antibiotics Is Fueling Our Modern Plagues", scritto dal Dott. Martin Blaser, nel quale è esposta la teoria secondo la quale molte delle nostre epidemie di malattie moderne possono essere legate all'effetto dirompente che i cibi moderni hanno sul nostro microbiota.

Probiotici per la prevenzione delle perdite intestinali, e altri problemi

Le perdite intestinali si verificano quando si ha un'interruzione delle interconnessioni tra le cellule dell'intestino. Possono svilupparsi piccoli buchi o lacerazioni, permettendo alle particelle di cibo di entrare nel flusso sanguigno, il che può causare una risposta autoimmune.

È un problema serio, e ho conosciuto un certo numero di persone che sono quasi morte per questo. Ci sono diverse cause per le perdite intestinali, ma qualunque sia la causa, uno dei rimedi più potenti è il consumo di brodo di ossa biologico fatto in casa e di verdure fermentate. Anche alcuni integratori probiotici possono essere utili.

I probiotici sono stati ampiamente testati per le loro funzioni immunologiche. Ad esempio, negli anziani, possono aiutare ad aumentare l'attività delle cellule immunitarie che combattono quelle tumorali. Il meccanismo coinvolto, in questo caso, è costituito da una serie di messaggeri immunochimici chiamati citochine. C’è ancora molto da imparare, però, sui meccanismi esatti con cui i probiotici influenzano la salute.

I probiotici e l'asse intestino-cervello

È diventato abbastanza chiaro che i benefici dei probiotici vanno oltre l'intestino. Studi più recenti hanno approfondito il ruolo dei batteri intestinali nel funzionamento dell'asse intestino-cervello e su come giovano alla salute mentale e psicologica. L'ansia, la depressione e altri disturbi dell'umore sono sempre più riconosciuti come in parte legati a un microbioma sbilanciato.

I probiotici sembrano avere la capacità di produrre composti chiamati neuropeptidi che interagiscono direttamente con il cervello. I probiotici influenzano certamente il sistema immunitario attraverso la modulazione dell'infiammazione, in grado di interagire con la barriera emato-encefalica e di attraversarla.

Stai attento al cibo spazzatura che si spaccia per 'probiotico'

Come regola generale, credo che la maggior parte delle persone sia in grado di ottenere la maggior parte del proprio supporto nutrizionale da cibo genuino. Questo è certamente il caso dei batteri benefici, perché ci sono un sacco di buoni alimenti fermentati che li forniscono.

Una delle cose che mi irritano di più quando si parla di probiotici è sentire nominare lo yogurt, perché in molti casi non sono altro che schifezze cremose.

Molte persone pensano che comprando lo yogurt commerciale al supermercato, facciano qualcosa di buono per sé stessi quando in realtà non è così. Farebbero molto meglio a prendere un integratore probiotico, perché in tal caso eviterebbero di aggiungere zuccheri e altri additivi nocivi per la salute. L'eccezione a questa regola è lo yogurt prodotto tradizionalmente con latte crudo biologico.

Gli yogurt commerciali spesso contengono da 25 a 30 grammi di zucchero per porzione, che soddisfa o supera la quantità giornaliera raccomandata di zucchero per l'intera giornata!

Anche la quantità di probiotici che si ottengono con lo yogurt commerciale è molto inferiore a quella che si otterrebbe con un integratore di probiotici di alta qualità. Uno yogurt commerciale potrebbe darti un milione di cellule probiotiche, sembra molto, ma se prendi un integratore di qualità ottieni decine di miliardi di probiotici, ossia tre ordini di grandezza in più. Quindi, da questo punto di vista, un integratore è chiaramente più facile e conveniente.

Linee guida per i probiotici

Fattori a cui prestare attenzione quando si cerca di identificare un integratore probiotico di alta qualità:

Assicurati che sia un marchio rispettabile. Se ti fidi dei prodotti realizzati da un'azienda, forse stanno facendo un ottimo lavoro anche nella realizzazione dei loro probiotici.

Cerca un probiotico con una potenza di formazione delle colonie (Colony Forming Unit o CFU) pari o superiore a 50 miliardi. Questo è il numero di batteri che vengono somministrati per dose.

La dichiarazione di durata di conservazione delle CFU. Evita le capsule che dichiarano i CFU solo al momento della produzione. I prodotti alimentari devono essere in confezioni richiudibili e conservati come indicato.

Cerca un prodotto che contenga più specie di batteri, in modo da avere una biodiversità. Detto questo, i prodotti contenenti specie di Lactobacillus e Bifidobatteri sono generalmente consigliati.

Alcuni esempi sono Lactobacillus acidophilus e Lactobacillus plantarum. Questi organismi risiedono prevalentemente nell'intestino tenue o nel tratto gastrointestinale superiore (IG), dove si trovano la maggior parte delle cellule immunitarie.

I bifidobatteri, d'altra parte, risiedono nell'intestino crasso o nel tratto gastrointestinale inferiore, che è un'altra posizione critica associata alla salute. Bifidobacterium lactis, Bifidobacterium longum e Bifidobacterium bifidum sono importanti.

Cerca marchi non OGM.

Verifica che siano prodotti secondo le attuali Buone Pratiche di Fabbricazione (cGMP).

Ottimizzare il microbioma è una potente strategia di prevenzione delle malattie

Cosa fare Cosa evitare
Mangia molti alimenti fermentati — Scelte sane includono lassi, latte biologico fermentato ottenuto da animali liberi di pascolare e che si nutrono di erba come il kefir, natto (soia fermentata) e verdure fermentate. Antibiotici — a meno che non siano assolutamente necessari (e quando li assumi, assicurati di ripopolare l'intestino con alimenti fermentati e/o un integratore di probiotici di alta qualità.
Assumi integratori probiotici — Anche se non sono un grande sostenitore dell'assunzione di molti integratori (in quanto credo che la maggior parte dei nutrienti debbano provenire dal cibo), i probiotici sono un'eccezione se non si consumano regolarmente cibi fermentati. Carni allevate in modo convenzionale e altri prodotti animali, in quanto gli animali negli allevamenti intensivi sono abitualmente nutriti con antibiotici a basso dosaggio, oltre a cereali geneticamente modificati, ricchi di glifosato, che sono stati anche correlati alla distruzione della flora intestinale.
Potenzia l'apporto di fibre solubili e insolubili — Concentrati su verdure, noci e semi, compresi i semi germogliati. Acqua con aggiunta di cloro e fluoro — Soprattutto quando ci si lava, per esempio durante la doccia, dato che è peggio rispetto a berla.
Sporcati le mani in giardino — L'esposizione a batteri e virus può servire come "vaccino naturale" per rafforzare il sistema immunitario e fornire un'immunità duratura contro le malattie.

Sporcarsi le mani in giardino può aiutare a riappropriarsi del proprio sistema immunitario grazie ai microrganismi benefici presenti sulle piante e nel terreno.

Secondo un recente rapporto, la mancanza di esposizione all'esterno può di per sé causare "carenze" nel microbioma.
Cibi lavorati — Lo zucchero in eccesso, oltre che avere nutrienti "morti", alimenta i batteri patogeni.

Anche gli emulsionanti alimentari come il polisorbato 80, la lecitina, la carragenina, i poligliceroli e la gomma di xantano sembrano avere un effetto negativo sulla flora intestinale.

A meno che non siano biologici al 100%, possono anche contenere OGM che tendono ad essere fortemente contaminati da pesticidi come il glifosato. Ci sono anche dolcificanti artificiali che alterano i batteri intestinali in modi avversi.
Aprire le finestre — Per la stragrande maggioranza della storia umana l'esterno è sempre stato parte dell'interno e in nessun momento della nostra giornata eravamo veramente separati dalla natura.

Al giorno d'oggi, passiamo il 90% della vita in ambienti chiusi. E, anche se tenere separato l'ambiente esterno ha i suoi vantaggi, ha anche cambiato il microbioma della casa.

Le ricerche dimostrano che l'apertura di una finestra e l'aumento del flusso d'aria naturale possono migliorare la diversità e la salute dei microbi nella tua casa, il che, a sua volta, offre vantaggi per te.
I prodotti chimici per l'agricoltura — Il glifosato (Roundup) in particolare è un noto antibiotico e ucciderà attivamente molti dei batteri intestinali benefici quando si mangiano alimenti contaminati dal Roundup.
Lavare i piatti a mano invece di usare la lavastoviglie — Le ricerche hanno dimostrato che lavare i piatti a mano lascia più batteri sulle stoviglie di quanto non facciano le lavastoviglie, e che mangiare su questi piatti non sterili può effettivamente diminuire il rischio di allergie stimolando il sistema immunitario. Il sapone antibatterico — Uccide sia i batteri buoni che quelli cattivi, e contribuisce allo sviluppo della resistenza agli antibiotici.