Del Dott. Mercola
Lo zucchero è uno dei prodotti più pericolosi che si possano ingerire. Genera una dipendenza da cui è difficile liberarsi. La cosa più inquietante è che si può trovare quasi in tutti gli alimenti lavorati in commercio. Si nasconde dietro diversi nomi e agisce sul corpo in modi che gli scienziati stanno continuando a scoprire. Anche se i media e le associazioni sanitarie hanno messo in guardia i consumatori sull'eccessivo consumo di grassi e sale, è stato detto molto poco sull'eccessiva quantità di zucchero nella dieta.
La triste verità è che numerosi studi, condotti nel corso di decenni, hanno dimostrato i danni provocati dallo zucchero sulla salute. In America l'industria alimentare, però, è riuscita a insabbiare queste prove, sostenendo che lo zucchero abbia pochi, se non nessun effetto sulla salute o sul peso.
I cibi che mangi hanno un enorme impatto su cervello, salute intestinale e metabolismo cellulare, e tutto ciò influisce sulla salute e sulla capacità quotidiana di essere produttivi a casa e al lavoro. In passato, lo zucchero era uno sfizio che ci si concedeva solo in occasioni speciali. Al giorno d'oggi, invece, si trova quasi in tutto quello che mangi, a parte gli alimenti genuini e non lavorati.
È contenuto in qualsiasi tipo di cibo lavorato, snack, bibite, salse, pane, condimenti e carni confezionate. Anche il latte e gli alimenti per l'infanzia sono ricchi di zuccheri, che attivano il sistema di ricompensa del cervello, aumentando il desiderio di consumarne altro.
La ricerca dimostra piuttosto chiaramente che gli zuccheri raffinati in quantità eccessive promuovono la disfunzione mitocondriale. I mitocondri sono centrali energetiche e forniscono, appunto, energia alle cellule. Se non funzionano più normalmente, tutto il corpo potrebbe risentirne.
Al momento, i ricercatori hanno confermato che lo zucchero danneggia la funzione cellulare, a prescindere da quanto sia sano lo stile di vita, prima di iniziare a consumarlo.
Lo zucchero stimola i cambiamenti metabolici che danneggiano la salute
All'interno di uno studio condotto dall'Università del Surrey, i ricercatori hanno chiesto a due gruppi di uomini di cambiare le loro abitudini alimentari per tre mesi. Il primo era composto da individui che presentavano all'inizio i sintomi della steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e l'altro, invece, no.
Tutti i partecipanti, ogni giorno per un periodo di 12 settimane, hanno consumato alcuni 650 calorie provenienti dallo zucchero, altri non più di 140. I ricercatori hanno poi misurato i livelli di grassi nel sangue e nel fegato di ognuno.
Quello che hanno scoperto non è stato sorprendente. Chi ha consumato 650 calorie provenienti dallo zucchero al giorno per 12 settimane ha registrato livelli molto più alti di grassi nel sangue e nel fegato. La ricerca è stata pensata come uno studio randomizzato-crossover, il che significa che ogni partecipante ha seguito entrambe le diete in ordine casuale. Il responsabile dello studio, il ricercatore capo Bruce Griffin, dottore di ricerca e professore di metabolismo nutrizionale presso l'Università del Surrey, ha commentato i risultati così:
"Le nostre scoperte forniscono nuove prove che il consumo di elevate quantità di zucchero possa alterare il metabolismo dei grassi in modi che potrebbero aumentare il rischio di malattie cardiovascolari".
Il metabolismo dei grassi è il processo che ne determina la scomposizione e il trasporto nel sangue alle cellule del corpo. I risultati dello studio hanno anche dimostrato che i partecipanti che a inizio dello studio avevano registrato bassi livelli di grasso epatico, dopo una dieta ad alto contenuto di zucchero, hanno mostrato analisi del sangue, del fegato e del metabolismo dei grassi simili a quelle di chi soffriva di steatosi epatica non alcolica (NAFLD), una condizione legata all'obesità che colpisce fino al 25% degli americani.
L'obiettivo dei ricercatori era quello di determinare il ruolo dello zucchero sul metabolismo del fegato e l'influenza sulla salute cardiovascolare. Quello che hanno riscontrato è che entrambi i gruppi, quelli con e senza NAFLD, con un maggiore consumo di zuccheri hanno mostrato cambiamenti nel metabolismo dei grassi legati alle malattie cardiovascolari.
In passato, la NAFLD si verificava quasi esclusivamente negli adulti. Ci sono degli studi secondo i quali ora si verificherebbe anche nel 10% dei bambini dai 2 ai 19 anni. Il motivo è una dieta ad alto contenuto di zucchero, a partire dall'infanzia. Purtroppo, questi bambini corrono un rischio significativamente maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari, a meno che la loro dieta non venga modificata.
Zucchero: un elemento trainante dietro le principali cause di morte
Il giornalista investigativo e scrittore Gary Taubes, all'inizio del suo libro, "The Case Against Sugar", fa un confronto tra lo scarso numero di persone a cui è stato diagnosticato il diabete alla fine del 1800, quando lo zucchero non era un alimento principale nella dieta, e il tasso attuale, che vede una persona su 3 affetta da diabete e prediabete.
Anche solo lo zucchero aggiunto a una bibita da 170 ml, se la si beve ogni giorno, è sufficiente per far aumentare il rischio di obesità, diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense stima che l'americano medio ricavi il 16% delle proprie calorie giornaliere dallo zucchero, ovvero fino a 30 cucchiaini da tè al giorno, tre volte la quantità raccomandata. In un anno questo significa mangiare 35 sacchi di zucchero da 2,25 kg.
Diverse aziende inseriscono lo zucchero per le sue proprietà assuefacenti, in modo da aumentare le vendite dei prodotti, insieme allo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.
Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS) non solo è più economico per i produttori, ma, purtroppo determina anche una maggiore iniezione di zucchero nel corpo.
Per i bambini in fase di crescita è ancora più dannoso, perché il loro corpo non è in grado di gestire la quantità di zucchero presente in caramelle, alimenti trasformati e bevande zuccherate. Hanno anche davanti a sé molti più anni di consumo di zucchero, per danneggiare i loro mitocondri e il metabolismo cellulare, collegati a molte delle principali cause di morte, tra cui:
Malattie cardiache |
Ipertensione |
Aterosclerosi |
Cancro |
Ictus |
Diabete |
Malattie croniche del fegato |
Morbo di Alzheimer e di Parkinson |
Lo zucchero è associato a un maggiore rischio di depressione
Lo zucchero è associato anche a un maggiore rischio di depressione perché, agendo sul cervello, determina dei processi negativi che influiscono anche sull'umore e sul comportamento. Diversi studi hanno riscontrato un'associazione tra l'aumento dell'assunzione di zucchero e dei tassi di depressione.
Questo alimento contribuisce ai cambiamenti d'umore in vari modi. Per cominciare, aumenta la resistenza all'insulina, che gioca un ruolo significativo per la salute mentale. A lungo andare, questo provoca una risposta infiammatoria cronica nel corpo.
Uno studio di tipo interculturale, ha evidenziato che i fattori dietetici alla base di depressione e schizofrenia sono molto simili a quelli del diabete e delle malattie cardiache. Tutti coinvolgono una risposta infiammatoria cronica, di cui lo zucchero è un fattore primario.
I ricercatori hanno anche scoperto un'associazione significativa tra dipendenza e disturbi dell'umore, tra cui la depressione. In uno studio che ha tracciato le abitudini alimentari e le condizioni mediche di 8.000 persone nell'arco di 22 anni, è emerso che gli uomini che consumavano 67 grammi o più di zucchero al giorno avevano in cinque anni il 23% di probabilità in più di ricevere una diagnosi di depressione rispetto a quelli che consumavano meno di 40 grammi. Nessuno dei partecipanti era già in cura per malattie mentali all'inizio dello studio.
L'effetto dello zucchero sulla salute mentale sembrerebbe avere delle conseguenze a parte rispetto alla situazione socioeconomica, all'attività fisica, al consumo di alcolici, al fumo o ad altre abitudini alimentari.
Le scoperte di questo studio sono degne di nota. Anche se la metodologia usata non ha consentito ai ricercatori di trovare causa ed effetto, i risultati si allineano perfettamente con studi precedenti. Questi suggeriscono che il consumo eccessivo di zucchero potrebbe stimolare uno squilibrio nei composti chimici neurologici che influenzano l'umore, aumentando il rischio di soffrire di depressione e ansia.
Lo zucchero influisce sulla funzione della dopamina nel cervello, il neurotrasmettitore che attiva il sistema di ricompensa, allo stesso modo in cui i narcotici influenzano il cervello e possono innescare una forte dipendenza.
Dato che la dipendenza e i disturbi dell'umore sono collegati tra loro, e lo zucchero determina potenti variazioni di umore associate alla dipendenza, i ricercatori che hanno analizzato gli effetti biochimici e neurologici hanno concluso che potrebbe, su alcune persone, causare una dipendenza simile a quella da cocaina.
L'eccesso di zucchero è tossico
Lo zucchero stimola il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo all'interno di molte vie importanti, in particolare nella via mesolimbica.
Il modo in cui la dopamina influisce sul cervello in quest'area, cambia con la dipendenza e aumenta la percezione della motivazione o del piacere. Sono proprio queste sostanze chimiche a rendere lo zucchero così piacevole e il motivo per cui i produttori lo usano in modo da manipolare il nostro comportamento.
Proprio come altre droghe che creano dipendenza, lo zucchero non è salutare. Non avendo alcun valore nutrizionale, è uno degli ingredienti più tossici nella dieta occidentale.
Il fruttosio lavorato, come l'HFCS, è un'altra forma di zucchero che viene aggiunto agli alimenti trasformati e provoca addirittura un danno maggiore rispetto al semplice glucosio o allo zucchero da tavola, una miscela di glucosio e fruttosio.
Uno studio condotto da Kimber Stanhope, ricercatrice e biologa, specializzata in nutrizione presso la University of California Davis, ha dimostrato che il fruttosio non agisce come il glucosio nel corpo.
Ogni partecipante è stato casualmente scelto per consumare bevande zuccherate con glucosio o fruttosio per un periodo di 10 settimane, con uguale numero di calorie. Nonostante questo, il gruppo che ha consumato fruttosio ha registrato un aumento dei lipidi associati alle malattie cardiovascolari, una maggiore resistenza all'insulina e un aumento del grasso viscerale associato alle malattie metaboliche.
Il gruppo del glucosio non ha avuto questi cambiamenti negativi. Secondo gli autori, "questi dati suggeriscono che il fruttosio alimentare aumenta specificamente la DNL [lipogenesi epatica de novo], promuove la dislipidemia, diminuisce la sensibilità all'insulina e aumenta l'adiposità viscerale negli adulti in sovrappeso/obesi".
Il miglior modo per proteggere la salute è evitare lo zucchero
Le varie ricerche effettuate da alcune tra le istituzioni più rispettate in tutto il mondo, confermano che lo zucchero è un fattore primario che favorisce lo sviluppo di malattie croniche e contribuisce alle principali cause di morte, tra cui cancro e malattie cardiache. È ovvio, quindi, che per star bene è meglio evitare il più possibile lo zucchero, se non eliminarlo completamente dalla propria dieta.
Ovviamente consumare cibi genuini e biologici è la cosa migliore che si possa fare per la propria salute. Se si acquistano cibi confezionati, invece, bisogna leggere attentamente le etichette in modo da poter prendere una decisione informata sulla quantità di zucchero che si aggiunge alla propria dieta.
Ci sono diverse tipologie di zuccheri che possono passare inosservati sulle etichette. Di seguito riportiamo un elenco di alcuni di quelli più comuni, ma lo zucchero ha più nomi di quanti ne siano elencati qui.
Le etichette degli alimenti, inoltre, elencano gli ingredienti in ordine di quantità nel prodotto: il primo ingrediente è presente in quantità maggiore rispetto al secondo, e così via.
Se lo zucchero è presente in quarta, sesta, nona e undicesima posizione, considerando il totale lo puoi tranquillamente mettere in prima o seconda posizione. Alcuni di questi nomi contengono la parola "sciroppo" o terminano in "osio", questo li identifica come zuccheri.
Concentrato di succo di frutta |
Succo di canna evaporato |
Cristalli di canna da zucchero |
Melassa nera |
Sciroppo di burro |
Succo di frutta |
Miele |
Sciroppo di carruba |
Caramello |
Sciroppo di riso integrale |
Solidi di sciroppo di mais |
Zucchero di canna |
Sciroppo di zucchero |
Sciroppo d'acero |
Melassa |
Zucchero invertito |
Sciroppo di sorgo |
Sucanat |
Melassa bianca |
Zucchero bruno |
Malto d'orzo |
Sciroppo di mais |
Destrina |
Destrosio |
Malto diastatico |
Etilmaltolo |
Glucosio |
Glucosio solido |
Lattosio |
Sciroppo di malto |
Maltosio |
D-ribosio |
Sciroppo di riso |
Galattosio |
Maltodestrina |
Zucchero semolato |