Il caffè disidrata?

Sottoposto a fact-checking
caffè disidrata

BREVE RIASSUNTO-

  • Bere anche una moderata quantità di caffè ogni giorno non porterà alla disidratazione, lo confermano le ricerche scientifiche. I bevitori uomini abituati a bere caffè ne ricaveranno la stessa idratazione rispetto all’acqua
  • Il caffè non è disidratante, ma può essere utile sapere che altre bevande offrono maggiori benefici in quanto impiegano più tempo per essere assorbite attraverso lo stomaco, come il latte crudo biologico e l'acqua di cocco biologica
  • Bere caffè stimola anche il metabolismo, riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, ictus, malattie cardiovascolari e morte prematura. Una meta-analisi ha anche scoperto che gli atleti che lo bevono hanno beneficiato di migliori prestazioni e ridotto l'indolenzimento post-allenamento
  • I chicchi di caffè a tostatura scura hanno i migliori benefici per la salute, in relazione agli alti livelli di antiossidanti e al basso livello di acrilammide. È anche fondamentale scegliere chicchi di caffè coltivati organicamente o biodinamicamente per ridurre l'esposizione al glifosato e ad altri residui chimici

Del Dott. Mercola

Nessuno sa esattamente quando il caffè sia stato scoperto. Per la National Coffee Association ci sono molte leggende sull’origine del caffè. La storia che si ripete più frequentemente è quella di un pastore di capre che ha scoperto il potenziale dei chicchi notando il comportamento di questi animali dopo averne mangiato le bacche.

Da questo umile inizio si è sviluppata un'enorme industria. Secondo i dati raccolti da World Atlas i primi tre paesi consumatori di caffè sono: Finlandia, dove i cittadini bevono 12 kg di caffè a persona all'anno, Norvegia con un consumo di 9,9 kg pro capite e Islanda con 9 kg.

Gli Stati Uniti sono al 25° posto, all'ultimo posto, dove i residenti consumano 4,2 kg pro capite, dietro Portogallo, Libano, Croazia, Grecia e Brasile. Secondo i dati più recenti raccolti dalla National Coffee Association come riportato dal Daily Coffee News, la quantità di caffè consumato in America è rimasta invariata nell'ultimo anno, ma viene servita una miscela più pregiata.

Secondo il Daily Coffee News, per la prima volta in 69 anni di pubblicazione riguardanti le tendenze del caffè, nel consumo, il caffè pregiato ha superato quello non pregiato. Un altro dato interessante: se tutti i giorni vai in una caffetteria locale al mattino, potresti passare fino a 45 ore all'anno in attesa della tua tazza.

Che tu sia in fila per il tuo caffè o che tu lo prepari a casa per darti una spinta durante la mattinata, ti sei mai chiesto se il leggero effetto diuretico che provi sia dovuto alla disidratazione?

Non credere alla leggenda per cui il caffè è disidratante

La scienza ha subito smentito quella che è nata come una leggenda, secondo la quale anche solo una moderata assunzione di caffè ogni giorno produce disidratazione. Negli anni è stato suggerito che il caffè e altre bevande contenenti caffeina possano causare disidratazione e quindi dovrebbero essere evitate per mantenere un equilibrio di liquidi ottimale.

Per valutare i fattori fisiologici, i ricercatori hanno coinvolto 50 uomini che abitualmente bevevano da tre a sei tazze di caffè ogni giorno. Il gruppo è stato sottoposto a test con acqua o caffè con caffeina. I ricercatori hanno controllato l'attività dei partecipanti: cibo, liquidi e assunzione di caffè durante lo studio.

Per valutare lo stato di idratazione hanno misurato l'acqua corporea totale e utilizzato marcatori di idratazione urinaria e sanguigna. È interessante notare che alla fine "non c'erano differenze significative in una vasta gamma di marcatori ematologici e urinari dello stato di idratazione".

I dati raccolti hanno suggerito che i bevitori abituali di caffè potrebbero godere della stessa idratazione che si ottiene bevendo acqua. Il dottor Daniel Vigil della David Geffen School of Medicine dell'Università della California ha dichiarato anche al Time Magazine come i lievi effetti diuretici della caffeina non causino disidratazione, ma aumentino il livello di idratazione.

Anche se sembra logico supporre che si sta andando verso la disidratazione quando si nota una frequente urgenza di urinare dopo aver bevuto il caffè, in realtà per Vigil, il corpo non perde più liquidi a causa dell’effetto diuretico della caffeina rispetto a quelli che si assumono bevendola. Per lui, un mal di testa dopo aver bevuto la tua tazza di caffè del mattino può indicare che sei sensibile alla caffeina o che potresti già essere disidratato.

Alcune bevande offrono maggiore idratazione

In studio, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, si è cercato di valutare il potenziale che le diverse bevande hanno sullo stato di idratazione e di identificare un indice di idratazione. Questo per aiutare gli individui che potrebbero non avere libero accesso ai fluidi o la capacità di fare frequenti pause per il bagno.

Si è partiti dall'effetto che 13 bevande comunemente consumate avevano sui partecipanti in uno stato ottimale di idratazione. Secondo i risultati, quelle svuotate dallo stomaco a un ritmo più lento, erano in grado di continuare a idratare per un periodo di tempo più lungo. Secondo la CNN, i fattori che rallentavano l'assorbimento includevano proteine, latte intero e bassi livelli di zucchero - esattamente quello che si trova nel latte crudo biologico o nell'acqua di cocco.

I ricercatori hanno scoperto che aumentare il livello di zucchero nelle bevande non aumentava i benefici dell'idratazione. Infatti, non solo contribuiva a creare resistenza all'insulina, ma i livelli più alti di zucchero erano più disidratanti quando il liquido ha raggiunto l'intestino tenue.

Ogni cellula del tuo corpo deve per essere in salute deve rimanere idratata. L'idratazione è fondamentale per la salute cardiovascolare, perché mantiene i muscoli in funzione in modo efficiente e aiuta il cuore a pompare il sangue attraverso il corpo più facilmente.

Comunque, l'idratazione consiste nel portare l'acqua all'interno delle cellule e non semplicemente nel bere più acqua.

Il caffè stimola il grasso bruno e il metabolismo

La maggior parte delle persone beve la sua tazza di caffè al mattino per carburare meglio, ma i ricercatori hanno anche scoperto che la quantità di caffeina in una tazza di caffè standard è sufficiente a stimolare l'attività del grasso bruno, bruciando più energia e potenzialmente migliorando la sensibilità all'insulina. Queste attività cellulari possono anche aiutare a migliorare la gestione del peso.

Il tessuto adiposo bruno è coinvolto nella generazione di calore e nella combustione di glucosio e grassi in una reazione mitocondriale mediata dalla proteina disaccoppiante mitocondriale 1 (UCP1), che aumentando può ridurre il potenziale di obesità.

I ricercatori hanno eseguito un'analisi dei risultati dell'esposizione alla caffeina su colture cellulari e in partecipanti umani sani.In entrambi gli esperimenti, i dati hanno dimostrato risultati positivi. Il trattamento con caffeina ha aumentato l'espressione di UCP1 nella cultura cellulare. Negli adulti sani, la diagnostica per immagini ha dimostrato un aumento della temperatura del tessuto adiposo marrone nella zona sopra clavicolare dopo aver bevuto caffè, che non era presente dopo aver bevuto acqua.

Altri benefici per la salute associati al caffè

Se vuoi godere dei molti benefici per la salute associati al caffè, evita la panna aromatizzata e lo zucchero correttamente coltivato, raccolto e tostato.

L’università di Harvard ha tracciato il rapporto tra il caffè e la salute nella storia. Nel 1991 l'Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha inserito in una lista di possibili cancerogeni. Nel 2016 i dati della ricerca hanno mostrato che il caffè era associato a una diminuzione del rischio di alcuni tumori.

Il solo pensiero del caffè è associato a un'eccitazione psicologica, soprattutto nelle culture occidentali. I ricercatori hanno scoperto che dopo essere stati esposti a stimoli contenenti caffè, come immagini, i partecipanti hanno reagito come se avessero consumato la bevanda: percepivano il tempo come più breve e pensavano in termini più concreti e precisi, suggerendo uno stato mentale più vigile.

Sulla base di un'altra meta-analisi di 30 studi prospettici dal 2002 al 2015, alcuni ricercatori svedesi hanno concluso che bere caffè era inversamente associato al rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Sono stati seguiti partecipanti da 20 a 70 anni per una media di 5,8 anni. I ricercatori hanno scoperto così che coloro che bevevano caffè, rispetto ai non bevitori, avevano un rischio inferiore di prediabete e diabete di tipo 2.

Un altro studio a lungo termine ha suggerito che era il caffè in maniera specifica a ridurre il rischio e non il tè. Tre grandi studi hanno raccolto informazioni dettagliate fornite dai partecipanti ogni due o quattro anni per più di 20 anni. I dati hanno mostrato che quando i volontari hanno aumentato il consumo di caffè a più di una tazza al giorno per quattro anni, hanno sperimentato un rischio inferiore del 12% di diabete di tipo 2 nei quattro anni successivi.

Tra gli altri benefici, il caffè determina un ridotto rischio di ictus, di insufficienza cardiaca e morte prematura.

Una meta-analisi ha rilevato che il caffè ha anche portato benefici agli atleti migliorando le loro prestazioni e un'altra, invece, ha scoperto che la caffeina ha ridotto l'indolenzimento muscolare post-allenamento.

Scegli una tostatura scura biologica o biodinamica

Anche se ci sono molteplici benefici nel bere il caffè, è fondamentale che tu parta da chicchi con tostatura scura, coltivati in modo biologico o biodinamico. I chicchi di caffè che compri marroni o neri, in realtà in natura sono verdi, ma vengono arrostiti a calore elevato per rilasciare il sapore.

Il caffè può essere prodotto a tostatura chiara o scura, ognuna con un gusto e un livello di acidità unici. Il caffè tostato scuro offre alcuni dei migliori benefici per la salute in relazione all'alto livello di antiossidanti e basso livello di acrilammide.

Il colore della tostatura del caffè non è l'unico parametro da valutare. È importante optare per chicchi di caffè macinati in modo biologico o biodinamico. Per esempio, nel monitorare i residui chimici, per il marchio Nestle:

"... in alcuni lotti di caffè verde i livelli di residui chimici sono vicini ai limiti definiti dalle leggi. Stiamo rafforzando i nostri controlli e lavorando con i fornitori per garantire che il nostro caffè verde continui a rispettare le leggi in tutto il mondo".

I residui chimici sono il risultato dell'applicazione del glifosato nei paesi produttori di chicchi di caffè. Nestle ha messo in atto nuove procedure a partire dal 1 ottobre 2019, fino a quando i livelli di contaminazione da glifosato nei chicchi non potranno scendere. Per il sito Bloomberg questo ha "il potenziale per complicare i flussi commerciali globali del caffè".

I produttori brasiliani riferiscono che stanno lavorando per ridurre i residui chimici, per soddisfare i requisiti europei, molto più severi dei regolamenti americani: la qualità del cibo che si mangia è determinata dal modo in cui viene coltivato.

Anche il cibo prodotto biologicamente - ossia coltivato senza pesticidi - può essere coltivato in un terreno carente di nutrienti.