Ex quarterback dei Bears, parla del recupero dagli infortuni con NAD e Omega-3

Sottoposto a fact-checking
commozioni celebrali

BREVE RIASSUNTO-

  • Jay Cutler, ex quarterback, ha giocato nella National Football League per 12 stagioni con i Bears, Broncos e Dolphins. Dopo aver seguito delle cure naturali nell’affrontare le ripercussioni delle ripetute commozioni cerebrali subite durante le partite le ha condivise con il pubblico
  • Sapendo di essere a un alto rischio di malattia cerebrale, Cutler ha fatto proattivamente tutto il possibile per proteggere la salute del suo cervello, limitando anche lo zucchero nella sua alimentazione e consumando una quantità "abbondante" di grassi omega-3
  • Ha anche utilizzato il nicotinamide adenina dinucleotide ("NAD") per via endovenosa per aiutare a preservare la salute del suo cervello. Il NAD è una molecola di segnalazione vitale e la sua carenza è comune nei casi di neurodegenerazione e commozione cerebrale
  • Molte persone dopo essere caduti o dopo aver preso dei colpi alla testa non effettuano delle cure mediche, ma è importante prestare attenzione ai sintomi della commozione cerebrale, che possono durare da giorni a mesi

Del Dott. Mercola

Ogni anno, solo negli Stati Uniti si stima che si verifichino da 1,6 milioni a 3,8 milioni di casi di lesioni cerebrali traumatiche lievi (MTBI) legate allo sport. Le commozioni cerebrali ne sono un esempio. Si verificano quando un urto, un colpo o una botta alla testa o al corpo porta testa e cervello a muoversi rapidamente avanti e indietro. Il movimento brusco può stirare e danneggiare le cellule cerebrali, causando anche cambiamenti chimici nel cervello.

La National Football League conosce bene le commozioni cerebrali, si stima che lo 0,41 di esse si verifichino durante ogni partita della NFL. Per coloro che non praticano sport competitivi, le commozioni possono verificarsi in seguito a cadute, incidenti d'auto o altre lesioni.

Dato che i pericoli legati alle commozioni cerebrali, specialmente quelle ripetute, sono ben noti, la ricerca sulle cause e gli effetti è aumentata. Uno studio ha dimostrato che la maggior parte delle commozioni cerebrali e delle esposizioni ripetute all'impatto della testa tra i giocatori di football del college si verificano non durante le partite, ma durante gli allenamenti precampionato.

Questo ha spinto a richiedere strategie di prevenzione ed educazione, dato che le commozioni cerebrali hanno serie implicazioni per la salute neurologica a lungo termine. Jay Cutler, ex quarterback che ha giocato nella NFL per 12 stagioni con i Bears, Broncos e Dolphins, sta ora affrontando le ripercussioni di ripetute commozioni cerebrali. Adesso, sta condividendo le sue cure naturali che sta adottando per sperare nel recupero.

Ripetute commozioni possono portare a malattie cerebrali

L'encefalopatia traumatica cronica (CTE) è una malattia progressiva del cervello che una volta si credeva colpisse soprattutto i pugili, ma è ormai noto che si verifica in tutti i tipi di sport da contatto e tra i militari.

Insomma, qualsiasi attività che porta a commozioni ripetute espone a un rischio. Secondo la Concussion Legacy Foundation:

"Nella CTE, una proteina chiamata tau si piega male e funziona male, facendo sì che altre proteine si pieghino male, e innescando una reazione a catena in cui questa tau malfunzionante si diffonda lentamente in tutto il cervello, uccidendo le cellule cerebrali. La CTE è stata riscontrata in persone giovani come 17enni, ma i sintomi in genere iniziano a comparire solo dopo anni l'impatto alla testa".

I primi sintomi, che possono iniziare già da 20 anni, includono cambiamenti di umore e comportamento, fino ad arrivare a:

Problemi di impulsività

Aggressività

Sbalzi d'umore

Depressione

Paranoia

Ansia

Disturbi del sonno

Perdita di memoria a breve termine

Confusione

Scarsa capacità di giudizio

Demenza

L’encefalopatia traumatica cronica in genere non si nota dopo una o due commozioni. La maggior parte degli individui colpiti, a quel punto, hanno subito centinaia o migliaia di colpi, tra cui non solo commozioni cerebrali, ma anche molti impatti minori che non causano commozioni "complete", ma che spesso ne sono il fattore maggiore. Cutler rientra nella descrizione di quelli più a rischio di CTE e ha dichiarato: "La CTE, a un certo punto arriverà".

"Ho già danneggiato abbastanza parti del cervello, del cuore e del corpo nella mia vita. Se arrivo a 80 anni, o anche dopo, posso ritenermi felice", ha poi aggiunto... "Posso dire sicuramente che la mia memoria non è la stessa di cinque anni fa.

Il numero di commozioni cerebrali che ho subito tocca probabilmente le due cifre. Prima o poi, dovrò fare i conti con tutto questo. Sto solo cercando di ritardarlo il più possibile".

Omega-3 e poco zucchero per una buona salute del cervello

Sapendo di avere un elevato rischio di malattie cerebrali, Cutler fa tutto il possibile per proteggere la sua salute cerebrale. "Cercando di ridurre lo zucchero. Grandi quantità di olio di pesce sono legate a una buona salute del cervello", ha detto Cutler. Infatti, il consumo quotidiano di zucchero compromette la memoria spaziale e inibisce la neurogenesi nell'ippocampo, un'area del cervello coinvolta nei processi di apprendimento e memoria.

Inoltre, alcuni studi sugli animali hanno dimostrato che un'alimentazione ad alto contenuto di zucchero tende ad alterare i neuroni inibitori nella corteccia prefrontale, dove il processo decisionale e il controllo degli impulsi sono centrati. A parte l'alterazione del controllo degli impulsi e l'incapacità di ritardare la gratificazione, questa alterazione può anche aumentare il rischio di problemi di salute mentale.

Quindi, ridurre lo zucchero è una mossa saggia. Anche per chi è sano, senza diabete di tipo 2 né intolleranza al glucosio, consumare troppo zucchero, e quindi avere livelli di zucchero nel sangue più alti, ha un effetto negativo sulla capacità cognitiva, con il potenziale di causare anche cambiamenti strutturali nelle aree del cervello associate all'apprendimento.

Anche l'integrazione di grassi omega 3 è un’opzione valida, dal momento che è di vitale importanza per il cervello. Uno studio sulla rivista Neurology ha scoperto che "le donne anziane con i più alti livelli di grassi omega-3 ... avevano una migliore salute cerebrale mentre invecchiavano, rispetto a quelle con livelli più bassi. Questo significa che avrebbero potuto mantenere una migliore funzione del cervello per un paio di anni in più".

Inoltre, gli adulti anziani con problemi di memoria che consumano acido docosaesaenoico (DHA), da solo o in combinazione con l'acido eicosatetraenoico (EPA), avevano una memoria migliore, dato che sono due tipi di acidi grassi omega-3. Bassi livelli di DHA sono stati collegati alla perdita di memoria e al morbo di Alzheimer, mentre alcuni studi suggeriscono che le malattie degenerative del cervello possono essere potenzialmente reversibili con una buona integrazione di DHA.

In termini di trauma cerebrale, in particolare, il DHA può aiutare il cervello a resistere allo stress ossidativo, preservando l'omeostasi della membrana e la funzione dopo un trauma. I ricercatori dell'Università della California di Los Angeles hanno suggerito che il DHA alimentare può "contrastare aspetti ampi e fondamentali della patologia del TBI [trauma cerebrale] il che può tradursi nella conservazione della capacità cognitiva". Inoltre, i grassi omega-3 possono essere benefici per le commozioni cerebrali:

  • Riducendo i marcatori biologici del danno cerebrale e l'apoptosi cellulare
  • Proteggendo dalla ridotta plasticità dei neuroni e dalla compromissione dell'apprendimento se usati prima di una commozione cerebrale
  • Mantenendo la stabilità genomica e l'omeostasi cellulare

Anche se Cutler ha accennato all'olio di pesce, le fonti ideali di DHA ed EPA includono pesci grassi di acqua fredda come il salmone dell'Alaska, le sardine e le acciughe, tutti selvaggi. Se non consumi regolarmente queste varietà di pesce, prendi in considerazione di integrare con olio di krill.

Nicotinamide Adenina Dinucleotide (NAD) per le lesioni cerebrali

Cutler sta anche usando il nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) per aiutare a preservare la sua salute cerebrale, un'altra valida opzione. Il NAD è una molecola di segnalazione vitale che si ritiene abbia anche un ruolo importante nella longevità. Questo è in parte dovuto al suo ruolo come substrato essenziale per le sirtuine, che sono enzimi legati all'invecchiamento sano, così come il suo ruolo nella riparazione del DNA.

Il NAD modula la produzione di energia e molti enzimi, controllando centinaia di processi nel tuo corpo, tra cui la sopravvivenza delle cellule e il metabolismo energetico. È influenzato quotidianamente dal cibo che si mangia, dai livelli di esercizio fisico e altro, e diminuisce con l'età, portando a cambiamenti nel metabolismo e a un aumento del rischio di malattie.

La diminuzione di NAD è comune nei casi di neurodegenerazione e commozione cerebrale. Come dimostrato da uno studio sui topi, la somministrazione intracorticale di riboside di nicotinamide (NR), un precursore del NAD, ha aiutato a proteggere dalle lesioni cerebrali centrali. Secondo Cutler:

"Sto facendo una terapia con nicotinamide adenina dinucleotide (NAD). Al momento, la sto facendo endovena. Il NAD è presente in tutte le cellule del corpo, i mitocondri, che danno l'energia a ogni cellula per funzionare.

Quando si invecchia, si tende a perdere NAD. Quindi sto seguendo una terapia con NAD che, in generale, aiuta tutto l'organismo. Ho notato che questo ha sicuramente avuto dei benefici. In questo periodo sto cercando di fare tutto il possibile".

Al momento è in corso uno studio sui giocatori di football del college per determinare se l'integrazione di NR (750 milligrammi al giorno per 12 settimane) influenzi i livelli di NAD nel cervello. Se i risultati sono favorevoli, ciò potrebbe aprire le porte all'uso di NR come strumento preventivo per la gestione della commozione cerebrale legata allo sport e al TBI.

Le commozioni non dovrebbero essere ignorate

Anche se non sei un atleta professionista, le ripercussioni di una commozione cerebrale possono essere significative. Molte persone non effettuano cure mediche dopo essere caduti o dopo aver preso dei colpi alla testa, ma è importante prestare attenzione ai sintomi della commozione cerebrale, che possono durare da giorni a mesi:

Incapacità di ricordare gli eventi precedenti o successivi all'urto o alla caduta

Apparire disorientati o storditi

Dimenticare una richiesta, essere confuso su un compito o una posizione, o non essere sicuro del gioco, del punteggio o dell'avversario

Muoversi goffamente

Rispondere lentamente alle domande

Perdere di coscienza (anche brevemente)

Avere cambiamenti d'umore, di comportamento o di personalità

Avere mal di testa o sentire "pressione" nella testa

Avere nausea o vomito

Avere problemi di equilibrio, vertigini, visione doppia o offuscata

Provare fastidio per la luce o rumori

Avere una sensazione di pigrizia, confusione, annebbiamento o intontimento

Avere confusione, problemi di concentrazione o di memoria

Sentirsi strani o avere la sensazione di "non stare bene"

Dato che ulteriori lesioni alla testa dopo una commozione cerebrale possono portare a lesioni significative, evita attività che possono ferire ulteriormente il tuo cervello. I bambini e gli adolescenti, per esempio, non dovrebbero tornare a fare sport finché la commozione cerebrale non è completamente guarita. Assicurati di dormire adeguatamente nel periodo successivo ed evita attività fisiche o mentali faticose. Potrebbe essere necessario fare pause più frequenti durante il lavoro o la scuola.

Altre strategie naturali per le commozioni cerebrali

Se hai avuto una commozione cerebrale o conosci qualcuno che l'ha subita, "The Concussion Repair Manual: A Practical Guide to Recovering From Traumatic Brain Injuries" del Dr. Dan Engle, specializzato in psichiatria e neurologia, potrà aiutare. Tra le sue strategie migliori per ripristinare la funzione neurologica in caso di lesioni come una commozione cerebrale sono:

Terapia del galleggiamento, che induce la deprivazione sensoriale. Senza stimoli ambientali, il cervello ha più energia da dedicare al recupero

Grassi omega-3

Vitamina D

Melatonina, in particolare se si hanno problemi a dormire

Fotobiomodulazione

Terapia con campo elettromagnetico pulsato

Stimolazione transcranica a corrente diretta

Neurofeedback

Il trattamento con ossigeno iperbarico (HBOT), comporta l'esposizione all'ossigeno ad alta pressione a diverse concentrazioni all'interno di una camera a pressione, esembra essere promettente nel migliorare le lesioni cerebrali e altre condizioni neurologiche. Le lesioni cerebrali traumatiche sono una delle sole 15 condizioni per le quali le compagnie assicurative statunitensi pagheranno per l'HBOT.

Se i sintomi della commozione cerebrale sono gravi o persistenti, bisognerebbe rivolgersi a un medico, e tenere a mente che il cervello può continuare il suo stato di recupero per mesi o addirittura anni dopo una commozione cerebrale. Per questo motivo troverai utili alcune strategie per ottimizzare la salute cerebrale sia nel breve che nel lungo termine.