Tutti i benefici del melograno per la salute

Sottoposto a fact-checking
melograno

BREVE RIASSUNTO-

  • Gli effetti benefici del melograno sono principalmente legati agli antiossidanti che contiene, inclusi tannini, antociani e acido ellagico, in quantità significative
  • Una ricerca ha messo a confronto l’efficacia di 10 diverse bevande ricche di polifenoli. È emerso che la potenza antiossidante del succo di melograno è almeno del 20% maggiore di qualsiasi altra bevanda
  • L’estratto di melograno stimola la mitofagia, ovvero l’eliminazione delle cellule muscolari dei mitocondri danneggiati, che con l’età rallenta portando all’invecchiamento dei tessuti
  • Anche l’urolitina A, un metabolita derivato dai batteri intestinali degli ellagitannini nel melograno, aiuta a rallentare il processo di invecchiamento migliorando la funzione mitocondriale
  • Precedenti ricerche hanno dimostrato che gli antiossidanti nel melograno possono inibire la proliferazione e l'invasione cellulare e promuovere l'apoptosi (morte cellulare programmata) in varie cellule tumorali, comprese quelle alla mammella e della prostata

Del Dott. Mercola

I melograni sono apprezzati da migliaia di anni, fin dall’antica Grecia e in molte culture sono simbolo di speranza e abbondanza. Una volta che si impara come mangiarli, rappresentano dei validi alleati per la salute e consentono di integrare nutrienti preziosi, inclusi potenti antiossidanti, nella dieta.

I melograni contengono potenti antiossidanti

I benefici del melograno sono principalmente attribuiti al contenuto di antiossidanti. Gli antiossidanti sono il modo più naturale per fornire alle cellule una difesa adeguata contro gli attacchi delle specie reattive dell'ossigeno (ROS). Con livelli sufficienti, il tuo corpo sarà in grado di resistere ai danni cellulari e all'invecchiamento causati dall'esposizione quotidiana agli inquinanti.

Questo frutto contiene tre tipi di polifenoli antiossidanti, tra cui tannini, antociani e acido ellagico, in quantità significative. I composti di ellagitannina come le punicalagine e le punicaline rappresentano circa la metà della capacità antiossidante del melograno.

Il melograno è anche un'ottima fonte di vitamina C, altro potente antiossidante: un melograno intero fornisce 28,8 milligrammi (mg) di vitamina C.

Secondo il National Institutes of Health, gli uomini adulti hanno bisogno di circa 90 mg e le donne adulte 75 mg di vitamina C al giorno per mantenere uno stato soddisfacente di vitamina C, mentre i fumatori 35 mg in più.

Secondo uno studio del 2008, che ha confrontato la potenza di 10 diverse bevande ricche di polifenoli, il succo di melograno ha ottenuto il punteggio più alto e la bevanda è stata considerata come la più sana. Nel complesso, la sua potenza antiossidante è risultata "almeno del 20% maggiore" rispetto a qualsiasi altra bevanda.

I melograni attivano la mitofagia

Autofagia significa "auto-alimentazione" e indica il processo per cui l’organismo elimina le cellule e i componenti cellulari danneggiati, mediante la loro digestione.

È un processo di pulizia essenziale perché incoraggia la produzione di nuove cellule sane, ed è anche un aspetto fondamentale del ringiovanimento cellulare e della longevità.

La mitofagia, invece, o autofagia dei mitocondri, indica "un processo citoprotettivo che limita sia la produzione di radicali liberi sia il rilascio di proteine intramitocondriali tossiche".

In altre parole, la mitofagia è il processo di pulizia dei mitocondri, che consente loro di funzionare al meglio. È fondamentale per il normale funzionamento cellulare e l'omeostasi, e quindi per la salute e la longevità.

Si ritiene che la responsabile principale dell’attivazione della mitofagia sia l'urolitina A, contenuta nella buccia di melograno (da assumere in polvere).

La buccia di melograno in polvere non contiene urolitina A, ma acido ellagico ed ellagitannini che vengono convertiti in urolitina A dai batteri presenti nell'intestino, in particolare dal batterio Streptococcus gordonii.

Come spiegato in un recente documento dello Scientific Reports che ha studiato gli effetti dell'estratto di melograno, scoprendo che stimola la mitofagia:

“La disfunzione mitocondriale aumenta il rischio di invecchiamento e di contrarre malattie. La mitofagia (mitocondri + autofagia) è un percorso di controllo di qualità che preserva la salute mitocondriale prendendo di mira i mitocondri danneggiati per la degradazione autofagica.

Quindi, le molecole o i composti che alimentano e danno una spinta alla mitofagia sono candidati terapeutici perfetti per mitigare le malattie legate ai mitocondri. Tuttavia, lo stress mitocondriale rimane l'induttore più efficace della mitofagia. Pertanto, l'identificazione dei regimi che inducono la mitofagia clinicamente rilevanti è favorevole".

Rivelati gli effetti anti-età del melograno

Un altro studio recente, tramite una sperimentazione su alcune persone, con controllo tramite placebo ha confermato una delle proprietà, da tempo note del melograno. L'articolo, pubblicato su Nature Metabolism, ha sottolineato che l'urolitina A (un metabolita derivato dai batteri intestinali degli ellagitannini presenti nel melograno) può aiutare a rallentare il processo di invecchiamento, migliorando ancora una volta la funzione mitocondriale. Come riportato da Medicalxpress:

“Il melograno, un frutto apprezzato da molte civiltà per i suoi benefici per la salute, contiene ellagitannini. Quando ingerite, queste molecole vengono convertite nell'intestino in un composto chiamato urolitina A (UA).

I ricercatori hanno scoperto che l'UA può rallentare il processo di invecchiamento mitocondriale.

Il problema è che non tutti producono UA naturalmente. Per aggirare il problema e per assicurarsi che tutti i partecipanti ricevessero una dose uguale, il team ha sintetizzato il composto".

A circa 30 partecipanti, anziani sedentari, ma nel complesso sani, è stata somministrata per la prima volta una singola dose di urolitina A (tra 250 mg e 2.000 mg), mentre il gruppo di controllo ha ricevuto un placebo. Non sono stati osservati effetti collaterali, a nessun dosaggio.

Successivamente, come delineato dal rapporto di studio, i partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi diversi, che hanno ricevuto un placebo oppure 250 mg, 500 mg o 1.000 mg di UA per 28 giorni.

Analizzando i biomarcatori associati alla salute cellulare e mitocondriale, è stato dimostrato che il composto stimola la biogenesi mitocondriale, il processo con cui le cellule aumentano la loro massa mitocondriale, cioè il numero di mitocondri al loro interno.

È noto che l'esercizio fisico innesca la biogenesi mitocondriale, con conseguente maggiore assorbimento di glucosio da parte dei muscoli, che a sua volta aiuta a ridurre la glicemia e migliorare la sensibilità insulinica. Nel complesso, la regolazione della biogenesi mitocondriale è un importante obiettivo terapeutico per molte condizioni.

"L'UA è l'unico composto noto che ristabilisce la capacità delle cellule di riciclare i mitocondri difettosi", scrive Medicalxpress, osservando che mentre la biogenesi mitocondriale avviene naturalmente, l'efficienza di questo processo diminuisce con l'avanzare dell'età. Questo è uno dei motivi alla base della sarcopenia o della perdita di massa muscolare.

Johan Auwerx, professore presso il Laboratorio di fisiologia dei sistemi integrativi, ha dichiarato a Medicalxpress: "Questi ultimi risultati, che si basano su precedenti studi preclinici, cristallizzano davvero come l'UA potrebbe essere un punto di svolta per la nostra salute".

Il melograno può prevenire e rallentare la crescita del cancro

Precedenti ricerche hanno anche dimostrato che gli antiossidanti presenti nel melograno possono inibire la proliferazione e l'invasione cellulare e promuovere l'apoptosi (morte cellulare programmata) in varie cellule tumorali, comprese le cellule tumorali della mammella e della prostata. Secondo gli autori di uno studio del 2012 sul cancro alla prostata:

"I risultati delle analisi apoptotiche hanno implicato che il succo di frutta potrebbe innescare l'apoptosi nelle cellule DU145 tramite la segnalazione del recettore della morte e la via del danno mitocondriale... 11 proteine sono state deregolamentate nelle cellule DU145 colpite con tre proteine sovraregolate e otto sottoregolate.

Queste proteine dis-regolate hanno partecipato alle funzioni citoscheletriche, antiapoptosi, attività proteasoma, segnalazione NF-κB, proliferazione delle cellule tumorali, invasione e angiogenesi...

I risultati analitici di questo studio aiutano a fornire informazioni sul meccanismo molecolare di induzione dell'apoptosi delle cellule di cancro alla prostata da parte del succo di melograno e a sviluppare una nuova strategia chemiopreventiva basata su un meccanismo per il cancro alla prostata".

In un altro studio, individui di sesso maschile con cancro alla prostata che hanno bevuto 250 ml di succo di melograno al giorno e questo ha allungato in modo significativo il tempo necessario per raddoppiare i livelli di PSA (proteina prodotta dalla ghiandola prostatica presente nel liquido seminale), da circa 15 mesi a 54 mesi. Gli uomini i cui livelli di PSA raddoppiano in breve tempo sono a maggior rischio di morte per cancro alla prostata, quindi i risultati suggeriscono che il melograno ha avuto un potente effetto protettivo.

I melograni placano l'infiammazione e proteggono la salute del cuore

Gli antiossidanti nel melograno aiutano anche a fermare l'infiammazione che contribuisce alla distruzione della cartilagine delle articolazioni, una delle ragioni principali del dolore e della rigidità avvertiti da molti malati di artrosi.

Uno studio ha anche scoperto che l'estratto di melograno blocca la produzione di un enzima che distrugge la cartilagine.

Ci sono anche alcune prove teoriche che suggeriscono che il succo di melograno potrebbe essere utile per gli uomini che manifestano una disfunzione erettile da lieve a moderata, grazie alla sua capacità di preservare l'ossido nitrico e di potenziarne le azioni biologiche. L'ossido nitrico rilassa e allarga i vasi sanguigni, aumentando così il flusso sanguigno del pene.

Come ci si potrebbe aspettare, gli antiossidanti nel melograno apportano anche svariati benefici al cuore, come l’abbassamento della pressione sanguigna, rallentando o addirittura invertendo la crescita della formazione di placche nelle arterie, migliorando il flusso sanguigno e impedendo alle arterie di diventare spesse e rigide. Come indicato nella relazione del 2013 dal titolo "Melograno per la salute cardiovascolare":

"Il melograno è superiore rispetto ad altri antiossidanti nel proteggere le lipoproteine a bassa densità (LDL, "il colesterolo cattivo") e le lipoproteine ad alta densità (HDL o "il colesterolo buono") dall'ossidazione e di conseguenza attenua lo sviluppo dell'aterosclerosi e delle patologie cardiovascolari.

Gli antiossidanti del melograno non sono liberi, ma sono attaccati agli zuccheri e quindi hanno dimostrato di essere utili anche per i pazienti diabetici.

Inoltre, hanno la capacità unica di aumentare l'attività della paraoxonasi 1 associata alle HDL (PON1), che scompone i lipidi ossidati nocivi nelle lipoproteine, nei macrofagi e nelle placche aterosclerotiche... Tutte le caratteristiche benefiche che rendono il melograno un frutto straordinariamente sano".

La buccia di melograno può essere ancora più potente

Quello che la maggior parte delle persone non sa è che oltre il 90% dei polifenoli del melograno si trova nella buccia, non nel frutto. Mangiando il dolce frutto carico di zuccheri, infatti, non si ricavano tutti i benefici che questo frutto può apportare.

Diverse ricerche dimostrano che la buccia di melograno contiene più del doppio della quantità di antiossidanti, in particolare fenolici, flavonoidi e proantocianidine, rispetto alla polpa. Protegge, inoltre, le lipoproteine a bassa densità dall'ossidazione in misura molto maggiore rispetto alla polpa.

Secondo i ricercatori, "l'estratto di buccia di melograno sembra avere più potenzialità come integratore per la salute ricco di antiossidanti naturali, rispetto all'estratto di polpa e merita ulteriori studi approfonditi". Foodnavigator.com, che ha riportato i risultati, ha scritto:

“La polpa contiene 24 milligrammi per grammo (mg/g) di fenoli, mentre la buccia addirittura 250 mg/g. Anche il contenuto di flavonoidi è significativamente maggiore nella buccia rispetto alla polpa (59 contro 17 mg/g), così come le proanitocianidine (11 contro 5 mg/g), mentre il contenuto di vitamina C è abbastanza simile (0,99 contro 0,85 mg/g)”.

Non è possibile, ovviamente mangiare la buccia che è molto amara, ma è disponibile sotto forma di polvere. Io, personalmente, la assumo in capsule.

È meglio prendere questo integratore durante uno stato catabolico, di digiuno intermittente o parziale. Per questo io lo prendo di sera dopo un digiuno di sei ore e la mattina dopo aver digiunato dalle 16 alle 18 ore.

A mio avviso, il tempismo è tutto. Assumere questo integratore con un pasto abbondante che attiva la proteina mTOR (crescita cellulare) e l'anabolismo è come guidare la macchina tenendo il piede contemporaneamente sul freno e sull'acceleratore: non è una buona idea.

Come mangiare il melograno

I melograni possono essere mangiati freschi, se il metabolismo è flessibile, ma non conterranno tutti i vantaggi che abbiamo nominato, perché la maggior parte dei polifenoli sono immagazzinati nella buccia.

Sono di stagione da agosto a dicembre, per questo sono stati soprannominati "il gioiello dell'autunno". Possono essere consumati da soli, come spuntino, ma è anche possibile inserire le sacche di semi, piene di succo (arilli), in insalate o piatti caldi.

All'interno di ogni arillo c'è un seme croccante, ricco di fibre croccanti. Alcune persone li scartano, ma si possono mangiare senza problemi. Per far uscire gli arilli, basta seguire questo semplice processo in tre fasi:

  1. Taglia la corona (la parte in alto) e dividi il melograno in spicchi
  2. Posiziona gli spicchi in una ciotola d’acqua e fai usicer i chicchi con le dita scartando tutto il resto
  3. Filtra l'acqua e goditi gli arilli interi, con i semi